BARBERINO DI MUGELLO – Dopo quasi 4000 km in quattro giorni, i due volontari della Misericordia di Barberino di Mugello che insieme ad altri sono partiti per il confine della Polonia con un carico di beni di prima necessità sono rientrati finalmente in Mugello.“È stato molto impegnativo per i due ragazzi – racconta la governatrice Anna Gianassi – sono partiti giovedì pomeriggio e sono ritornati lunedì mattina, con molti imprevisti lungo il cammino. Ma alla fine due volontari sono tornati felici di aver aiutato il prossimo”.
Un viaggio lungo e veramente difficile, tra imprevisti di ogni tipo: “Considera che sono 1717 km ad andare ed altrettanti a tornare – ci racconta Rossella Chieppa, una delle due volontarie partite da Barberino – La prima tappa l’abbiamo fatta con un furgone della Misericordia alla Mercafir di Firenze dove c’è il coordinamento. Da lì siamo partiti lunedì pomeriggio con una decina di mezzi. Insieme a noi volontari di Misericordie da tutta la provincia di Firenze c’era anche la vice console dell’ambasciata Ucraina a Firenze, che ci ha accompagnato come mediatore linguistico. Lungo il percorso abbiamo avuto due intoppi grossi: si è rotto un furgone di una Misericordia e si è rotta la macchina del coordinamento, dove c’era il vice console, che faceva da aprifila”.
Un viaggio che, tra temperature sempre più rigide, rischiava di non vederli nemmeno arrivare. “Abbiamo trovato un casellante all’ingresso della Polonia che per passare ci ha chiesto di fatto il ‘pizzo’. Se non fosse intervenuto un sacerdote che ha pagato per tutta la carovana, probabilmente saremmo ancora lì a contrattare – continua Rossella -. In più ci hanno obbligati a sostare nella notte quando hanno attaccato la centrale di Zaporizhzhia, permettendoci di ripartire e proseguire per la nostra strada solamente quando era certo che la struttura non era stata danneggiata.“Scaricato tutto nella giornata di sabato Dorohusk, al confine con l’Ucraina, siamo riamasti fermi quattordici ore per riposarci ed attendere che la vice console ci portasse le persone che dal confine sarebbero rientrate in Italia con noi”.
Con Rossella e gli altri volontari da Dorohusk infatti sono tornate 25 persone, tra donne e bambini, che sono stati ospitati a Venezia, a Padova ed in provincia di Firenze.“Siamo arrivati lunedì stremati dal viaggio – conclude Rossella – e con gli occhi pieni delle immagini viste in quei giorni, ma anche contenti che quello che abbiamo fatto abbia concretamente aiutato qualcuno”.
Andrea Pelosi
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 8 marzo 2022




