Discarica nel Rovigo. L’ex pretore: “Si indaghi per disastro colposo”

PALAZZUOLO  SUL SENIO – Ezio Roi, ex pretore di Imola e oggi Consigliere comunale nella stessa città, in quota Cinque Stelle, chiede che si indaghi per l’ipotesi di reato di disastro colposo in merito alla discarica finita nel torrente Rovigo. Roi contesta infatti che, sulle condotte di allora, sia intervenuta la prescrizione, affermando che il reato è stato scoperto solo adesso, così come adesso si sono verificate le sue consegenze disastrose.

Secondo il suo ragionamento, riportato in un articolo del giornale “L’altra Imola”, l’ipotesi di reato sarebbe quella di disastro colposo, in quanto si è realizzata una discarica inidonea in un luogo non consono; e i termini della prescrizione inizierebbero a decorrere solo dal momento in cui si è verificato l’evento dannoso, cioè pochi giorni fa. Roi illustra il concetto giuridico: “La prescrizione sopravviene dal momento in cui il reato si realizza e si conclude. Se si attiva un meccanismo che perdura nel tempo, il reato diventa permanente”. Secondo Roi l’ente che versava i rifiuti aveva l’obbligo giuridico di rimuoverli e collocarli in sicurezza. E adesso invece si è prodottto “un grave e duraturo inquinamento”. Conclude l’ex pretore: “A mio parere è un atto dovuto indagare”.

Su tutta la questione, naturalmente, pesa la valutazione sulla coerenza dei comportamenti di allora con la legislazione dell’epoca. E prima di aprire un eventuale procedimento andrà valutato se tali comportamenti, in base alla legislazione di allora, fossero reati. E, in caso contrario, rispondere alla domanda: posso essere accusato oggi delle conseguenze di un’azione che, al momento in cui l’ho compiuta, non costituiva reato?

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 27 Marzo 2025