Continuano le ricerche del piccolo Nicola a Palazzuolo
PALAZZUOLO SUL SENIO – Non si sono fermate neppure durante la notte le ricerche del piccolo Nicola Tanturli, allontanatosi da casa nella notte tra lunedì e martedì.
Lo stanno cercando in duecento, tra Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Soccorso Alpino, associazioni di volontariato, forze dell’ordine, Aeronautica. Si sono usati i droni e anche il sorvolo con termoscanner ha avuto esito negativo. Il timore di non ritrovarlo vivo cresce dunque di ora in ora.
Il padre Leonardo e la madre Giuseppina, che insieme ad un altro figlio di 4 anni vivono in un casolare a Campanara gestendo un’attività di apicoltura, si erano accorti della sua scomparsa ieri a mezzanotte, ma hanno dato l’allarme soltanto in mattinata dopo averlo cercato per tutta la notte.
I genitori hanno raccontato ai soccorritori che il bambino soffre, come il fratello, di sonnambulismo. E hanno ricostruito le ultime ore del piccolo. Nel pomeriggio il bambino era caduto e si era fatto male, ed era stato medicato:verso le 19.00 viene portato a letto e si addormenta. La madre Giuseppina va a badare all’orto e poi accudisce gli animali nella stalla. Il padre Leonardo porta le bestie al pascolo: entrambi si trovano nei dintorni della cascina. Verso mezzanotte, dopo aver cenato, i due vanno a dare un’ultima occhiata nella stanza del piccolo prima di andare a dormire. E scoprono che non è più lì. Lo cercano, è il racconto dei due ai carabinieri, fino alle 9.00 del mattino quando decidono di chiamare il 115 e dare l’allarme. Alle 10.00 vanno in caserma e scattano le ricerche. I vigili del fuoco lo cercano nel laghetto per l’irrigazione che si trova a poca distanza dalla casa, senza esito. I carabinieri della Scientifica eseguono rilievi nel casolare. Il Corriere della Sera scrive che secondo alcune indiscrezioni non confermate vengono trovate tracce di sangue umano vicino alla porta di casa. Si pensa che possano provenire dalla ferita che Nicola si è procurato nel pomeriggio.
Timori sono dati anche dalla presenza di numerosi animali selvatici in zona, cani randagi, cinghiali, lupi.
Intanto le ricerche continuano, e i carabinieri hanno usato e stanno usando le unità cinofile, anche con i cani molecolari, al cui olfatto hanno sottoposto alcuni vestiti.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 23 Giugno 2021