Centinaia di persone, commosse, per l’ultimo saluto ad Elena Galeotti
FIRENZUOLA – C’erano tantissime persone a dare l’ultimo saluto a Elena Galeotti, la titolare dell’azienda agricola Pagliana, morta nei giorni scorsi per un tragico incidente sul lavoro, con la donna cinquantottenne caricata da una mucca improvvisamente imbizzarrita, che l’ha fatta cadere a terra. Nella caduta la donna ha battuto violentemente la testa, e per lei non c’è stato niente da fare, nonostante il disperato ricovero in elicottero a Careggi.
C’erano il sindaco Buti, il presidente provinciale della Coldiretti Roberto Nocentini, c’erano centinaia di amici e di compaesani. Ancora increduli per quanto accaduto, e addolorati per la perdita di una donna e di un’imprenditrice che stava lasciando il segno nella vita della piccola frazione firenzuolina.
Il funerale è stato celebrato all’aperto, nella piazza antistante la chiesa, da don Aldo Menichetti e don Giorgio Badiali. E il proposto di Firenzuola ha tenuto l’omelia.
“Spero non mi prendiate per pazzo -ha detto don Aldo-, ma vorrei iniziare ringraziando il Signore per il dono di Elena.
Grande lavoratrice e attaccata al territorio, nel periodo di spopolamento di queste zone, quando anche io smisi di fare il contadino perché la terra rendeva poco in queste zone, Elena con la sua famiglia non ha abbandonato, ma ha creato una grande azienda per la riqualificazione del nostro territorio.
Si è dedicata alla famiglia e al lavoro. È stata un grande dono ed il suo esempio sia stimolo per noi.
Al Signore, però, vogliamo chiedere la luce per poter superare questo momento difficile e tragico. Che aiuti ciascuno a trovare motivi per reagire e poter andare avanti e rielaborare la tragicità del momento.
Certo questo fatto ci fa capire quanto la vita sia preziosa, come sia importante non dare nulla per scontato e vivere appieno ogni istante.
Che dire ancora, tante parole non servono, esprimiamo vicinanza alla famiglia. Chiediamo al Signore che accolga la sua anima, ma ti vogliamo dire un enorme GRAZIE perché con la donazione degli organi hai fatto sì che altre persone possano continuare a vivere. Tu Elena continui a vivere in loro, ma soprattutto nel ricordo di tutti coloro che ti hanno conosciuto.
Veglia su di noi, aiutaci e sostienici nel duro cammino della vita.
Io credo risorgerò recita un canto: se siamo qui, anche se nel dolore, nel nostro cuore c’è la certezza che la morte non è l’ultima parola.
Tu ci hai momentaneamente lasciato ma ci ritroveremo in quel luogo dove non c’è morte né dolore.
Non è qui è risorto come aveva promesso, è il grido si speranza del Vangelo ecco Elena non è qui è risorta nel Signore.
Il Signore risorto non abbandona i suoi figli, Elena carissima risorta nel Signore non ci abbandona e con questa Speranza cristiana che è certezza, ripartiamo dopo questa celebrazione e nei giorni a venire.
A Dio Elena, riposa nella pace del Risorto”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 19 Ottobre 2022