Caso soccorso rifiutato. La Cisl chiede l’intervento del Prefetto
FIRENZE – Il caso dei quattro escursionisti dispersi nei boschi tra Dicomano e San Godenzo che si sono rifiutati di salire sull’elicottero dei Vigili del Fuoco e hanno preferito il fuoristrada del Soccorso Alpino (articolo qui) è diventata una questione di rilevanza regionale. Il segretario generale della Toscana della Federazione Nazionale Sicurezza CISL Fabrizio Ciuffini ha invitato una lettera al Prefetto di Firenze Alessio Giuffrida per “mettere ordine in questo delicato ambito delle attività di soccorso ai cittadini”. Pubblichiamo integralmente il testo della lettera.
Preg.mo Pref. Giuffrida
saranno gli effetti della calura estiva o chissà cos’altro ma quanto accaduto nell’ultimo episodio di ricerca di persone nella zona del Mugello ha bisogno di essere valutato e di vedere mettere ordine in questo delicato ambito delle attività di soccorso ai Cittadini.
Sicuramente anche la S.V. avrà ricevuto la lettera datata 11 maggio 2016 del Prefetto Musolino che, in qualità di Capo Dipartimento del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, informava di come serve procedere in questi casi, nel rispetto delle norme vigenti.
Pur stigmatizzando l’episodio accaduto nelle ultime ore e per il quale già l’Ing. Roberto Lupica, Comandante Provinciale VVF di Firenze che sostituisce in questi giorni il Direttore Regionale, ha bene rappresentato (articolo qui) l’incomprensibile situazione in cui si sono trovati gli uomini dell’equipaggio dell’elicottero del Corpo Nazionale VVF, serve però segnalare alcuni aspetti.
Individuati e ritrovati i dispersi, una volta atterrati, hanno ricevuto il rifiuto degli stessi escursionisti ad essere soccorsi da loro; a capo del rifiuto una di queste persone che pare essere un volontario del Soccorso Alpino che ha preteso che il soccorso a loro dovesse essere prestato solo da tale componente volontaria.
Premesso che chi lancia un allarme e chiede soccorso (questo avevano fatto gli escursionisti in questione), se davvero è in pericolo, non sceglie il tipo di soccorritori che devono arrivare! Ma a questo punto qualcuno dovrebbe verificare anche se il pericolo c’era davvero o non era così evidente. Anche perché in tempi di ristrettezze economiche, dove un equipaggio con elicottero non deve uscire in volo se non c’è un concreto bisogno ed esigenza di servizio, un atteggiamento come quello assunto e che ha reso inutile l’efficiente ricerca (visto che i dispersi sono stati subito trovati) impone assunzione di responsabilità.
Con l’occasione però Prefetto Giuffrida siamo a chiederLe di valutare l’opportunità di una Sua idonea comunicazione alle Strutture delegate alle attività di Soccorso nel senso indicato anche dalla lettera richiamata in premessa del Capo Dipartimento Vigili del Fuoco.
Il Segretario Geneale FNS Cisl
Fabrizio Ciuffini
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 5 agosto 2016