DAI LETTORI – Cani al lago: la spiacevole avventura di Fiammetta
BARBERINO DI MUGELLO – Qualche giorno fa Fiammetta è andata al lago per correre, approfittando di una delle rare giornate di sole, e si è imbattuta in un cane sciolto che, solo per giocare, le è saltato addosso. Si è spaventata, ed invece che ricevere scuse dal padrone è stata invitata a stare a casa se non voleva avere a che fare con i cani. In questa lettera ci racconta la sua disavventura e ricorda ai padroni regole e buonsenso.
Dal momento che il lago è un luogo pubblico, i cani devono essere tenuti al guinzaglio. Non lo dico io, lo dice la legge. Punto. Certo, dobbiamo fare una valutazione che sia anche improntata al buon senso: al lago ci sono prati enormi e specialmente se si tratta di un orario poco frequentato (che so, le 7.00 del mattino) è difficile incontrare persone. In questi casi, non credo ci siano problemi di incolumità pubblica se il padrone scioglie il cane, salvo rimetterlo al guinzaglio alla vista di un altro frequentatore.
Non è esattamente quello che mi è successo oggi, quando, approfittando di una giornata di sole, sono uscita per una corsa. Arrivata al lago, non ho potuto fare a meno di notare la presenza di varie persone con il cane sciolto. Dopo un po’ ho visto da lontano una coppia di cani che se ne stavano accucciati nell’erba proprio accanto alla strada e d’istinto ho rallentato, sperando che i padroni poco distanti intervenissero per favorire il mio passaggio (che so, prendendoli al guinzaglio o tenendo il collare con una mano). Invece niente. All’improvviso uno si è alzato e allora ho smesso di correre, pensando che se avessi camminato con tranquillità non avrebbero fatto caso a me…purtroppo avevo torto: appena mi sono avvicinata uno di loro mi è saltato addosso. Va da sé che quando li ho visti correre dritti verso di me ho avuto paura. Non potevo far altro che restare ferma sperando che volessero solo giocare. Da lontano, mentre avevo il cane addosso, sentivo i padroni che gridavano le solite frasi di circostanza: “Tranquilla! Non ti fa nulla, vuole solo giocare!”.
Per fortuna è stato così, uno di loro era un cucciolo (che su due zampe era comunque alto quasi quanto me, essendo io non tanto alta) e aveva intenti giocosi. Però non va bene per niente, è la seconda volta che mi succede che un cane mi salta addosso mentre corro al lago e sono stufa. In primis, io sono lì per fare gli affaracci miei e non sono obbligata ad interagire con il vostro cane. Non mi interessa se vuole giocare, non sono lì per fare la sua compagna di giochi ma per correre e ho il sacrosanto diritto di fare la mia corsa in pace. Lo stesso identico diritto che avete voi di portare il vostro cane a passeggio, nel rispetto delle norme di legge (e cioè, a meno che non vi troviate in un’area cani, al guinzaglio).
In secondo luogo: ma come fate a dire che vuole solo giocare? Cosa ne sapete di come reagisce alla vista di una persona che gli corre accanto? Tempo fa una persona di famiglia è stata morsa mentre era in bici, sempre al lago. Il padrone del cane non si sapeva capacitare del perché il cane avesse reagito così. Ma la vogliamo smettere? A volte non sappiamo neanche cosa passa nella nostra testa, figuriamoci in quella degli animali. E poi dovreste forse recuperare l’esercizio molto utile di mettetevi nei panni delle altre persone: quello che vedo io è un cane che non conosco che mi corre incontro e a meno che non sia un chihuahua o un barboncino come faccio a stare tranquilla?
Esasperata per la situazione, stavolta non sono rimasta zitta ma ho ricordato ai proprietari che i cani devono essere tenuti al guinzaglio. Con mia sorpresa, invece delle scuse ho ottenuto per tutta risposta che se non mi andava bene dovevo stare a casa. Tralasciando il fatto che sono volati un po’ di urloni da entrambe le parti (di cui adesso mi pento e mi scuso, ma a caldo ero abbastanza fuori di me) quello che il signore forse non ha compreso è che è lui che deve stare a casa sua se vuol tenere il cane slegato: il lago è un luogo pubblico e se lo vuole frequentare è obbligato a tenerlo al guinzaglio, oltretutto se morde qualcuno sono diversi soldini che se ne vanno.
Morale della favola, vorrei richiamare tutti ad un maggior buon senso. Se siete proprietari di un cane, è nel vostro pieno diritto portarlo a passeggio ma dovete rispettare alcune semplici regole. Se non vi trovate in un’area cani, la legge vi impone di assicurare il vostro animale ad un guinzaglio. Il buon senso suggerisce che se il posto è poco frequentato potete scioglierlo, salvo legarlo nuovamente se qualcuno sopraggiunge. Invito anche coloro che si trovassero in una circostanza come la mia a segnalarla prontamente a chi di dovere, ossia alla municipale, perché è bello avere ragione ma è ancora più bello quando tutti rispettano le regole e si può convivere civilmente esercitando ognuno il proprio diritto nel pieno rispetto del diritto degli altri.
( Rubrica Dai Lettori – Fiammetta Menchetti )
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 9 Gennaio 2021
Io ho sempre portato ai laghi la mia golden Goldie, che spesso nuotava fra la gioia dei bambini.Qualunque cane se vede uno correre gli corre dietro per giocare, sta ai padroni tenere al guinzaglio un cane difficile ma altrimenti i cani hanno bisogno anche loro di correre liberi come gli unani.Le aree cani sono pochissime e spesso pericolose perché non è corretto tenere tanti cani tutti insieme in poco spazio.Io ho portato Goldie al lago, al mare, a villa Borghese a vila Ada mai avuti problemi né io né gli altri.Certo i proprietari del cane sono stati sciocchi e maleducati bastava dire ,come hanno detto, che il cane è buono e basta.I cani corrono dietro anche alle macchine ma mica per assalirle è un gioco.Evidente che Fiammetta non ha mai avuto un cane.
ma certo, continuiamo così … a giustificarci quando ci conviene.
i cani hanno bisogno di correre come gli umani
le aree cani sono pericolose
vogliono solo giocare
Fiammetta non ha mai avuto un cane … è evidente
Ma le leggi? Facciamo finta che non esistano?
In luogo pubblico i cani stanno al guinzaglio PUNTO.
Tutto il resto è fuffa
(ex proprietario di pastore tedesco)