Cosa porterà ai borghigiani il 2017… E un bilancio del 2016. Intervista d’inizio anno al sindaco Omoboni
BORGO SAN LORENZO – E’ tradizione, ad inizio anno, sentire i sindaci, per domandare notizie sul prossimo futuro, e per fare un bilancio dell’ultima annata. Paolo Omoboni, sindaco di Borgo San Lorenzo, ci ha rilasciato questa intervista.
Cominciamo con uno sguardo sul futuro. Cosa porterà il 2017 in termini di servizi, opere pubbliche, e di tasse e tariffe? Porterà diversi progetti che abbiamo finalmente affidato, sul miglioramento funzionale di Villa Pecori Giraldi, sulla riqualificazione del Foro Boario, sulla prevenzione sismica delle scuole e su una struttura ad uso palestra per la scuola elementare di Luco. Partiranno interventi di miglioramento sismico sui plessi scolastici, i primi rifacimenti di asfalto ed inizieremo a vedere qualche tratto di pista ciclabile, con un obiettivo di rendere a nostra città davvero fruibile con mezzi alternativi all’auto. Vedremo anche la conclusione di alcuni interventi come quello su viale Giovanni XXIII o il consolidamento del Bastione Ferroviario a Ronta, ma soprattutto daremo vita al progetto che abbiamo immaginato per Borgo San Lorenzo, pensando ad un centro più sostenibile dal punto di vista del traffico e ad una piazza Dante più omogenea. Un progetto ambizioso ma che vogliamo realizzare. Stiamo elaborando lo schema di bilancio e se le risorse lo permetteranno, dovremmo aumentare lo stanziamento per il sociale, che continua ad essere una vera priorità di bilancio, visto i bisogni che purtroppo aumentano.
Ora un’occhiata al passato recente. Quale l’intervento del comune che ricordi in evidenza, e quale il principale rammarico? Potrei citarti le opere pubbliche che abbiamo realizzato, ma le più grandi soddisfazioni hanno riguardato l’attivazione a Borgo San Lorenzo del progetto regionale “Una scelta in Comune” (articolo qui) che consente ai cittadini, al momento del rilascio o del rinnovo della Carta d’Identità, di esprimere il consenso alla donazione degli organi e la prima unione civile a Borgo San Lorenzo tra Ilaria e Barbara, una storia bellissima, un progetto di vita che finalmente ha avuto ha un riconoscimento formale. Storie di persone che lottano. Due cose concrete che hanno reso Borgo San Lorenzo un paese più sensibile e più civile. Sulle ombre il dispiacere va sulla situazione dell’ex ospedale di Luco (articolo qui). Le varie aste per la vendita sono andate deserte, e senza un intervento di manutenzione il rischio è che l’immobile si danneggi sempre più. Ne abbiamo parlato con l’Assessore regionale. Siamo fiduciosi che qualcosa si muoverà.
Nel 2016 si è parlato spesso, a inizio d’anno, del tema delle fusioni. Poi è calato il silenzio. Tanto rumore per nulla? Ci sono novità? In che direzione si sta muovendo o intende muoversi Borgo San Lorenzo? Sarà uno dei temi da affrontare sia politicamente nel PD e nel centrosinistra che all’interno dell’Unione dei comuni. Io da sempre vedo nelle “fusioni sensate”, e non obbligate, uno strumento fondamentale per sviluppare il nostro territorio. Dobbiamo avere questo coraggio. Ridisegnare un Mugello magari con tre comuni più grandi e più forti, che trovino poi lo strumento per agire con un Comune unico.
A livello di zona qual è la tua principale aspettativa, o magari il sogno nel cassetto? Che il Mugello torni ad essere una zona dove si investe, in tutti i settori, E’ il lavoro il grande tema delle nostre zone. Noi dobbiamo lavorare sulle infrastrutture e sul rapporto scuola lavoro, favorire investimenti che portino anche qualità del lavoro. E futuro per i nostri ragazzi. Quando il pubblico fa investimenti in questo senso le filiere produttive o dell’occupazione ne beneficiano: penso al Centro Carni Comprensoriale o il Corso di laurea per infermieri (articolo qui) che abbiamo sul nostro territorio.
Buone notizie per il “Chino Chini” pare… Sul Chino Chini ci sono le risorse per togliere i ragazzi dai container (articolo qui). Questa credo sia una delle più belle notizie del 2016. Dopo anni di chiacchiere il lavoro con Giampiero Mongatti la città metropolitana ha dato i suoi frutti. Scuole funzionali per i l futuro dei nostri ragazzi e per una maggiore qualità dell’offerta dei nostri istituti superiori.
Questione 31 milioni di euro Tav. Alla fine il Mugello, e Borgo in particolare, porteranno a casa qualcosa? E che cosa? Abbiamo riaperto una partita che sembrava persa e dimenticata. Ora ci stiamo confrontando su come sia giusto spendere queste risorse. Il Mugello attende dal 1997 queste risorse per i danni della costruzione della Tav Firenze-Bologna, per cui sono scomparsi, come ha ricordato qualcuno, 57 chilometri di fiumi ricolmi d’acqua, 24 chilometri di torrenti, 37 sorgenti e 5 acquedotti. Io ho la mia idea personale: quelle risorse devono servire a migliorare la Faentina in termini di infrastrutture e mezzi, in modo da potenziare l’offerta e coprire le fasce adesso scoperte dal servizio. Anche in previsione dei tagli delle corse su gomma, come è pensabile che l’attuale dotazione della Faentina possa reggere nuovi utenti?
Il tuo trasloco nel Pd (articolo qui), la giunta borghigiana che è divenuta un monocolore Pd, i sindaci mugellani, Firenzuola a parte, tutti pd: non avverti il rischio dell’eccessiva omologazione, dei vincoli di scuderia, della scarsa vivacità ? Scuderia? Non mi pare, parlano i fatti. Vedo un grande senso di appartenenza al Mugello. Questo sì. Il fatto che il Mugello sia governato dal Pd e dal centrosinistra garantisce dei valori comuni con i quali poter amministrare. Poi parlare di omologazione nel PD è quasi un ossimoro, visto il grande dibattito interno.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 22 gennaio 2017