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Quando gli escursionisti rifiutano i soccorsi. La sconcertante vicenda di Dicomano

Posted On 04 Ago 2016
By : Redaz
Comments: 88
Tag: Soccorso Alpino, Vigili del Fuoco

vigili-del-fuoco-elicottero-recupero

MUGELLO – Capita di rado a dei soccorritori di essere respinti a causa dell’uniforme che portano. E’ capitato ai Vigili del Fuoco che erano intervenuti in una zona montuosa nei pressi di Corella, nel comune di Dicomano per una richiesta di soccorso partita dalla Forestale: quattro escursionisti erano dispersi,e uno di loro non si sentiva troppo bene (articolo qui). La Forestale allerta i Vigili del Fuoco che inviano un elicottero da Arezzo e una squadra da Borgo San Lorenzo.

Prima di far partire i soccorsi i Vigili chiamano un numero, che era stato fornito loro dalla Forestale, del Soccorso Alpino, che fornisce notizie incerte, ma dà un altro cellulare, di uno dei quattro della comitiva dispersa, membro volontario del Corpo del Soccorso Alpino. Questi però non risponde e allora scatta l’operazione di soccorso.

L’elicottero è presto sul posto e individua i quattro. Ma accade qualcosa di strano. Il membro del Soccorso Alpino –probabilmente dopo aver scorto l’elicottero dei Vigili del Fuoco- telefona agli stessi Vigili: “Non voglio esser soccorso da voi, viene il Soccorso Alpino”. Naturalmente l’elicottero atterra comunque, ma i Vigili a bordo vengono prima presi a male parole, e poi incassano il rifiuto a salire a bordo dei quattro, che preferiscono essere raccolti mezz’ora dopo dal fuoristrada del Soccorso Alpino nel frattempo giunto.

L’episodio molto probabilmente si inquadra in una situazione di “competizione” che si è venuta a creare tra Vigili del Fuoco e Soccorso Alpino, con questi ultimi che talvolta “sgomitano” alla ricerca di nuovi spazi di intervento -non si seguono i protocolli della Prefettura, che indica nei Vigili del Fuoco il compito di coordinamento, per arrivare “primi”-. Ma resta francamente assurdo. Anche perché allo Stato la macchina dei soccorsi costa. E farla muovere inutilmente pare davvero uno spreco intollerabile e incosciente.

“Noi auspichiamo sempre –dice Roberto Lupica, comandante dei Vigili del Fuoco di Firenze- la massima collaborazione e spesso abbiamo lavorato insieme egregiamente. Certo fa specie ricevere una richiesta d’aiuto, alla quale ci si dispone per fare tutto il possibile, e poi si rifiuti questo aiuto, in maniera poco motivata”.

Lupica conosce quel che è accaduto: “L’elicottero era già lì, e allora cosa ha impedito di salire a bordo del nostro mezzo, peraltro mandato là, in una località impervia, a seguito di una richiesta del Corpo Forestale dello Stato. Evidentemente o la situazione non era così pericolosa e i quattro avrebbero potuto tranquillamente rientrare con le loro gambe, oppure se erano vere le notizie di una persona che stava male, quel che è accaduto mi sembra legato a posizioni preconcette e poco sensate”.

Il segretario generale della Toscana di FNS CISL Fabrizio Ciuffini intanto ha scritto al Prefetto di Firenze chiedendogli di intervenire (articolo e lettera qui).

 

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 5 agosto 2016

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88 Comments

  1. Federico 4 Agosto 2016 at 20:13 Reply

    Dato che questo signore vuole scegliere da chi farsi soccorrere che paghi il costo delle operazioni

  2. marco 4 Agosto 2016 at 20:59 Reply

    A dire il vero sono i vigili del fuoco che normalmente scalpitano per avere “nuovi spazi di intervento” in quanto la legge delega il soccorso alpino per gli interventi in ambiente di montagna ed ipogeo che tra l’altro essendo formato da volontari non grava sulle tasche dei contribuenti.

    • marco2 5 Agosto 2016 at 9:03 Reply

      Ma secondo te un organo dello stato “scalpita” per avere nuovi spazi di intervento? Chi è che riceve più contributi regionali in base al numero di interventi? Il cittadino paga circa 35 euro l’anno per il CNVVF, e deve pagare altri soldi per il CNSAS. 20 anni fa il CNSAS era volontariato, ora è una macchina da soldi. Questo è il vero problema, non si discute il livello di professionalità degli operatori. Se poi si leggono i protocolli delle prefetture e il recente richiamo del perfetto Mussolino, si capisce bene come anche la politica si stia rendendo conto del costo del nuovo “giocattolo” e dell’assurdità di avere un ente dello stato e una associazione di volontariato demandati allo stesso tipo di soccorso in zona impervia.
      L’ultima decisione del consiglio di stato demanda al CNVVF il coordinamento dei soccorso in zona impervia, se quindi alcuni operatori del CNSAS scendessero dal piedistallo, CNVVF e CNSAS potrebbbero TORNARE a COLLABORARE in modo proficuo come succedeva alcuni anni addietro, prima che le logiche di potere prevaricassero sulla volontà di portare il miglior soccorso al cittadino bisognoso.

    • Paolo 5 Agosto 2016 at 12:53 Reply

      Ma non dica balle. Il soccorso alpino non ha nessuna delega. Con tanto di chiarimenti del consiglio di stato. Si studi meglio le leggi anziché farneticare.

  3. roberto 4 Agosto 2016 at 21:20 Reply

    fate pagare il costo dell’elicottero…e denuncia per procurato allarme……mi viene il sospetto che la situazione sia stata creata ad hoc…. a scopo pubblicitario….

  4. marco 4 Agosto 2016 at 21:26 Reply

    È inutile lamentarsi, si proceda per la contestazione di procurato allarme presso le autorità. Forse se invece di chiacchiere si compiono atti concreti tali comportamenti non verranno perpetrati.

  5. Silvio 4 Agosto 2016 at 23:54 Reply

    Visto che un elicottero costa farlo alzare da terra ed il procurato allarme. Spero che venga addebitato agli escursionisti.

  6. Simone 5 Agosto 2016 at 0:04 Reply

    Se la notizia era che qualcuno stava male forse era meglio girare l’intervento al 118 o no?

  7. luigi 5 Agosto 2016 at 8:55 Reply

    articolo a dir poco fazioso, soprattutto quando parla degli sgomitamenti. se l’interevento è sanitario voglio un soccorso sanitario (soccorso alpino). i pompieri fanno soccorso tecnico…tutto il resto son chiacchiere da bar.

    • Paolo 5 Agosto 2016 at 12:55 Reply

      Il 118 fa soccorso sanitario semmai.

      • luigi 5 Agosto 2016 at 15:41 Reply

        il soccorso alpino è parte del 118. nel caso non lo sapessi. ed è per legge l’ente delegato a fare soccorso sanitario in ambiente impervio.

