Scuola e didattica a distanza: una mozione del centrosinistra in Unione dei Comuni
MUGELLO – Una mozione che vuole apportare proposte, ma anche rappresentare un forte allarme verso ciò che sta succedendo nel mondo della scuola superiore: con questo documento, presentato dalla capogruppo Stefania Ciardi e dal consigliere Irene Pieroni, del gruppo consiliare “Centrosinistra per l’Unione Mugello democratici e socialisti”, e che sarà presentato al prossimo Consiglio dell’Unione dei Comuni del Mugello, si delineano i problemi e le difficoltà che gli istituti superiori stanno affrontando dal 5 marzo a oggi, ma soprattutto dopo il DPCM del 3 novembre, che pone di nuovo la didattica a distanza al 100%; non ultima, la situazione d’incertezza creata per il rientro dalle vacanze natalizie, per cui molte Regioni si stanno organizzando per la riapertura a metà o a fine gennaio, o addirittura a febbraio.
Partendo dalle analisi del rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità, “Apertura scuole e andamento dei casi confermati di SARS-COV-2: la situazione in Italia”, e sull’indagine IPSOS commissionata per conto di Save the Children Italia, “I giovani ai tempi del Coronavirus”, si rileva per quanto riguarda il primo come le scuole non costituiscano un luogo di contagio, (i focolai in ambito scolastico rappresentano il 2% dei focolai segnalati a livello nazionale), ma anche e soprattutto, per ciò che riguarda il secondo, la difficile e problematica situazione psicologica e scolastica che gli studenti stanno affrontando a causa della didattica a distanza.
Con uno sguardo al piano straordinario per il trasporto pubblico della Città Metropolitana di Firenze e agli obiettivi del Comitato permanente regionale in ambito di trasporti, si richiede, insieme a proseguire nell’impegno per organizzare un rientro a scuola in sicurezza, in presenza al 100%, possibilmente senza più interruzioni fino alla fine dell’anno scolastico, la garanzia per una campagna di tamponi a studenti e personale scolastico efficace e duratura, una riorganizzazione in sicurezza per edifici scolastici e trasporto pubblico locale, insieme all’impegno da parte di tutte le forze politiche e amministrative per superare barriere ideologiche e territoriali e affrontare al meglio questo periodo così drammatico per la scuola nel nostro Paese.
La scuola non può più rimanere indietro: deve tornare a essere una priorità.
Il rischio dell’aumento dell’abbandono scolastico, le disuguaglianze che si amplificano, e le gravissime ripercussioni che avranno gli adolescenti nei prossimi mesi, devono aumentare la consapevolezza da parte del mondo politico, degli amministratori, della società civile, dell’importanza della scuola come preciso modello culturale, educativo, civico e d’inclusione, nei confronti di una generazione che più di ogni altra ha fatto sacrifici e che pagherà per la pandemia da Covid – 19.