“Caro sindaco, non cambiare nome al parco della Misericordia”: l’appello del Provveditore Banchi
BORGO SAN LORENZO – Sul tema del nuovo nome dato dalla giunta borghigiana al parco della Misericordia, che su proposta del consigliere comunale Marco Miniati, la giunta ha stabilito di chiamare parco Sandro Pertini, non sono mancate polemiche e contestazioni (partecipa al sondaggio). Ora si registra una presa di posizione netta, contraria al cambiamento di nome, da parte del Provveditore della Misericordia di Borgo San Lorenzo Umberto Banchi, che ha scritto una lettera rivolta al sindaco e all’intera giunta, chiedendo di mantenere il nome di parco della Misericordia.
Questo il testo della lettera di Banchi.
“Carissimi,
sento il bisogno d’intervenire nel dibattito che si sta tenendo sul tentativo della giunta del Comune di Borgo San Lorenzo di assegnare un nuovo nome al Parco della Misericordia. Non foss’altro che per gli obblighi che mi derivano dall’essere il Provveditore dell’associazione e quindi rappresentante di circa 1500 confratelli iscritti tra Borgo San Lorenzo e la sezione di Luco/Grezzano, a questo sodalizio.
Molte cose sono state dette finora e molte di queste sono del tutto condivisibili.
Le riassumo rapidamente senza dilungarmi, e poi ne aggiungo altre che ritengo che meritino attenzione e considerazione.
- La Giunta ci ha abituati in questi anni a riunioni, discussioni, decisioni condivise dalla popolazione su tutte le problematiche affrontate, mentre sulla questione in oggetto non si è pensato ad informare con una e-mail, una telefonata non solo la popolazione ma neppure la Misericordia borghigiana che, forse è bene ricordarlo, si accordò con il Comune nel 1995, anno di inaugurazione del Parco, per la cessione gratuita di un terreno di sua proprietà necessario alla realizzazione;
- Tutta Borgo San Lorenzo ha capito che la scelta del socialista Sandro Pertini come nome di statista da assegnare al Parco (nulla da dire sulla sua persona) è dovuta al tentativo della Giunta di ricostruire un rapporto più che incrinato con quei socialisti che male digerirono a suo tempo il passaggio del Sindaco dal PSI di allora al PD di oggi. La conferma a questa illazione è stato l’immediato plauso assegnato a questa iniziativa dal consigliere comunale Enzo Squilloni di note simpatie socialiste. Credo che la stessa operazione si sarebbe potuta fare, più correttamente, assegnando il nome di Pertini a qualcosa di realizzato da questa Amministrazione, dando valore a qualcosa fatto da questa Giunta come una nuova Via o piazza, un nuovo giardino, uno spazio di ritrovo o di attività: troppo facile prendere ciò che già esiste nel paese, fatto da Amministrazioni precedenti, ed usarlo in questo modo;
- Se di statista si doveva trattare perché Sandro Pertini e non Aldo Moro, o Tina Anselmi, o Giovanni Spadolini, Giuseppe Saragat o Giorgio La Pira, cioè straordinari uomini di Stato del passato, come Pertini, ma non pescati dalla solita parte politica di sempre;
- Mi viene riferito che non vi è mai stata una “delibera ufficiale” per denominare il Parco col nome “Misericordia” e che l’iniziativa dell’assegnazione di un nome è pensata per colmare questo vuoto; a parte il fatto che l’Amministrazione stessa, in tutti i suoi atti, da sempre, lo chiama “Parco della Misericordia”; ma il bello è poi questo: lo si potrà rinominare come si vuole ma quello è e resterà il suo nome perché così lo ha battezzato il popolo, la gente del paese e non cambierà più; così come Piazza dei Giardini(e non Piazza Dante, Piazza dell’Agostini (e non Piazza Vittorio Veneto), Piazza dell’Orologio (e non Piazza Cavour), così come i Salesiani (e non il Centro Giovanile). E di questi esempi potremmo farne molti altri.
- Il nome il Parco ce l’ha già, ed è bellissimo. La parola Misericordia deriva dal latino “miseris cor dare” e significa “DARE IL CUORE AI MISERI”; allora mi chiedo: per chi non è giusta questa causa? Chi può offendere? Vi è persona, anche laica, che non trovi in questo motto cristiano un atteggiamento bello, positivo dell’animo umano, oggi assolutamente necessario da perseguire? E allora perché cambiare?
