Vita da ex-sindaco. Intervista a Paolo Omoboni
BORGO SAN LORENZO – A sei mesi dalle elezioni, per gli ex sindaci l’attività amministrativa è ormai solo un ricordo, e i “primi cittadini” che hanno guidato i Comuni mugellani, chi per cinque, chi per dieci anni, sono tornati ai propri lavori ed alle proprie occupazioni (articolo qui). Tra loro Paolo Omoboni, ex sindaco di Borgo San Lorenzo, tornato al suo impiego in Unione dei Comuni. Gli abbiamo fatto qualche domanda.
Come hai vissuto questo passaggio? Cessare dopo 10 anni la propria attività pubblica…
“Inutile girarci intorno. Il passaggio umanamente è abbastanza traumatico. Sei abituato ad un vortice di chiamate, impegni, e ti trovi una strana calma. Tante persone spariscono. E’ normale. All’inizio non è facile, poi inizi ad apprezzare il tempo e la tranquillità per te, per i tuoi affetti, e per le tue passioni”.
Cosa ti manca di più di quella esperienza?
“Le persone valide e umanamente di grande spessore con cui ho lavorato in questi anni, e soprattutto le ragazze e i ragazzi delle nostre scuole, le iniziative con loro erano davvero belle e piene di calore umano”.
Che vantaggi trovi invece nella tua attuale condizione?
“Che finalmente ti crei o ricrei rapporti veri, dove le persone ti apprezzano o non apprezzano perché sei Paolo, e non perché sei il Sindaco, dove stanno con te per il piacere di starci, non per un bisogno”.
Cosa fai adesso? Sei tornato al tuo lavoro precedente o ad uno nuovo? In cosa consiste?
“Prima di diventare Sindaco, dal 2012 lavoravo all’Ufficio Gare dell’Unione dei Comuni. Dopo i 10 anni di aspettativa sono tornato “a casa”, in un altro settore, nell’ufficio Turismo (che non dirigo, scrivilo altrimenti le colleghe si arrabbiano), che sto apprezzando sia per la qualità di chi ci lavora che per le tante attività svolte per valorizzare il nostro Mugello.
Molte persone si stupiscono che un ex sindaco torni a lavorare e non sia stato “piazzato” da qualche parte. A me pare una cosa naturale, esistono cicli in politica, come nella vita, che iniziano e finiscono. E tante nuove opportunità.
Continuo ad allenare i ragazzi alla Sandro Vignini di Vicchio, consapevole dei miei limiti e della mia inesperienza, ma nel campo coi ragazzi sto davvero bene”.
Segui ancora la politica locale e mugellana?
“La leggo e la seguo. Soprattutto sul tema dei trasporti e e della sanità, che sono, oltre che i temi a cui sono rimasto più legato, le vere priorità del Mugello. E la situazione è sempre più critica. Sono contento che il progetto Ospedale sia partito, ma la carenza di medici e infermieri è sempre più drammatica ovunque. E la Faentina sta vivendo l’ennesimo calvario. Su questi temi, in qualunque modo, sarò sempre pronto a impegnarmi”.
Che giudizio dai dell’attuale situazione politica a Borgo San Lorenzo?
“Non voglio essere l’ex che pontifica su chi amministra ora. Saranno i cittadini a giudicare. Come sempre.
Io non ho più incarichi nel PD, quindi ti parlo da spettatore interessato. Spero che i 27 milioni di investimenti del PNRR che abbiamo lasciato alla nuova amministrazione siano realizzati, sarà una grande svolta per Borgo San Lorenzo.
Sul PD di Borgo San Lorenzo osservo soluzioni di passaggio che spero aiutino a superare il tema dei vincitori e vinti. In questo senso il PD ha di fatto 9 consiglieri comunali ad oggi, serve una nuova leadership condivisa che permetta a chi è uscito dal Pd (il gruppo che ha oggettivamente come leader Silvia Notaro) di rientrare in quella che resta casa loro e a chi è rimasto, con tante difficoltà, di riconoscersi in una casa comune, senza epurazioni.
Purtroppo quando si perde, non è facile ripartire. Per un po’, puoi dare la colpa ad altri, (anche all’ex Sindaco) per aver perso le elezioni, ma poi ci si deve assumere le responsabilità che ogni ruolo comporta. Stessa cosa per chi ora ha l’onore e l’onere di governare. A mio avviso, prima o poi il Pd a Borgo dovrà entrare nella maggioranza di Borgo.
Servono protagonisti che superino gli errori passati, di cui evidentemente io stesso sono responsabile, nella gestione del partito e delle candidature, per costruire un centrosinistra borghigiano e mugellano compatto. Faccio tanti auguri a tutto il Pd borghigiano, pronto a dare mano se mi sarà chiesto.
Sul Mugello, spero che i Comuni riescano ad avere unità di intenti: se ho imparato una cosa è che il Mugello può ottenere risultati, solo se marcia unito”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 4 Gennaio 2025
Ma un lavoro in presso fusione sul pezzo alla macchina…mai???
Caro Paolo da socialista , per ragioni di poltrona eri passato al P.D. ma non era un progresso Da quando facevi le lotte Per la faentina ne è passata acqua sotto i ponti il Tuo cambiamento non è stato positivo che ci vuoi fare?