        • Paolo 5 Agosto 2016 at 15:59 Reply

          No. Il Cnsas è il Cnsas. Il 118 è il118. Non dica eresie.

          • luigi 5 Agosto 2016 at 16:10

            io non dico eresie

            http://www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it/istituzioni/toscana-rinnovata-fino-al-2016-convenzione-con-il-soccorso-alpinovata-fino-al-2016-convenzion

          • Paolo 6 Agosto 2016 at 7:41

            Si Luigi lei dice castronerie. Avere una convenzione,cioè un contratto, non vuole dire essere. Quindi studi meglio Il 118 è il 118 ed il Cnsas è il Cnsas. Punto.

  8. luciano 5 Agosto 2016 at 9:01 Reply

    Avendo fatto parte del soccorso alpino x una ventina di anni, mi trovo d’accordo con Marco non è il soccorso che “scalpita” x avere nuovi spazi d’intervento….poi tra quello che ci propinano e quello che è successo veramente ce ne passa!

  9. Daniele 5 Agosto 2016 at 9:08 Reply

    Se ci arriva una strada, pur sterrata, non si può parlare di ambiente impervio, definizione creata ad arte per generare incomprensioni.

  10. Piero 5 Agosto 2016 at 9:17 Reply

    Le fa.e baggiane restino a casa; senza rompere i co….ni ai boschi! Fatevi una bella escursione tra Piazza del Duomo e Ponte Vecchio!

  11. Francesco 5 Agosto 2016 at 9:26 Reply

    Il soccorso alpino, non è assolutamente che non costa al contribuente. Questo “Corpo” riceve soldi, soldi che potrebbero essere meglio investiti. I Vigili del Fuoco sono sempre in servizio e i cittadini tramite le tasse già pagano questo servizio di soccorso. I Vigili del fuoco non scalpitano assolutamente per gli spazzi, anzi, con i pochi fondi che il governo fornisce, molto spesso riparazioni e manodopera per ripristino e mantenimento di mezzi e caserme viene effettuato dal personale in turno.
    Certi episodi fanno ben capire con chi purtroppo in certe occasioni devono lavorare i vigili del fuoco, con personale che soffre di protagonismo e che in alcuni casi si dimentica lo scopo del soccorso.

  12. giuseppe 5 Agosto 2016 at 9:29 Reply

    La legge consente ai deficienti dispersi di pagare il costo del mancato soccorso? Carburante, spese personale, indennità di rischio, ecc?

  13. massimo 5 Agosto 2016 at 9:44 Reply

    Anche io penso come qualcuno che questa sia una notizia creata per fare polemica….comunque sia se fosse vera ,competizione o no la persona che ha richiesto soccorso doveva accettare l’aiuto di chiunque fosse intervenuto ,indipendentemente dalla divisa. E il non farlo è pura incoscienza per dirla in breve e a modo. Il richiedente può dare notizie e suggerimenti in base alla sua esperienza ma se la chiamata da parte della Forestale è stata passata a una sala operativa VVF,questa è la sala di un corpo nazionale che ha tutto il diritto e soprattutto il dovere di intervenire. Per precisazione senza nulla levare ai volontari sia del soccorso Alpino che di qualsiasi altra categoria ,a cui va solo tutta la mia stima !!. La direzione dei soccorsi anche in zona ipogea e di montagna è affidata per legge al corpo nazionale vvf che svolge funzione coordinatrice in ambito di qualsiasi operazione di protezione civile…la sola figura che puo’ prevalere su un addetto del personale VVF è il personale sanitario eventualmente presente che puo’ decidere in base alle condizioni di salute della persona soccorsa.Per inciso il personale volontario è vero non percepisce paga,ma l’associazione per cui lavora è pagata ad ogni intervento per i mezzi usati e gli uomini impiegati e quindi grava comunque sulle tasche dei contribuenti.

  14. gabriele 5 Agosto 2016 at 9:59 Reply

    Un po di chiarezza, La legge Marniga del febbraio 1992 autorizza i “volontari” del Soccorso Alpino ad astenersi dal lavoro in caso di operazioni di soccorso e/o esercitazioni, ed anche il giorno successivo qualora gli orari si prolunghino.
    La loro preparazione in traluni casi è indubbia (ma non sempre) ma il “volontario” è colui che non viene retribuito, quindi prestare la propria opera sapendo che il titolare o esso stesso se è un lavoratore autonomo viene rimborsato per il tempo che non lavora, fa decadere il titolo nobile di VOLONTARIO, pertanto i costi ci sono,… ECCOME se ci sono, in tal senso date un occhio a questo limk
    http://www.banff.it/quale-volontariato-per-il-cai-di-domani/
    Detto questo la legge 74 del 2001 assegna il coordinamento in zona ipogea/montana al CNSAS in presenza di altri Enti o Associazioni del volontariato, ma IL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO, che lo si voglia o no è una AMMINISTRAZIONE DELLO STATO proprio come i CARABINIERI, la GUARDIA DI FINANZA ecc…
    Ad oggi, le AMMINISTRAZIONI DELLO STATO non possono essere coordinate da associazioni di volontariato, le quali sono e rimangono un importantissimo contributo, ma in supporto alla macchina dei soccorsi.
    E’ palese la goduria che provano taluni soggetti ogni volta che le restrizioni econiomiche vanno ad incidere sugli organi preposti,
    questo porterà ad avere meno VVF, Carabinieri, Poliziotti, ecc ecc Grazie a questo vediamo che il Corpo Forestale dello Stato viene smenbrato, e perderemo un organo tecnico importante e capace, anche se verrà riassorbito in altre strutture
    L’atteggiamento di pochi, per fortuna, signori del volontariato stà lentamente inasprendo i rapporti fra chi comunque lavora sul territorio.
    Un pensiero tutto mio: il professionista è tale e deve rimanere, un campo solo ha il volontariato al primo posto, quello del calore umano, perchè quella caratteristica è nell’uomo, e non lo puoi insegnare con nessun corso.

    ………………………………………………..

  15. Danilo 5 Agosto 2016 at 10:45 Reply

    Per un semplice chiarimento a chi ha scritto che se vi era una richiesta di soccorso sanitario non toccava ai vvf rendo noto che sul nostro elicottero se la richiesta di soccorso comprende anche soccorso sanitario salgono a bordo un medico e due infermieri di pronto soccorso dell’ospedale insieme al nostro personale. Siamo professionisti . Con questo riconosco la preparazione di molti volontari del soccorso alpino

  16. Paolo 5 Agosto 2016 at 12:57 Reply

    E adesso che paghino i costi sostenuti dallo stato ma soprattutto dai cittadini.

