Un ricordo di Franco Tagliaferri e del suo impegno per Borgo San Lorenzo
BORGO SAN LORENZO – Francantonio (Franco) Tagliaferri è stato vicesindaco socialista di Borgo San Lorenzo, ed è morto martedì sera. Il funerale si tiene stamani, giovedì 16 marzo, alle ore 11 nella pieve di Borgo San Lorenzo. Lo ricorda Massimo Biagioni.
Franco Tagliaferri ha lasciato il campo, combattendo con coraggio e fino all’ultimo, sulla soglia degli ottant’anni portati benissimo, nonostante l’aggressione del male fosse sempre più pesante.
Originario di Casaglia, l’avevo intercettato dipendente della Provincia, con i mezzi spalaneve a percorrere le strade del Mugello in lungo e in largo negli inverni di fine Anni 70, segretario della sezione socialista di Borgo San Lorenzo, a cui mi stavo iscrivendo. Quante discussioni abbiamo fatto, davanti alle matasse di filo stese sugli arcolai da trasformare in fusi da spedire alle maglierie. Mentre il filo scorreva scorrevano idee e propositi per il paese, il partito, i cittadini: la voglia di fare.

Franco Tagliaferri (a sinistra) davanti al Municipio di Borgo San Lorenzo con il ministro Lelio Lagorio. Si riconoscono anche Sauro Brandini, Massimo Biagioni ed Elvio Pesaresi.
Capolista alle elezioni comunali 1980, con un sacco di preferenze volò a fare il Vicesindaco con le deleghe alle attività produttive, commercio, artigianato e, soprattutto, agricoltura. Mosso da una spinta contagiosa, in breve riuscì a creare una rete di rapporti importanti nel paese e un pacchetto di mischia rappresentato dall’ufficio comunale che lavorò di lena per raggiungere l’ambizioso traguardo della Fiera Agricola Magellana. Nata e cresciuta grazie alla caparbietà di Franco e realizzata nonostante la freddezza della Giunta del tempo, ma con i contributi ersterni che furono decisivi nell’affermazione della manifestazione. Che si ingrandì negli anni successivi con una presenza importante dei pastori, suggellata dalla presenza dell’assessore sardo all’agricoltura Pili, mi pare di ricordare.
Guascone e disinvolto, suscitò più di una gelosia di chi non vedeva di buon occhio questo nuovo protagonismo socialista. La legislatura lasciò aperte tante idee e tanto entusiasmo che non ebbero seguito per la fine della Giunta PCI-PSI. Tagliaferri fu rieletto sia nel 1985 che nel 1990, militando nei vari gruppi interni sempre con spirito fattivo e concreto. Fece parte, per un certo periodo, di Forza Italia, e fu anche consigliere comunale a San Godenzo. Ma con la fine dei partiti finì un mondo, e Franco non trovò più una casa in cui sentirsi ospite.
Ci siamo persi, poi, per strade diverse, ogni tanto due parole, qualche riflessione, qualche rimpatriata.
Infine, ci siamo trovati uscio e bottega ed è ripartito il dialogo, qualche progetto, qualche risultato e qualche soddisfazione, almeno iniziale. Ed è stato come riattaccare la spina, come non fosse mai passato tutto quel tempo.
Ero contento quando parlavamo di politica, perché la lingua era la solita. Ciao Franco, è stato bello incontrarci, sono stati anni utili, ho trovato un compagnone, affabile ed empatico, sempre disponibile e sorridente e riuscivamo a dividerci tra correnti ma rimanendo sempre di grande reciprocità.
Una richiesta al Sindaco e al Comune: per anni Franco è stato silenziato, quasi estraneo in particolare alla Fiera Agricola Mugellana, fondata da lui (non solo certo, con l’aiuto di tanti a partire da Adriano Borgioli, per fare solo un nome) come fosse un peccato originale: perché non restituirgli l’onore che merita?
Massimo Biagioni
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – Gennaio 2023