
PALAZZUOLO SUL SENIO – È morto il lupo che i Vigili del Fuoco di Marradi hanno recuperato nel pomeriggio del primo Maggio dalle acque del torrente Rovigo (articolo qui). La notizia del decesso dell’animale arriva dal dottor Enrico Loretti, direttore di Igiene Urbana Veterinaria della Asl Toscana Centro, e coordinatore del soccorso animali selvatici della Regione Toscana, che spiega che quella sera, ai loro ambulatori, il lupo è arrivato già privo di vita.
La segnalazione dell’aninale in difficoltà a valle del mulino dei Diacci, nella zona compresa tra questo e la cascata del Rovigo, era arrivata ai Vigili del fuoco intorno alle 17.00 di giovedì, da parte di un escursionista. Le operazioni di recupero, racconta uno dei pompieri intervenuti, sono state impegnative: hanno proceduto fin dove possibile con il fuoristrada e poi a piedi lungo il fiume, portando a braccia la grossa cassa per il recupero, su un sentiero interrotto e reso impegnativo da diverse frane che hanno costretto i soccorritori, in alcuni tratti, anche ad aiutarsi con delle corde. “Quando lo abbiamo trovato – spiega – il lupo appariva stremato, senza forze. Probabilmente aveva cercato l’acqua per avere un sollievo”.
Domani mattina, lunedì 5 Maggio, la carcassa sarà inviata all’istituto zooprofilattico per gli accertamenti necroscopici. Per cercare di risalire alle cause della morte bisognerà vedere sia il contenuto dello stomaco, sia gli esiti degli esami tossicologici, e nell’occasione saranno effettuati anche esami di routine di tipo epidemiologico, sierologico e parassitologico. “Non possiamo ancora escludere niente – afferma il dottor Loretti – ma considero assolutamente remoto un collegamento con la presenza nel torrente dei rifiuti della vecchia discarica”. E anche il sindaco di Palazzuolo sul Senio Marco Bottino afferma: “Come Amministrazione Comunale – scrive su Facebook – attendiamo con fiducia l’esito delle visite veterinarie, rassicurati dalle analisi di Arpat e dell’Amministrazione Comunale in merito alla qualità dell’acqua e alla pericolosità dei rifiuti.”
Sulla questione interviene anche Duccio Berzi, tecnico faunistico della Regione Toscana e uno dei massimi esperti di lupi, che sottolinea come, a così tanti anni di distanza, un evvelenamento legato ai rifiuti della discarica franata appaia improbabile. “Solitamente – spiega – situazioni di questo tipo capitano a causa di malattie come la rogna; si vedrà dalle analisi, ma escludo che sia dovuto all’ingestione di qualcosa trovato tra i rifiuti. Che dopo tanti anni sia ancora presente un principio così forte e acuto è molto difficile”.
Berzi ricorda anche che il 20 Aprile, al Passo della Colla, a pochi chilometri di distanza, è stato soccorso un lupo di 11 mesi, che era fortemente sottopeso. In quel caso l’animale si è poi ripreso ed è stato liberato. “Sarà interessante – conclude Berzi – confrontare le analisi dei due animali, per escludere collegamenti tra i due episodi”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 4 Maggio 2025






