Ciao “Prof Beppe”, ci mancherai. Il saluto di ex alunni e colleghi a Giuseppe Parrini

MUGELLO – Si è spento, dopo una grave malattia, il professor Giuseppe Parrini insegnante d’italiano e latino al Giotto Ulivi. In tanti si sono stretti al dolore dei familiari, dall’Istituto dove ha lavorato per tanti anni agli studenti che ha amato e dai quali è stato ricambiato, sinceramente. Ecco alcuni saluti che personale e studenti hanno scritto per salutare il professore.

“Ci giunge notizia della scomparsa a seguito di grave malattia del professor Giuseppe Parrini insegnante d’italiano e latino nei corsi del liceo scientifico per circa 20 anni . Il prof Parrini oltre ad essere stato un insegnante preparato e innamorato del proprio lavoro, ha fondato il laboratorio di arti espressive nel nostro istituto lavorando spesso in collaborazione con la regista del laboratorio teatrale Anna Scalabrini“

–Istituto d’istruzione superiore Giotto Ulivi–

“Non sono solita pubblicare questo tipo di post [sui social], ma Beppe Parrini era un antico promotore della modernità, del dialogo e della comunicazione che lui studiava e di cui aveva padronanza. Ne sono esempio le versioni di latino tratte dalle testate dei quotidiani, la rilettura del messaggio della commedia di ogni periodo storico, la fiducia nella scienza e il teatro come filo conduttore nello sviluppo letterario.
Umile e ottimista, dedito e appassionato immensamente al e con il suo lavoro.
Lo devo ringraziare non solo perché mi ha interrogato sull’Ariosto (che mi rifiutavo di studiare… che noia!), non solo perché mi ha fatto salire sul palcoscenico per la prima volta, non solo perché ci ha portato sul podio dorato del Pirandelliano agrigentino, non solo per le sue perle sulla gola e la glicemia, 
non solo per avermi regalato un libro che mi ha confessato non aver mai avuto il coraggio di leggere sull’atomismo nella letteratura, la filosofia e la scienza (nemmeno io l’ho mai letto, forse adesso lo farò), non solo perché mi ha fatto conoscere e approfondire davvero la psicologia pascoliana o il teatro dell’arte in quei sabati pomeriggio di pioggia dediti al pensiero, alla crescita del pensiero, della sensibilità, della ragione -…paginate interminabili…-. No, non solo per questo.
Lo devo ringraziare anche e soprattutto perché con il suo fare scuola oltre la scuola ha creato relazioni e rapporti umani indistruttibili. E le mie amicizie più care lo testimoniano. 
Ciao prof. Beppe che vai costì “colà dove si puote”. Saluti da quelli di “laggiù nelle retrovie“.

– Elisa Giovannini, ex alunna–

“Addio Giuseppe, caro amico e collega, da cui c’era sempre da imparare. Insieme abbiamo condiviso esperienze e amore per la scuola, ritrovandoci spesso su posizioni analoghe. Schivo e riservato, non ti atteggiavi mai a intellettuale, anche se la tua preparazione te lo avrebbe consentito. Con te ho percorso un bel tratto della mia carriera di insegnante, cioè della mia vita. Anche se ultimamente non ci sentivamo quasi più, manchi lo stesso, non fosse altro perché se n’è andato con te, un pezzo- appunto- della mia vita. Ciao Professore…“.

– Grazia Bertini, professoressa in pensione del Giotto Ulivi –

“La vita è così… se vi pare e anche se non vi pare… ci priva delle persone importanti che la vita te l’hanno cambiata. Che dire di Beppe, perché tra noi amiche era chiamato così, era molto più di un prof. Ci ha fatto crescere, maturare, riflettere, ma anche divertire, apprezzare cose che non ti immaginavi neppure. Lui era così. Grazie a lui siamo arrivate ad Agrigento ed abbiamo vinto. In realtà lui ci ha insegnato ad andare oltre. La scuola dovrebbe servire anche a questo, a prepararti alla vita vera oltre a quella da studente. E lui ci era riuscito. Era riuscito a trasmetterci la sua passione ed a fare appassionare anche noi. La cosa più difficile per un professore e che non riesce a tutti. Pensare che lui non sia più qua, e che non possiamo andare a trovarlo a casa come ex studentesse, ci sembra strano, ma sappiamo comunque che vivrà per sempre nei nostri ricordi. Ciao prof.“

– Laura Giustini, ex alunna –

“La prematura dipartita del professor Giuseppe Parrini, per numerosi anni insegnante di Italiano e Latino presso il Liceo scientifico “Giotto Ulivi” di Borgo San Lorenzo, ha lasciato in me, ed in numerosi amici ed ex studenti, un profondo senso di tristezza.
Giuseppe Parrini – o più semplicemente “il prof.” – era un uomo di grande cultura, nobile conoscitore del sapere antico e moderno, nutriva grande curiosità nei confronti del mezzo cinematografico e della rappresentazione teatrale. Promotore di un modo di fare scuola sui generis che ha tracciato un segno indelebile nei nostri cuori; una metodologia improntata al dialogo, al rispetto degli altri, alla volontà di capire prima di giudicare. In buona sostanza, Giuseppe Parrini – o più semplicemente “il Parro”, come si era soliti affettuosamente chiamarlo – ha saputo senz’altro trasmettere l’amore per le materie che insegnava, ma è stato anche e soprattutto un maestro di vita. I suoi insegnamenti, invero, trascendevano la mera nozione scolastica: per noi discenti è stato un esempio, un modello da seguire in quanto uomo fondamentalmente buono e dotato di una grande umanità. I ricordi più cari che ho del Professore sono innumerevoli: il suo modo di parlare, di posizionarsi in cattedra durante le spiegazioni e le interrogazioni, i suoi proverbi (che ancora, a distanza di anni, le mie amicizie più care ricordano con affetto) e molto altro. 
Soprattutto, devo ringraziare il Professore per avermi trasmesso la passione per il mondo del videocinema. Orbene, non tutti sanno che Giuseppe Parrini era coordinatore di un corso pomeridiano (organizzato dalla scuola) di ripresa e montaggio video cinematografico, in cui veniva affiancato da un tecnico specializzato della Radiotelevisione Italiana S.p.a (RAI). Ho avuto la fortuna di frequentare il corso, e negli anni successivi di portare avanti innumerevoli progetti in materia, sempre affiancato dal Professore. I suoi occhi si illuminavano quando dissertavamo degli ultimi colossal usciti nelle sale cinematografico, oppure degli ultimi ritrovati tecnologici in materia di attrezzatura video e software di video editing.
Non posso che ringraziare il Prof. Giuseppe Parrini per tutto quanto mi ha e ci ha insegnato. A questo punto, abbandonata ormai da tempo la rigida etichetta scolastica, lo vorrei salutare in questo modo: ci mancherai Beppe!”.

Matteo Fredducci, ex alunno

Ci hai lasciato qualcosa dentro, un rapporto umano andato oltre l’insegnamento. Se penso a quante volte ti ho imitato. Ci mancherai Prof.

Paolo Omoboni, ex alunno 

Foto di Elisa Loli
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 12 luglio 2018