Caccia ai cinghiali, caprioli e cervi. Un corso in Mugello per regolarizzare la commercializzazione
E’ un corso utile e necessario quello che inizia domani a Borgo San Lorenzo e che si rivolge al mondo venatorio mugellano. “Diventa anche tu ‘cacciatore formato’ in materia di igiene e sanità” è l’invito del corso che ha il patrocinio del comune di Borgo San Lorenzo e della CAF.
La caccia a cinghiali, daini, caprioli, cervi è molto diffusa in Mugello, con un un notevole indotto economico. Qualche problema però non manca, perché non si potrebbe vendere direttamente la carne degli animali abbattuti, come invece spesso le squadre di cacciatori fanno, a sagre, ristoranti e privati. Soprattutto per ragioni igienico sanitarie. Una norma europea prevede che si possa vendere la carne solo previo passaggio in un centro di lavorazione della selvaggina. L’autoconsumo è consentito, la vendita no.
E’ per questo che già alcuni mesi fa la Cooperativa Agricola di Firenzuola, nel Centro Carni Mugello ha aperto una apposita linea per la selvaggina: “E’ un’opportunità importante –dice Alessio Serra, direttore della Caf- sia per il mondo agricolo che per quello venatorio. Peraltro il servizio è fruibile dai singoli cacciatori, che magari non hanno luoghi adatti per lavorare la carne, mentre qui viene tagliata e messa sotto vuoto”.
Ed ora il corso, che serve a formare una figura necessaria a questa filiera della selvaggina, il “cacciatore formato” che subito dopo l’abbattimento procede a una prima analisi sugli organi interni dell’animale, per escludere eventuali problemi evidenti di tipo sanitario. E’ necessario un cacciatore formato al momento dell’abbattimento, perché si deve procedere subito all’eviscerazione dell’animale, e dalle viscere si può verificare subito se c’è qualcosa che non va. Poi, arrivato al macello, il cinghiale o il capriolo vengono nuovamente esaminati, stavolta da un veterinario, e per il cinghiale si procede anche all’esame per la “trichinella”, attraverso un’analisi di laboratorio presso l’istituto zooprofilattico. Dopodiché si procede alla bollatura e la carne può essere messa in commercio. Garantendo al consumatore la massima sicurezza di salubrità.
E’ la prima volta che si propone un corso del genere in Mugello, tre lezioni a Borgo San Lorenzo e una lezione pratica presso il Centro Carni. Sono previsti fino a 25 iscritti, ed è già in programma un secondo corso. Docenti saranno Andrea Capaccioli, Silvia Evangelisti e Alessio Serra. Il costo è di 120 euro, e al termine verrà rilasciato un attesto di “cacciatore formato in materia di igiene e sanità”. Diventare cacciatore formato consente di garantire la sicurezza, l’idoneità e qualità delle carni, ottenere l’abilitazione alla commercializzazione e assicurare la salubrità anche per l’autoconsumo.
E la diffusione di questa figura contribuirebbe a rafforzare la filiera della cacciagione in Mugello. Serra lo sottolinea: “La caccia agli ungulati selvatici è per il Mugello una risorsa di notevole qualità e rilevante valore economica, ma il successo commerciale di questa risorsa è legato alla qualità effettiva che avrà al momento di essere messa sul mercato. Questa qualità richiede una grossa crescita nella formazione del cacciatore e una maggiore professionalità di tutti i soggetti coinvolti”.
© Il filo, Idee e notizie dal Mugello, maggio 2015