  17. gabriele 5 Agosto 2016 at 13:12 Reply

    Leggo purtroppo a ritroso che qualcuno risponde nel peggiore dei modi (sig PIERO), laddove non ci sono argomenti, si tira fuori il peggio di noi stessi, la discussione è molto serena anche se animata, e questo è il lato positivo, ma se perde la testa per così poco chissa come si comporta in condizioni più serie, mi auguro non sia un soccorritore
    DOVE VOGLIAMO ANDARE,,, E’ purtroppo un fatto di cultura
    le cose si possono dire in mille modi, tipico di chi alza la voce e ripeto NON HA ARGOMENTI
    Stiamo più calmi anche nel rispetto della testata online che ci ospita

  18. Adolfo 5 Agosto 2016 at 13:51 Reply

    La confusione è creata dalle leggi all’italiana: troppe, scritte male e spesso contrastanti!
    Il CNSAS ha la sua legge di nriferimento(74/2001) la quale gli attribuisce priorità di intervento in montagna e possibilità di coordinamento nel caso di intervento congiunto con altri Enti. Il problema è che anche i Vigili del Fuoco e GdF hanno leggi simili che attribuiscono loro stessi poteri e compiti! Poi il Consiglio di Stato ha stabilito, chiarendo Che il CNSAS possa coordinare solo altri Enti di volontariato e non Corpi dello Stato. Insomma un bel casino all’italiana! Per correttezza bisogna dire che nel CNSAS non ci sono solo volontari: le figure tecniche (cinofili e tecnici di elisoccorso) vengono retribuiti con regolari contratti di lavoro.

    • Adolfo 5 Agosto 2016 at 14:10 Reply

      Da un lato se andassero tutti d’accordo potrebbero coordinarsi meglio , considerato che il CNSAS, pur rappresentando la forza più tecnicamente valida e capillarmente distribuita sul territorio ma non essendo un vero e proprio Corpo dello Stato, ed essendo costituito nella grande maggioranza da volontari, necessita assolutamente del supporto degli elicotteri forniti dalla Sanità (118) e dai vari Corpi dello Stato.
      Il caso specifico di questo volontario che ha rifiutato l’elicottero dei vigili, ritengo sia riconducibile ad un volontario del CNSAS al quale sarà stato fatto un “lavaggio del cervello” sulle competenze e sulle leggi del proprio Corpo, omettendo di istruirlo su un quadro legislativo generale sull’argomento. C’è anche da dire che se stava male veramente sarebbe salito sull’elicottero, altro che storie! Probabilmente il volontario è a conoscenza che gli elicotteri dello Stato non chiedono una tariffa per il loro intervento, e quindi ha ritenuto che si possano mandare avanti e indietro a piacimento!! Invece l’elicottero del 118 per i soccorsi alpini si paga 140 euro al minuto!! (salvo non aver fatto specifica assicurazione o tessera CAI che copre parzialmente le spese)

      • Paolo 5 Agosto 2016 at 16:03 Reply

        Adolfo il Cnsas capillarmente distribuito????? Sì, forse a Trento o nel Bellunese. In gran parte delle regioni è un magazzino situato nel capoluogo con tempi di allertamento che vanno ben oltre un’ora. Se questo è fare soccorso…..

    • Matteo 5 Agosto 2016 at 15:44 Reply

      Ma qual’è il casino?Lei stesso ha scritto che il CANSAS può coordinare altri enti di VOLONTARIATO MA NON CORPI DELLO STATO.Più semplice di così?!

      • Matteo 5 Agosto 2016 at 15:45 Reply

        CNSAS (Scusate l’errore)

  19. Paul 5 Agosto 2016 at 13:54 Reply

    Il soccorso alpino dovrebbe intervenire solo in casi particolari.. I VVFF hanno persone addestrate per interventi di questo tipo e sono già pagati da Noi sia che si chiamano che no perché sono comunque in caserma..
    Purtroppo c’è troppa gente che mangia nel CAI e mafia anche là quindi fanno interventi che non competono a loro!
    W i pompieri!!!

  20. Tony 5 Agosto 2016 at 14:36 Reply

    Io ritengo si siano commessi due reati da parte di chi ha rifiutato di essere soccorso e ” ha preso a male parole i vigili del fuoco” : il primo reato è’ di procurato allarme e il secondo di oltraggio a pubblici ufficiali. Senza alcun indugio io li avrei immediatamente denunciato!

  21. Gdome 5 Agosto 2016 at 14:55 Reply

    alcune riflessioni personali da frequentatore di montagne. il soccorso alpino, benchè costituito da volontari, è quello che in determinate tipologie di terreno ha le maggiori competenze tecniche, poco importa se percepiscono lo stipendio o meno, sono i migliori nel muoversi in ambiente ostile; tra l’altro il soccorso alpino è la componente del 118 per i soccorsi SANITARI in ambiente ostile. questo non significa che i pompieri siano degli incapaci, ma solo che quello non è il loro “terreno” di elezione, per legge e nei fatti.ormai è storica la rivalità per gli interventi in montagna tra i due corpi e l’astio di alcuni sindacati vvf nei confronti del soccorso alpino, ma d’altronde esso fa soccorso in montagna, zone impervie e in grotta, non ho mai sentito di soccorritori alpini spegnere incendi e estricare dalle lamiere feriti, o evacuare gente allagata ecc…quindi forse chi sgomita è qualcun altro, magari con altri fini. altra riflessione è che, se il luogo era raggiungibile in jeep e la persona che stava male era non-grave, non mi capacito del fatto che sia stato fatto intervenire un elicottero (tra l’altro non omologato al trasporto medico e senza sanitari a bordo) i cui costi per 1 ora di volo(inutili, vista la situazione), pagherebbero manutenzioni ai mezzi vvf per 1 anno. ultima cosa, sarebbe bello sentire anche il soccorso alpino in merito alla vicenda e non solo una versione, visto che lo stesso fatto è stato raccontato in modo molto diverso da altre testate. fate finta per un attimo di trovarvici voi in una brutta situazione, e pensate a chi vorreste che vi venisse in aiuto…ente dello stato o no, stipendio o no, io vorrei chi è maggiormente competente. poi fate voi. saluti.

    • luciano 5 Agosto 2016 at 16:53 Reply

      Concordo !

  22. Gabriele 5 Agosto 2016 at 15:22 Reply

    Te lo dico io da VVF chi vorrei che mi soccorresse:
    Il primo che arriva e che si coordina correttamente con gli enti competenti per avere da una parte la massima risposta operativa, e dalla altra la certezza che il tutto è conforme in termini giuridici a quanto ci spettacome cittadini.. Fosse anche l associazione dei fruttivendoli in congedo
    Come vedi va bene anche il volontariato ma che si fermi al suo ruolo nobilissimo

    • Gdome 5 Agosto 2016 at 15:28 Reply

      quindi il ruolo nobilissimo del volontariato è quello di prendere ordini da chi ha meno competenze solo perchè percepisce uno stipendio…. fregandosene della qualità del servizio erogato… interessante

      • Paolo 5 Agosto 2016 at 16:10 Reply

        Il ruolo nobilissimo del volontariato, avendone fatto parte per lungo tempo, è quello di concorrere alle necessità di cittadini ed istituzioni senza sostituirsi.

