Don Francesco Saverio Bazzoffi e la “Casa Santi Arcangeli” , trent’anni di preghiera e carità operosa
BARBERINO DI MUGELLO – Da trent’anni c’è un’oasi di spiritualità e di carità sui monti del Mugello. E’ a Santa Lucia, nel comune di Barberino di Mugello, lungo la strada che conduce alla Futa.
La Casa Santi Arcangeli è nata intorno all’esperienza e al carisma di don Francesco Saverio Bazzoffi, sacerdote fiorentino, che è stato anche cappellano a Borgo San Lorenzo dal 1979 al 1984, e pievano a Pietramala dal 1984 al 1992. Qui iniziò un’attività particolare, con le Benedizioni, richiamando migliaia di persone alla ricerca di una guarigione, esperienza poi continuata nella struttura di Santa Lucia.
E ora la Casa Santi Arcangeli festeggia il trentennale, domenica 19 settembre. Lo fa con una tre giorni di preghiera, dedicata in particolare ai volontari che frequentano la Casa e a tutti i fedeli. Si inizia da oggi pomeriggio, e le giornate sono scandite dalle benedizioni, dalla recita del Rosario e dalla celebrazione delle Messe, “per ringraziare il Signore di questi trent’anni”, dice don Francesco.
Il sacerdote ripercorre la storia della Casa Santi Arcangeli: “Se vogliamo in modo sommario descrivere questa nostra piccola esperienza ecclesiale, la possiamo dividere in quattro periodi distinti. Il primo va dall’apertura della Casa il 19 settembre 1991 al novembre 1995, anni nei quali la Casa Sant’Arcangeli è stata vissuta come luogo di preghiera ma anche come Casa di Esercizi Spirituali, sia per gli adulti che per i giovani durante i fine settimana e nel periodo estivo.
Il secondo periodo va dal 1995, anno nel quale la Casa venne ristrutturata con la mensa al piano superiore, fino al 2000 circa. La Casa in questo tempo sempre più è vissuta come luogo ove il gruppo di preghiera e l’associazione realizzano le loro giornate di preghiera per tutti, in giorni che variano dal mercoledì al venerdì, dal sabato alla domenica.
Il terzo periodo va dal 2000 fin verso il 2011 e vede principalmente lo sviluppo dell’attività caritativa verso le missioni a cominciare, ad esempio, da quella del Buon Samaritano di Manila nelle Filippine a quella di Somarpann a Mangalore in India e a quelle del Congo e della Tanzania. Ogni anno abbiamo sostenuto una decina di progetti, attivando scuole, mense, piccoli dispensari e ambulatori”.
Poi a Santa Lucia c’è stata un’interruzione. “E alla riapertura della Casa Santi Arcangeli -continua don Bazzoffi- dopo il periodo in cui la fondazione ha operato (2011-2016) presso la Parrocchia di San Donato a Livizzano, la nostra esperienza si è aperta anche all’aiuto con i pacchi alimentari per le nostre famiglie più bisognose, in collegamento con alcuni gruppi caritativi presenti sul nostro territorio, come quelli di Montelupo Fiorentino”.
E adesso? “Attualmente la nostra piccola esperienza, che negli anni ha ricevuto il riconoscimento ecclesiale diocesano, continua la sua opera di preghiera accompagnandola con la carità verso le famiglie ed i bambini poveri del Terzo Mondo e delle nostre periferie esistenziali. Di tutto questo benediciamo il Signore e la nostra cara Madonnina del Poggio Bianco”.
Don Francesco ringrazia tutti. E non sono pochi. Intorno alla Casa Santi Arcangeli si muove un gruppo stabile di almeno 500 persone, oltre a tutti coloro che si sono aggregati più di recente, provenienti in gran parte da Toscana ed Emilia Romagna. “Un ringraziamento speciale – dice don Bazzoffi- per tutte le persone che frequentano ed hanno frequentato la Casa Santi Arcangeli ed hanno sostenuto le sue opere con la loro grande generosità. Ancor più ho il dovere di ringraziare tutti i volontari, uomini e donne, giovani e meno giovani che hanno sentito la chiamata di Dio a lavorare in questa piccola “vigna del Signore” per dar lode a Lui e per accompagnare i propri fratelli e sorelle verso il Signore”.
Vorrei parlare con don Saverio per ringraziare e per restituire quello che ho ricevuto