Cristina Falcini: una personale a Cerreto Guidi in occasione del Palio

Susi La Rosa e Cristina Falcini
SCARPERIA E SAN PIERO – Breve ma significativa personale a Cerreto Guidi, dal 31 agosto al 3 settembre, per la pittrice scarperiese Cristina Falcini. Significativa perché è una sorta di riconoscimento ed ulteriore compenso per un incarico di grande prestigio – quello di dipingere il Palio del Cerro 2017 – che Cristina ha ricevuto da parte del Presidente della Società Italiana Giochi Storici Giuseppe Barolo, sentito il parere dello storico Luciano Artusi.
Cristina Falcini – che quando prende parte a un concorso pittorico scatena il panico fra i partecipanti perché tanto vince sempre lei – aggiunge così un blasone non secondario al suo carnet: quello di Maestro dei Palii del Cerro.
La consegna del palio, il cosiddetto cencio, era avvenuta lo scorso 5 agosto, quando una delegazione di Cerreto Guidi, composta dal sindaco Simona Rossetti, dal presidente della ProLoco Marco Iuliucci e dal vicepresidente della ProLoco Daniele Calugi, venne accolta in Palazzo dei Vicari dall’assessore alla Cultura del Comune di Scarperia Marco Casati, dal presidente della ProLoco di Scarperia Franco Bellandi e dal responsabile della Lega dei Rioni Antonio Della Rocca.
Contemporaneamente, era stato stilato un contratto di pace tra Cerreto Guidi e Scarperia per porre una volta per tutte la parola fine a rancori creatisi nel 1996 durante lo svolgimento di giochi tra le due comunità, cui era seguito un lungo strascico di polemiche.
Tutto ciò è stato replicato il 31 agosto a Cerreto Guidi, quando il cencio dipinto da Cristina e quello per il Palio dei Ragazzi realizzato dalla collega Anna Nigro hanno ricevuto la rituale benedizione. Alle artiste, il presidente della ProLoco ha consegnato una targa. Riprendo le parole di Simona Rossetti, sindaco di Cerreto Guidi, riportate su Gonews: “Ringrazio le artiste che hanno dipinto i drappi, hanno davvero saputo cogliere le emozioni e le suggestioni del nostro Palio.”. Anche Anna Nigro avrà la sua esposizione personale, come Cristina presso la Palazzina dei Cacciatori, dal 7 al 10 settembre.
A titolo di cronaca, sabato 2 settembre si è svolto il solo corteo storico, mentre il Palio è stato rinviato a domenica 3 per il maltempo ed è stato vinto da Porta Caracosta. Chi ha assistito alla manifestazione – e sono stati in tanti – ha potuto così visitare la personale e conoscere Cristina Falcini, che il sottoscritto si è permesso di definire ereditiera della Macchia. Ereditiera, non erede. Le sue opere hanno il respiro della storia, e si inseriscono in un solco storico che, senza dimenticarne le origini, guarda inesorabilmente avanti in un cammino che seguita, dipinto dopo dipinto, ad arricchirsi. La padronanza tecnica, la ricchezza di sfumature cromatiche dei suoi paesaggi, la resa prospettica non esibita ma onnipresente, il profondo rispetto, la pari dignità e soprattutto l’amore sincero con cui tratta i suoi soggetti, siano una celebrata piazza fiorentina o un casolare di campagna abbandonato e invaso dalla vegetazione, questo e molto altro fanno di Cristina una fra gli artisti più stimati del Mugello, nonché una delle punte di diamante dell’Associazione Giotto e l’Angelico. Il suo maestro Guido da Vicchio scrisse in occasione di una personale di Cristina una chiosa tuttora perfettamente valida: “Desidererei che il pubblico che avrà il piacere di visitare la sua mostra notasse quelle doti di sincerità, di purezza, di voglia di fare che contraddistinguono la sua pittura.”
Paolo Marini
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 15 settembre 2017