        • Gdome 5 Agosto 2016 at 16:31 Reply

          infatti finanza, polizia, carabinieri, esercito, forstale hanno tutti grandissime collaborazioni col cnsas e profonda stima. gli unici che parlano di sgomitamenti guardacaso sono i vigli del fuoco, manco se il cnsas volesse spegnere gli incendi o estrinsecare feriti dalle lamiere…

          • Daniele 5 Agosto 2016 at 19:03

            In effetti il cnsas si sta attrezzando anche per questo. E non scherzo…

          • Paolo 6 Agosto 2016 at 7:46

            Allor gdome si chieda perché il Cnsas non riesce ad avere un buon rapporto con l’unico corpo dello stato specificamente deputato al soccorso….E non mi venga a dire che il Cnsas ha un buon rapporto con la GdiF…..

    • Davide 6 Agosto 2016 at 8:00 Reply

      Scusate scrivo qui perché forse voi sapete rispondere…ho letto articolo e commenti e chiedo un paio di cose da profano…senza nessuna polemica…1.Perché il soccorso alpino da parte dei vvf (ma non dimentichiamo che esiste anche la gdf) avviene gratuitamente mentre per il cnsas tocca pagare? 2.perché se chiamo il 118 mandano il cnsas e non i vvf?questa famosa convenzione non poteva essere fatta con questi ultimi senza dover pagare un altro organo?

      • io 6 Agosto 2016 at 13:30 Reply

        il soccorso alpino è completamente gratis.anche quando interviene l’elicottero. è a pagamento il ticket solo in alcune regioni del nord italia quando non ci sono motivi sanitari (ovvero quando la gente usa l’elicottero come taxi)

  23. Gdome 5 Agosto 2016 at 15:24 Reply

    io invece vorrei mi soccorresse quello meglio preparato. della serie “se mi rompo un crociato vorrei non mi operasse4 il ginecologo”

    • Paolo 5 Agosto 2016 at 16:05 Reply

      Allora parliamo di chi è un professionista e chi un volontario. Senza nulla levare all’impegno del volontario.

      • luigi 5 Agosto 2016 at 16:14 Reply

        bisogna valutare la professionalità, non il professionismo. i pompieri hanno ottime professionalità, ma non in montagna. tutto qui.

        • Paolo 6 Agosto 2016 at 22:21 Reply

          Credo che lei abbia una visione un po’ stereotipata . Con quale criterio lei assegna giudizi di questo tipo ? Credo che un volontario non si debba mai sostituire a chi svolge di mestiere certe funzioni. Pensare il contrario è lecito solo se si vogliono difendere degli interessi molto privati e molto di parte.

  24. Ennio Corona 5 Agosto 2016 at 16:03 Reply

    solo i VV.F.per legge possono operare a 360° il loro compito è SOCCORSO TECNICO URGENTE.Se non vi piace fate cambiare la legge.

    • Gdome 5 Agosto 2016 at 16:45 Reply

      hai detto bene. SOCCORSO TECNICO urgente. non soccorso sanitario. e nemmeno soccorso sanitario in ambiente ostile.

      • Paolo 6 Agosto 2016 at 22:22 Reply

        Infatti è di un soccorso tecnico che stiamo parlando.

  25. Daniele 5 Agosto 2016 at 16:50 Reply

    Ehhhh ancora… Ci arriva una strada, pur se sterrata, e si parla di ambiente impervio? Ma va…

  26. Gdome 5 Agosto 2016 at 17:05 Reply

    SE CI ARRIVA UNA STRADA PERCHè FAR MUOVERE UN ELICOTTERO CON COSTI 100 VOLTE SUPERIORI??!?!!?!??!!??!?!

    • Daniele 5 Agosto 2016 at 19:02 Reply

      Già, spesso me lo chiedo anche io…

  27. Ilarix 5 Agosto 2016 at 17:42 Reply

    La vicenda ha del grottesco..sopratutto con un articolo fazioso e ben architettato come questo che va ad inserirsi in un momento in cui in toscana i vf stanno avendo attriti non solo con il cnsas ma anche con 118 (ente istituzionale) di cui il cnsas fa parte. Il motivo non mi é noto ma è evidente..Leggo con stupore il commento di un sedicente vf che parla di personale “dell’ospedale” che sale a bordo dell’elicottero vf in caso di soccorso sanitario..fandonia senza nessuna base di verita..il soccorso sanitario viene gestito dal 118 che, per interventi in ambiente impervio, puo essere supportato da personale cnsas così come dice la normativa e la convenzione regionale. Non per niente (guarda caso) a bordo dei tre elicotteri 118 è presente un tecnico del soccorso alpino..Da sottolineare come poi, all’interno del cnsas sia presente una componente sanitaria composta da medici ed infermieri adeguatamente formati da una scuola nazionale al soccorso sanitario in ambiente impervio e integrata per procedure con i colleghi del 118..Detto cio la notizia non mi stupisce per i motivi suddetti..sono molti mesi ormai che si assiste ad un atteggiaml di tuttologismo da parte dei vf con particolare riferimento all’elicottero di arezzo..spesso attivato in maniera “sui generis” e creando non pochi problemi al sistema e con l’apertura anche di pratiche legali..visto e considerato che il professionista non è chi è pagato per fare una cosa ma chi quella cosa la fa bene..forse sarebbe meglio scendere TUTTI dai piedistalli e tornare a parlare di collaborazione..nell’interesse di chi deve essere soccorso

  28. Gabriele 5 Agosto 2016 at 18:10 Reply

    Perche se ricordi bene, e leggendo da come scrivi ti faccio persona seria e preparata come molti altri al di fuori del sig Piero che devo ancora capire come mai ha risposto in modo inappropriato, ci sono stati anche anni addietro casi in cui per non far muovere un elicottero, o perche non c’e stata collaborazione qualcuno ci ha rimesso la vita
    quando poi si parla di sgomitamenti, mi spiegate cosa ci fanno cani molecolari del CNSAS dal costo di circa 50.000 euro fra acquisto, addestramento e mantenimento a cercare la gente in ambiente antropizzato quando ci sono già quelli dei carabinieri?
    Ecco chi sta cercando nuovi spazi…
    Ma a me va benissimo che ci siano sempre più soccorritori preparati, perche sono un utente anche io e domani potrebbe capitare a me, e ti assicuro che io non rifiuterei certo ne il Soccorso Alpino, ne laGuardia di Finanza, ne la Croce Rossa (il sig. Piero … vediamo se cambia i modi)

    ma fermo restando che il coordinamento generale delle ricerche lo ha la Prefettura, noi,, tutti quanti siamo strumenti che devono essere adoperati nelle proprie professionalità
    La prefettura nel caso delle ricerche assegna a seconda dell’ambito in cui si svolgono il coordinamento sul territorio ai Carabinieri (ambito urbano antropizzato) e ai Vigili del Fuoco (ambito extraurbano non antropizzato)
    Chi ha il coordinamento sul posto, ha, anzi dovrebbe avere una serie di strumenti professionali (fra cui ben venga il Soccorso Alpino) a cui affidare un obbiettivo da bonificare in base alle caratteristiche che quel personale ha.
    Io non ce lo vedo un VVF standrd in parete, ma un SAF dei VVF si, è ovvio che i due soggetti usano tecniche e attrezzature diverse e quindi procedure distinte e che se un ente fa il recupero, l’altro farà assistenza.
    Ma entrambe devono essere coordinati da un unico responsabile, quello individuato dalla Prefettura a seconda dell’ambiente in cui ci si trova ad operare.