- Per ultimo, ma è forse la cosa più rilevante: come Provveditore della Misericordia di Borgo San Lorenzo mi sento la responsabilità di rappresentare non solo il presente dell’Associazione ma anche lo straordinario passato fatto di 171 anni di storia; sono infatti le nostre origini che danno significato a quello che facciamo oggi e, con esse, tutti quei confratelli che, giorno dopo giorno, attraverso questa Associazione, hanno fatto del bene per Borgo San Lorenzo, per intero, senza riserve, senza ambiguità. Ecco: avere il nome del Parco del paese che si chiama “della Misericordia” ritengo sia un atto per preservare e difendere, con questo nome, la memoria di tanti concittadini che si sono adoperati per la gente del paese. Con tutti i suoi meriti l’ex Presidente Pertini non ha mai avuto alcun ruolo diretto per Borgo San Lorenzo.
E invece quanto hanno fatto direttamente per Borgo San Lorenzo (non posso nominarli tutti e mi scuso per chi non cito ma l’elenco sarebbe lunghissimo) ì vari Giuseppe Alpìgini, Bastiano Scappini, Andrea Mercatali, Vittoria Banchi, Adalena Berretti, Gilberto Landi, Tommaso Gramigni, Giuseppe Poggiali, Emma Maggi, Marcello Vallini, Luciano Berretti, Renato Lavacchini, Francesco Cantini, Piera Carducci, Giulio Paoli, Milena Poli, Emilio Capecchi, Marcello Barluzzi, Lionello Paladini, Luigi Tagliaferri, fino a ricordare il Dottor Guglielmo Sanguinetti che proprio dalla Misericordia di Borgo San Lorenzo partì, subito dopo la guerra, per accompagnare Padre Pio nell’avventura straordinaria della Casa Sollievo della Sofferenza.
Ecco la memoria che vorrei preservare, e che vedrei conservata ed esaltata attraverso il mantenimento del nome “PARCO della MISERICORDIA”; che poi è quella dei volontari che attraverso questa Associazione hanno fatto e continuano a fare il bene del paese, con servizi umili e generosi, spendendo tempo e denaro proprio, dedicando tutti loro stessi agli altri. Una società che non ha memoria è una Società che non ha futuro: salviamo anche questa, caro Sindaco, dì memoria. Ne vale certamente la pena.
Senza rancore, ma con tutta la forza possibile delle parole e delle idee“.
Umberto Banchi – Provveditore della Misericordia di Borgo San Lorenzo
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 7 agosto 2018
Condivido in pieno l’analisi del Provveditore; sarebbe sicuramente più giusto intitolargli “l’ovonda”, quale risultato raggiunto dall’amministrazione….!
Sono completamente d’ accordo con il Provveditore Banchi.
Sul tema del volontariato, poi, non e’ raro constatare come le autorita’ elogino e facciano propri i valori delle associazioni del proprio terrotorio salvo poi lasciarle sole o addirittura espropriarne i luoghi che sono a testimonianza del loro impegno.
E non soltanto a Borgo San Lorenzo.
Un’altra decisione infelice.
Correggersi e ammettere l’errore è sempre segno di grande intelligenza.
Decisione senz’altro infelice, direi, più propriamente, decisamente “sindacabile”.
Sostengo l’analisi fatta dal Provveditore della Misericordia ed invito l’Amministrazione a recedere da questa immotivata scelta. Ho apprezzato ed ammirato il nostro Presidente Pertini al quale credo possa essere dedicata una delle nuove piazze o strade, ma credo che anche lui come noi non vorrebbe scippare il parco.
Francesco Tarchi
Bravo Umberto, interessante anche la parte….politica
Anno 1880. L’amministrazione comunale (Sindaco Dott. Giuseppe Jandelli) decide di cambiare la toponomastica all’antica Via di Malacoda con via Giuseppe Mazzini. L’assessore anziano Adolfo Bandini, pur dichiarando ineccepibile la figura di Mazzini, era nettamente contrario.
Disse “: io non ci sarò più, così anche i miei figli e i miei nipoti, ma ricordatevi che i “veri” borghigiani continueranno a chiamarla Malacoda”.
A distanza di 150 anni così è stato e cosi sarà anche per il Parco della Misericordia. Grazie dell’attenzione.