Due indagati per omicidio colposo per la morte di Sofia. Accertamenti sui soccorsi

Foto di repertorio
VICCHIO – Sofia Salomoni morì il 28 gennaio per la rottura della milza (articolo qui) a seguito della caduta in un dirupo scivolando da un’altalena artigianale fissata sul ramo di un albero a Villore, durante un pomeriggio domenicale a casa di amici. Il Pubblico ministero si sta muovendo, per le responsabilità, su due filoni: ha notificato avvisi di garanzia al proprietario dell’abitazione e al figlio che ha costruito quell’altalena – una tavola in legno legata con una corda ad un ramo sospesa in parte sul vuoto – entrambi per il reato ipotizzato di omicidio colposo, e sta portando avanti degli accertamenti sui soccorsi (articolo qui). Non sono chiarite infatti le risposte in merito ad alcune domande, tra cui come mai non ci si è resi conto della gravità delle condizioni, la ragione per cui, visto l’incidente, non c’era un medico e, non per l’ultima, perché si sia preferito di fare un viaggio in ambulanza da quasi un’ora per Careggi piuttosto che andare a Borgo San Lorenzo o far intervenire l’elisoccorso, che se indisponibile da Firenze, almeno uno da Bologna o da Arezzo.
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 7 febbraio 2018