    • io 5 Agosto 2016 at 18:46 Reply

      ammesso e non concesso che tu abbia ragione sui molecolari…se gli sgomitamenti sono coi carabinieri (e non è vero),a voi vvf che vi importa??a me non risulta che i carabinieri si siano mai lamentati….anzi la collaborazione è massima con loro e con tutte le altre forze dell’ordine e militari,che anzi organizzano spesso addestramenti congiunti. chissà perchè…

  29. io 5 Agosto 2016 at 18:43 Reply

    benissimo. come da copione questo articolo era un assist ben architettato per i sindacati vvf che (si son gia messi all’opera a quanto pare) ora sfrutteranno a suon di luoghi comuni la situazione per denigrare il cnsas,come ormai fanno in tutta italia.

  30. Daniele 5 Agosto 2016 at 18:52 Reply

    Ilarix lascia stare. Se il sedicente VF dice che in caso di soccorso sanitario Drago carica il personale apposito è perche nelle regioni dove i VVF fanno elisoccorso funziona cosi. Ad esempio in Liguria. Inoltre chiariamo: il cnsas non fa parte del 118 ma quest’ultimo ha stipulato una convenzione con esso per avere a bordo il tecnico di elisoccorso. Inoltre sempre l’accoppiata cnsas-118 sta spingendo, con successo, in direzione dei soccorsi “non necessari” a pagamento, mentre i corpi dello stato, ahimè, ne sono ancora esenti. Questo soccorso rientrava a pieno titolo nella categoria dei “non necessari” riguardo all’uso del mezzo aereo, infatti su altri almeno due fonti si parla solo di dispersi incolumi e non di malore, malore che qui pare creato ad arte per noregionalire l’intervento del velivolo dei VVF. Che ci sia interesse economico ad effettuare interventi, siano essi necessari o meno? Ricordo che gli interventi 118 sono rimborsati all’ente dalle regioni e che anche il cnsas percepisce la sua parte. Tutto questo ala luce del sole, mentre da anni ormai, chi segue l’argomento lo sa bene, su sta indagando su aspetti poco chiari del cnsas e del suo rapporto con i vari 118 regionali. Come sempre ci sono soldi di mezzo.

  31. Gabriele 5 Agosto 2016 at 19:13 Reply

    Il CNSAS NON FA PARTE del 118, ma ha un rapporto commerciale/tecnico per cui con COSTI NON PROPRIO BASSI le regioni fanno montare a bordo tecnici preparati certamente, ma non certo VOLONTARI.
    In Liguria e non solo, gli elicotteri sanitari sono VVF e accolgono personale professionista sanitario che svolge la sua professione egregiamente.
    Il risparmio è notevole, nelle altre regioni avremmo potuto imbarcare personale VF aerosoccorritore SAF con costi molto inferiori sugli elicotteri della Regione
    Sarebbe stato il TOP, elicotteri dedicati, personale professionista sanitario e professionista tecnico
    Ma guardacaso,,,, si preferisce optare per i “volontari” del CNSAS,, va bene lo stesso.
    relativamente all’elicottero di Arezzo è capitato di imbarcare personale sanitario o casi sanitari solo su autorizzazione dei 118 competente, … diversamente non sarebbe possibile.
    Credo che ci siano stati casi che abbia fatto molto comodo al 118, e comunque gli accordi c’erano.

    allego nuovamente il link dove ognuno può verificare cosa scrive un utente (credo un volontario VERO che ha aperto gli occhi) del mondo CNSAS nel bene e nel male

    http://www.banff.it/quale-volontariato-per-il-cai-di-domani/

    • io 6 Agosto 2016 at 13:34 Reply

      l’elisoccorso fatto in liguria e sardegna non è a norma (non ha allestimenti e certificazioni richieste in tutto il mondo)…per non parlare delle volte in cui i vvf han voluto fare gli eroi a tutti i costi con l’elicottero in zone in cui non avevano molte competenze…lasciam stare che è meglio

  32. Gabriele 5 Agosto 2016 at 19:28 Reply

    uno degli apparteneti al gruppo degli escursionisti non stava bene e la sua condizione fisica rallentava fortemente l’andatura del gruppo che avrebbe dovuto ancora percorrre oltre 1 ora di strada a piedi per raggiungere un luogo sicuro, notizie ricevute e non certo inventate.
    quindi l’articolo non è costruito.. ma ha preso forma da se,

    le effemeridi erano vicine e un elicottero o lo si fa alzare velocemente in certi casi oppure non lo fai alzare affatto.
    Una persona che non sta bene va portata velocemente in struttura sanitaria, se poi l’intervento è ritenuto eccessivo, bastava rispondere in altro modo a chi per lavoro soccorre e basta senza chiedersi se, ma, forse e tutte le menate che si pensano dopo..
    Chi fa il nostro lavoro lo sa bene.
    Ogni soccorritore sa che poi deve decidere velocemente e nel miglior modo possibile valutando i benefici e i rischi.
    Sia che sia sanitario o tecnico, che vesta una divisa piuttosto di un’altra, questo è quanto accade giornalmente.

    Una volta sul target si scende e si valuta,,, la revisione critica dell’intervento vien dopo,, si poteva dire,, si poteva fare,
    credo che se l’utente avesse approcciato con il personale VF in maniera UMANA non sarebbe successo nulla di tutto questo,

    Speriamo solo che episodi simili non succedano più.

