Centro Radio Soccorso alla Magnolia: interviene il sindaco Omoboni
BORGO SAN LORENZO – Ha suscitato sorpresa, e anche parecchi pareri critici, la notizia del prossimo cambio di sede del Centro Radio Soccorso, che lascerà i locali in via don Sturzo per trasferirsi in via Pananti, nell’ex-Magnolia (articolo qui).
Molti temono in particolare la congestione ulteriore della zona, e la perdita di numerosi posti auto –il Crs ha chiesto quindici stalli di sosta-. E qualcuno si è domandato come abbia fatto il Comune a concedere un’autorizzazione del genere.
Una domanda che giriamo al sindaco Paolo Omoboni: “Il comune non lo ha fatto – risponde – ovvero non ha rilasciato alcuna autorizzazione, perché si tratta di una trattativa tra privati, permessa dalla legge. Questo è un caso nel quale il comune non deve autorizzare alcunché e non può ovviamente vietare.
Ricordiamo anzitutto che il Crs è un’associazione storica del nostro comune e ha un ruolo rilevante nella gestione non solo del servizio di emergenza del 118 ma anche in tutta un’altra serie di servizi importanti nel settore socio-sanitario”.
Ma il Comune era all’oscuro? “Sapevamo della cosa, e siamo rimasti sempre in contatto per capire se potevano esserci soluzioni diverse. Avevamo pensato anche al Multipiù, ma finché su quell’immobile graverà una pesante ipoteca, non sono sostenibili operazioni di locazione onerosa da parte nostra; così come vedevamo positiva l’ipotesi di utilizzare la struttura della fondazione Ponterosso, quella che attualmente ospita il Pd, ma anche su questa soluzione Crs e proprietà non hanno trovato accordo. Così il Crs ha trovato una soluzione in centro, con un accordo tra privati e ha fatto le pratiche previste dalla normativa –una Scia al Suap- in base anche alla legge sul terzo settore”.
Certo il problema dei parcheggi esiste. Intorno alla Magnolia tanti posti non ci sono: “Sul parcheggio dei mezzi forse si era sperato di trovare una soluzione nelle vicinanze, coinvolgendo altri privati. Al Comune, nei giorni scorsi è arrivata la richiesta di posti riservati. Indubbiamente in centro è molto difficile trovare 15 posti dedicati, forse è più fattibile in aree meno centrali”.
Omoboni conclude: “Al di là di tutto non dovremmo dimenticarci che si sta parlando di servizi che riguardano bisogni sanitari, e amareggiano certi commenti che si scagliano contro una importante associazione borghigiana quale il Crs, o addirittura contro il Comune, non capendo che si è trattato di una trattativa tra privati permessa dalla legge”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 1 marzo 2019
Mammamia! Di già c’è concorrenza.. dopo che si trasferiranno c’è ne sarà ancora di più! Ci vuole più distanza fra uno da l’altro! 50 metri..
Sempre la solita lezioncina….ma il problema per i cittadini resta e intanto saranno concessi i parcheggi e entreranno dei bei soldini nelle casse….
Chi ci rimette sono sempre i residenti della zona…..
Prima il mercato, poi ora il radio soccorso…. ma dove dobbiamo parcheggiare… ci facessero dei parcheggi per residenti anche pagando una quota annua