  33. gnikke 5 Agosto 2016 at 19:31 Reply

    Capita di rado a dei soccorritori di essere respinti a causa dell’uniforme che portano. E’ capitato ai Vigili del Fuoco che erano intervenuti in una zona montuosa nei pressi di Corella, nel comune di Dicomano per una richiesta di soccorso partita dalla Forestale: quattro escursionisti erano dispersi,e uno di loro non si sentiva troppo bene.
    ASSOLUTAMTE FALSO, NESSUNO SI E’ SENTITO MALE, LA CHIAMATA e’ PARTITA PER UNA RICHIESTA DI INFORMAZIONI PER ARRIVARE AD UN LUOGO VICINO DOVE PERNOTTARE
    La Forestale allerta i Vigili del Fuoco che inviano un elicottero da Arezzo e una squadra da Borgo San Lorenzo.
    Prima di far partire i soccorsi i Vigili chiamano un numero, che era stato fornito loro dalla Forestale, del Soccorso Alpino, che fornisce notizie incerte, ma dà un altro cellulare, di uno dei quattro della comitiva dispersa, membro volontario del Corpo del Soccorso Alpino. Questi però non risponde e allora scatta l’operazione di soccorso.
    ASSOLUTAMENTE FALSO LA CHIAMATA VERSO IL SOCCORSO ALPINO NON E’ MAI PARTITA E NESSUNO DEGLI ESCURSIONISTI FA O FACEVA PARTE DEL SOCCORSO ALPINO
    L’elicottero è presto sul posto e individua i quattro.
    ASSOLUTAMENTE FALSO L’ELICOTTERO ARRIVA SUL POSTO DOPO DI CHE IL SOCCORSO ALPINO HA COMUNICATO LE COORDINATE ALLA FORESTALE
    Ma accade qualcosa di strano. Il membro del Soccorso Alpino –probabilmente dopo aver scorto l’elicottero dei Vigili del Fuoco- telefona agli stessi Vigili: “Non voglio esser soccorso da voi, viene il Soccorso Alpino”.
    ASSOLUTAMENTE FALSO LA CHIAMATA E’ PARTITA ANCOR PRIMA DALL’ESCURSIONISTA STESSO CHE COMUNICAVA CHE DELL’ELICOTTERO NON CE NE FOSSE BISOGNO IN QUANTO NESSUNO DEGLI ESCURSIONISTI ERA IN PERICOLO
    Naturalmente l’elicottero atterra comunque, ma i Vigili a bordo vengono prima presi a male parole, e poi incassano il rifiuto a salire a bordo dei quattro, che preferiscono essere raccolti mezz’ora dopo dal fuoristrada del Soccorso Alpino nel frattempo giunto.
    ASSOLUTAMENTE FALSO L’ELICOTTERO NON ATTERRA MA VERRICELLA UN TECNICO AL QUELE L’ESCURSIONISTA CHIEDE DI RISALIRE PERCHE’ AVEVA Già COMUNICATO ALLA CENTRALE 115 CHE NON C’ERA BISOGNO DI UN INTERVENTO DI ELISOCCORSO
    L’episodio molto probabilmente si inquadra in una situazione di “competizione” che si è venuta a creare tra Vigili del Fuoco e Soccorso Alpino, con questi ultimi che talvolta “sgomitano” alla ricerca di nuovi spazi di intervento
    ASSOLUTAMENTE FALSO NESSUNO VOUOLE LA COMPETIZIONE E SE C’E’ QUALCUNO CHE SGOMITA NON E’ CERTO IL SOCCORSO ALPINO, IL QUALE COLLABORA DA SEMPRE CON TUTTI I CORPI DELLO STATO E LE ASSOCIAZIONI PER PORTARE CON LA MASSIMA VELOCITA’ E PROFESSIONALITA’ AIUTO ALLE PERSONE IN DIFFICOLTA’ IN AMBIENTE IMPERVIO
    non si seguono i protocolli della Prefettura, che indica nei Vigili del Fuoco il compito di coordinamento, per arrivare “primi”-. Ma resta francamente assurdo.
    ASSOLUTAMENTE FALSO LA LEGGE NAZIONALE E REGIONALE INDICA IL SOCCORSO ALPINO COME CORPO PREPOSTO ALL’ASSISTENZA TECNICO7SANITARIA IN AMBIENTE IMPERVIO
    Legge Regionale 20 marzo 1998, n. 17
    ARTICOLO 9 (Organizzazione del soccorso)
    1. Al fine di garantire il soccorso delle persone infortunate o in stato di pericolo, sulla Rete Escursionistica della Toscana e comunque negli ambienti naturali, la Giunta regionale favorisce il coordinamento degli organismi a ciò preposti e stipula apposita convenzione con il Soccorso Alpino e Speleologico Toscano (S.A.S.T.) servizio regionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico del C.A.I. La suddetta convenzione regola, fra l’altro, la possibilità e le modalità di utilizzo delle strutture regionali esistenti sul territorio.
    Anche perché allo Stato la macchina dei soccorsi costa. E farla muovere inutilmente pare davvero uno spreco intollerabile e incosciente.
    L’INTERVENTO DEL SOCCORSO ALPINO E’ COSTATO CIRCA 20 EURO DI GASOLIO MENTRE QUELLO DEI VF MIGLIAIA DI EURO CHE CHIARAMENTE RICADRANNO SOLO PER MANIE DI PRESENZIALISMO SULLE TESTE DEI CONTRIBUENTI
    “Noi auspichiamo sempre –dice Roberto Lupica, comandante dei Vigili del Fuoco di Firenze- la massima collaborazione e spesso abbiamo lavorato insieme egregiamente. Certo fa specie ricevere una richiesta d’aiuto, alla quale ci si dispone per fare tutto il possibile, e poi si rifiuti questo aiuto, in maniera poco motivata”.
    CURIOSO PARLARE DI COLLABORAZIONE QUANDO POI I PRIMI A ESALTARSI VIA RADIO DI ESSERE ARRIVATI PER PRIMI SUGLI INTERVENTI O QUANDO SI IMPEDISCE DI AVVICINARE I TECNICI DEL SOCCORSO ALPINO AI PAZIENTI PER VALUTARLI SONO PROPRIO I VIGILI DEL FUOCO
    Lupica conosce quel che è accaduto: “L’elicottero era già lì, e allora cosa ha impedito di salire a bordo del nostro mezzo, peraltro mandato là, in una località impervia, a seguito di una richiesta del Corpo Forestale dello Stato.
    ASSOLUTAMENTE FALSO LUPICA CONOSCE POCO E NIENTE DELL’ACCADUTO VISTO QUELLO CHE SCRIVE
    Evidentemente o la situazione non era così pericolosa e i quattro avrebbero potuto tranquillamente rientrare con le loro gambe, oppure se erano vere le notizie di una persona che stava male, quel che è accaduto mi sembra legato a posizioni preconcette e poco sensate”.
    PRECONCETTO E POCO SENSATO E’ IL COMPORTAMENTO DI CHI COME I VIGILI DEL FUOCO HANNO PRESO IL SOCCORSO COME UNA SFIDA PERSONALE A FAR VEDERE CHI CE L’HA PIU’ GROSSO, DIMENTICANDOSI CHE PER PRIMA COSA VIENE LA SALUTE E LA SICUREZZA DELLE PERSONE

    • Daniele 5 Agosto 2016 at 20:29 Reply

      Quest’intervento dimostra, se le affermazioni in maiuscolo sono vere, che c’è parecchio da chiarire sulla vicenda…

    • Paolo Guidotti 5 Agosto 2016 at 20:45 Reply

      Pubblichiamo il suo intervento, come abbiamo fatto con tutti gli altri, nessuno escluso, ma forse sarebbe stato meglio si qualificasse, visto il suo sentenziare, con una raffica di “assolutamente falso”. Noi abbiamo raccontato una vicenda, prendendo informazioni dal Corpo dello Stato che ha effettuato l’intervento di soccorso. Lei a che titolo dà di falsi a tutto o a tutti? Perché se è parte in causa ce lo dica chiaramente…

  34. io 5 Agosto 2016 at 19:56 Reply

    se fosse vera l’ultima versione sarebbe da denunciare qualcuno

  35. pippo 5 Agosto 2016 at 21:28 Reply

    ma lasciateli mori questi stronzi…….e io pago

  36. gnikke 5 Agosto 2016 at 23:12 Reply

    http://www.arezzonotizie.it/cronaca/escursionisti-fuori-dal-sentiero-il-soccorso-alpino-avevano-solo-chiesto-informazioni-non-erano-dispersi-non-serviva-il-drago/

  37. Paolo 6 Agosto 2016 at 7:52 Reply

    Adesso dopo che hanno combinato il guaio provano a cambiare le carte in tavola. Ma se tanto mi da tanto questa storia verrà chiarita in altra sede. Vedremo allora quali scuse presenterà il Cnsas. Ma adesso è finito il tempo di giocare…….. Sarà quindi meglio che si adeguino e che ritornino al loro posto.

  38. Aldo 6 Agosto 2016 at 8:20 Reply

    Vigili Del Fuoco… Certo… non c’è problema se gli escursionisti non vogliono salire a bordo dell’elicottero dei Vigili, L’IMPORTANTE è che paghino tutte le spese per la manovra del soccorso, ed indagare se ci sono i presupposti per una denuncia per procurato allarme, OH farsi solo pubblicità…

  39. io 6 Agosto 2016 at 9:43 Reply

    le chiamate e le comunicazioni radio son registrate x legge…si fa alla svelta a sapere la verita…

  40. Gabriele 6 Agosto 2016 at 9:56 Reply

    Grazie al Sig. Paolo Guidotti, che immagino sia il moderatore, abbiamo potuto leggere un commento diciamo .. un po troppo sopra le righe per vari aspetti:
    l’idea di fare un arringa in questa sede è assurda, se si sa cosi tanto, se si fanno nomi, se si punta il dito con tanta certezza, non è questa la sede e non sono quelli i modi,(ed infatti il moderatore l’ha fatto notare)
    Se lo si fa ci si identifica,,, altrimenti è molto meglio lasciare tutto quanto ad un comunicato ufficiale. come poi è stato fatto… ma dai toni decisamente diversi.
    Inoltre, chi firma il comunicato non ha certo l’arroganza di chi ha postato il commento qui sopra
    Comunicazioni con toni simili semmai devono esser fatte in altre sedi,… rischiamo di perdere la possibilità di essere ospitati su questi spazi.
    Forse la rabbia di chi ha postato si riassume nelle poche ,,, spicciole e insensate righe che leggiamo in fondo: “MOSTRARE CHI CE L’HA PIU’ GROSSO”
    Si commenta da solo….

    Relativamentte al far pagare l’intervento …io invece non farei pagare proprio nulla:
    GLI INTERVENTI DI SOCCORSO LO STATO NON LI HA MAI FATTI PAGARE e NON DEVE FARLI PAGARE,,,, paghiamo già molte tasse..

    invece mi piacerebbe :
    – leggere delle belle scuse ufficiali da parte di chi ha avuto quell’atteggiamento
    – Una presa di posizione da parte del Soccorso Alpino nei suoi confronti qualora esso sia un loro affiliato o simpatizzante
    – Un confronto fra le parti sereno,, dove finalmente si definiscano e si protocollino i ruoli con Leggi, Ricorsi al TAR e successive Sentenze della Corte Costituzionale alla mano.
    Anche a me piacerebbe poter dire molto di più in certi ambiti, ma ci sono Amministrazioni dello Stato preposte, che ovviamente rimangono responsabili delle scelte che fanno e che quindi mi tutelano se sbagliano (cosi è,.. e dovrebbe essere per tutti quanti)

    Non è possibile che per un singolo elemento, e qualcun’altro che si infervora in modo eccessivo (Sig. Piero e Sig. Gnikke) si debba fare di tutta un erba un fascio,,,

  41. Moreno Neri 6 Agosto 2016 at 11:27 Reply

    A quando un coordinamento vero e serio (a partire da una centrale operativa regionale unica per tutte le emergenze) che elimini questi campanilismi istituzionali che non giovano a nessuno, soprattutto al cittadino?

  42. Paolo Guidotti 6 Agosto 2016 at 14:38 Reply

    Questo il comunicato del Soccorso Alpino:
    http://www.ilfilo.net/vigili-del-fuoco-in-soccorso-respinti-la-dura-replica-del-soccorso-alpino/

  43. Gabriele 6 Agosto 2016 at 15:13 Reply

    Basta farsi un giro su internet
    penso che sia giusto per completezza vederla tutta la legge 74/2001 a cui si fa riferimento nella precisazione del CNSAS e che recita all’articolo 2:

    Il CNSAS provvede in particolare, nell’àmbito delle competenze attribuite al CAI dalla legge 26 gennaio 1963, n. 91, e successive modificazioni, al soccorso degli infortunati, dei pericolanti e al recupero dei caduti nel territorio montano, nell’ambiente ipogeo e nelle zone impervie del territorio nazionale. Restano ferme le competenze e le attività svolte da altre amministrazioni o organizzazioni operanti allo stesso fine; nel caso di intervento di squadre appartenenti a diverse organizzazioni, la funzione di coordinamento è assunta dal responsabile del CNSAS.

    Non ci si deve fermare a leggere una legge fino ad un certo punto, ma nella sua completezza e dove è scritto: RESTANO FERME ….ecc ecc si capisce bene che al CNSAS giustamente viene attribuito il coordinamento,,, ma quando ci sono altri volontari o simili

    detto questo, il CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO, non è una organizzazione ma un’AMMINISTRAZIONE DELLO STATO, che opera per conto del MINISTERO DEGLI INTERNI per quanto concerne il SOCCORSO PUBBLICO
    Infatti, al MINISTERO DEGLI INTERNI sono attribuiti i compiti di ORDINE PUBBLICO (Resp.le sul territorio provinciale il Sig. Questore) e il SOCCORSOO PUBBLICO (Resp.le sul territorio provinciale il Sig. Comandante dei Vigili del Fuoco)

    Relativamente ai ricorsi che il CNSAS aveva fatto a suo tempo in due provincie italiane avverso due protocolli che vedevano attribuire ai VVF certe competenze, quest’ultimi hanno avuto inizialmente parere favorevole dai TAR (Tribunali Amministrativi Regionali) ma successivamente il Consiglio di Stato (Massimo organo amministrativo) ha sospeso i giudizi del TAR riportando quindi al regime iniziale giudicando validi i protocolli sottoscritti

    Questo non vuol dire sentenziare,,, ma invitare a leggere

    Se poi vogliamo dire che occorrerebbe più chiarezza .. siamo perfettammente daccordo
    ma che un ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO seppur preparata coordini i CORPI dello STATO ancora non è scritto da nessuna parte, con buona pace di tutti

  44. Emilio 6 Agosto 2016 at 18:55 Reply

    La domanda Ke mi faccio è la seguente: mandare un elicottero per recuperare 4 persone che stanno bene??? E per lo più con una strada nelle vicinanze???
    È proprio vero…….questo Stato spreca un sacco di soldi.

    • Adolfo 6 Agosto 2016 at 22:32 Reply

      Le realtà cambiano da Regione a regione, ma in effetti il CNSAS nella sola provincia di Belluno, ha il vantaggio di contare su circa 500 volontari(praticamente tutti i paesini hanno una squadra di volontari) essendo alpinisti locali, conoscono molto bene i posti, le vie di arrampicata, i sentieri, ecc. Questo patrimonio non può essere sostituito da un nucleo di soccorritori alpini dei vvff o della gdf che hanno pochi centri costituiti da poche unità. Per questo la politica locale ha sempre avuto un occhio di riguado nei confronti del cnsas. I piccoli nuclei di professionisti dello Stato, non riuscirebbero a gestire le decine di chiamate di soccorso che pervengono in stagione in tutta la provincia.

      • Adolfo 6 Agosto 2016 at 22:38 Reply

        se lasciassimo in mano il soccorso alpino ai corpi dello Stato, essendo in pochi, e non conoscendo il territorio come i volontari del C.N.S.A.S , provocheremmo dei ritardi fatali nei soccorsi(che non sono fatti solo con l’elicottero, ma anche a piedi e di notte)a meno che non decidessimo di potenziarli con incremento di spesa esorbitante.

        • Paolo 7 Agosto 2016 at 6:30 Reply

          http://www.banff.it/il-soccorso-alpino-ha-unaltra-faccia/

    • Paolo 6 Agosto 2016 at 22:33 Reply

      Interessante sarebbe appurare perché il Cnsas ha omesso di comunicare notizie utili al soccorso facendo perdere tempo e denaro. Il rimborso forse dovrebbe essere detratto dalle sovvenzioni che il Cnsas ottiene proprie da stato e regioni. E intanto il cittadino paga per il loro teatrino.

      • Adolfo 6 Agosto 2016 at 22:42 Reply

        Anche il CNSAS da parte sua ha sempre cercato di salvaguardare il proprio status, anche sgomitando e stringendo rapporti stretti con la sanità, per eliminare anche i residui interventi da parte di altri Corpi. Insomma, sono i più competenti, ma anche quelli meno propensi a collaborare con gli altri.

  45. Gabriele 6 Agosto 2016 at 23:19 Reply

    Ci sono molti aspetti che non tornano
    E’ controproducente far finta di niente
    Soprattutto x quei volontari veri che danno il loro tempo libero
    Ma nel leggere ciò che sembra un vaso di pandora vengono i brividi

    http://www.banff.it/il-soccorso-alpino-ha-unaltra-faccia/

  46. Davide Conte 7 Agosto 2016 at 19:16 Reply

    Forse le cose sono andate diversamente:
    http://www.arezzonotizie.it/cronaca/escursionisti-fuori-dal-sentiero-il-soccorso-alpino-avevano-solo-chiesto-informazioni-non-erano-dispersi-non-serviva-il-drago/

  47. Gabriele 8 Agosto 2016 at 15:03 Reply

    http://www.sast.it/dalle-stazioni/intervento-della-stazione-falterona-localita-corella-dicomano-firenze/

    Sul link sopra… Tratto dal sito del SAST però si parla di di cerca e recupero di 4 Escursionisti
    Quindi è proprio da qui che parte l inghippo…
    Ricercano dispersi e li recuperano …… O fanno una sorta di assistenza taxi??
    E se era una semplice assistenza da gestire in autonomia… Perche i formare il CFS?
    Mahhhh

  48. marco 8 Agosto 2016 at 16:59 Reply

    Da qui si evince un’altra storia, anzi una crono storia supportata da dati verificabili da chi di competenza:
    http://www.sast.it/sast-cnsas/soccorso-alpino-toscano-comunicato-stampa-ufficiale-sui-fatti-del-3-agosto-2016/

  49. Gabriele 8 Agosto 2016 at 18:10 Reply

    Sembra che il primo reporter sul sito SAST sia frutto del quotidiano fare… Poi a seguito del problema contestato vi sia un aggiustamento del tiro.
    Inoltre.. Molti commenti postati sulla pagina FB del SAST probabilmente non graditi o condivisi.. cosa legittima…invece di avere una risposta… sono stati rimossi..censurati…
    Se fosseri stati offensivi capisco..ma erano solo punti di vista diversi…. la censura appartiene ad altre culture
    Qui sopra siamo arrivati a tantissimi commenti..da una parte e dall’altra… e sono stati pubblicati tutti….compresi i link ad altri articoli
    Cosi si deve fare…altrimenti si da l’impressione di essere dalla parte del torto e non avere argomenti validi

  50. Marchino 8 Agosto 2016 at 21:42 Reply

    Se era solo una richiesta di informazioni perché il sast è intervenuto con un mezzo fuoristrada e li ha caricati?

  51. Gabriele 9 Agosto 2016 at 9:44 Reply

    Probabilmente perche era una richiesta di intervento vera e propria… Che poi avrebbe avuto il suo peso nella statistica e quindi nei rimborsi… E allora perche se la richiesta era reale non dirlo apertamente.. E come mai fra i due comunicati stampa sparisce una persona… Quella che non si era sentita bene?
    Cosi non vengono fugati i dubbi

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Scarperia, Film “DELTA”

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Borgo, Film “Everything Everywhere All at Once”

Marzo 26 @ 20:30
Dom 26

Scarperia, Film “DELTA”

Marzo 26 @ 20:30
Gio 30

Borgo, Mostra fotografica “Iran. Un viaggio! Un’esperienza di vita” di Sauro Bani

Marzo 30 @ 8:00 - 18:00
Ven 31

Borgo, Mostra fotografica “Iran. Un viaggio! Un’esperienza di vita” di Sauro Bani

Marzo 31 @ 8:00 - 18:00
Sab 01

Borgo, Mostra fotografica “Iran. Un viaggio! Un’esperienza di vita” di Sauro Bani

Aprile 1 @ 8:00 - 18:00
Dom 02

Borgo, Mostra fotografica “Iran. Un viaggio! Un’esperienza di vita” di Sauro Bani

Aprile 2 @ 8:00 - 18:00
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