Faentina, così non va. Un bilancio dopo la giornata di protesta promossa dai sindaci mugellani
MUGELLO – Non è usuale che un gruppo di sindaci vada davanti alle sedi di Ferrovie – RFI e Trenitalia – con uno striscione di protesta (articolo qui). E davanti alla sede di Trenitalia, il sindaco di Borgo San Lorenzo riassume il perché di questa iniziativa. “Le ragioni di questa protesta – spiega Paolo Omoboni – sono molto semplici: non da qualche settimana ma direi da mesi sulla Faentina si registrano soppressioni e ritardi anche corposi, fino a un’ora, e questo provoca notevoli disagi ai tanti pendolari che usano la linea come collegamento verso Firenze. Peraltro vi è anche una mancanza di comunicazione, per cui le persone quando arrivano in stazione scoprono solo lì che il treno non c’è oppure che arriveranno a Firenze dopo un’ora. Questo è inaccettabile. La Regione deve richiamare i gestori alle proprie responsabilità, perché si dia un servizio dignitoso nell’immediato e da parte nostra vogliamo anche ricordare che ci sono due partite aperte: una è quella del nuovo contratto di servizio, dove sono previsti nuovi treni ibridi più capienti anche per la linea Faentina che dovrebbero arrivare nei prossimi due anni ed abbiamo chiesto dei numeri precisi; e poi c’è la partita sulle infrastrutture. Qualche giorno fa c’è stata la ricorrenza dei quattro anni da quando abbiamo firmato il protocollo d’intesa di 47 milioni sulle nostre linee ferroviare per interventi sulle infrastrutture come le stazioni o i passaggi a livello. Dopo quattro anni non è ancora partito un cantiere. Quello che chiediamo è che sulla Faentina non ci sia solo un ‘ci scusiamo per il disagio’ ma fatti concreti che portino ad un miglioramento del servizio nell’immediato e nei prossimi anni”.
Tutto questo Omoboni e i colleghi sono andati a dirlo direttamente al direttore regionale Marco Trotta, che li ha ricevuti nella sede di viale Lavagnini, al contrario di RFI che invece ha tenuto il cancello ben chiuso, con due agenti di Polfer a controllare. Nell’incontro Trotta ha ascoltato le rimostranze dei sindaci. Che hanno avuto anche accenti forti. Omoboni ha sottolineato come si stia creando una preoccupante sensazione di inaffidabilità verso il treno, con la conseguenza di portare la gente a utilizzare il mezzo privato. Il marradese Triberti ha ricordato che per un comune come il suo al treno non c’è alternativa: “Se sopprimi una corsa, i nostri ragazzi a scuola non vanno, non ci sono alternative di trasporto, io uso il treno da quando avevo 13 anni, ma una situazione così non si era mai vista”. Si è ragionato di ritardi ripetuti -“i nostri cittadini sono esasperati”, ha detto Passiatore- , e della necessità di maggiore attenzione verso una linea particolare – “è la linea con la pendenza maggiore, in zona montana – ha notato Ignesti -, non siamo come gli altri”. E si è sottolineata la necessità di dare un servizio anche nelle ore notturne, cosa che ora non è”.
All’uscita i sindaci non sono parsi molto soddisfatti: “Abbiamo apprezzato la disponibilità di Trenitalia ad incontrarci – commenta Omoboni-, ma le richieste che abbiamo fatto sono quelle che già avevamo avanzato, senza risultati, anche in incontri precedenti. Ma la situazione non è più sostenibile. Tutti i giorni c’è un problema, e occorrono risposte e interventi immediati”. “Siamo andati come sindaci a ribadire le crescenti difficoltà sulla linea – aggiunge Ignesti- ma la regia deve essere quella della Regione Toscana, che deve essere il primo interlocutore di Ferrovie”.
Intanto RFI – che non ha voluto interloquire con i sindaci mugellani, ha diffuso ieri un comunicato dove si resocontano – in modo molto generale – gli interventi fatti sulla linea e quelli futuri: “Durante tutto il 2021 – si legge nella nota – RFI ha condotto sulla linea Faentina interventi di manutenzione straordinaria, oltre a quelli ordinari, che hanno interessato i binari, gli impianti di segnalamento, e le opere d’arte (ponti, viadotti, gallerie…) con un investimento di circa 19 milioni di euro. Per il 2022 sono già pianificati altri 15 milioni di investimenti destinati al potenziamento e a ulteriori interventi di manutenzione straordinaria. Nel periodo 2022-2025 gli investimenti complessivi che RFI destinerà alla Faentina assommano a 40 milioni di euro e serviranno, tra l’altro, ad eliminare 7 passaggi a livello e a riqualificare e migliorare l’accessibilità di tre stazioni”.
Vista la situazione, ci si sarebbe atteso un resoconto più dettagliato sui lavori effettuati, i progetti previsti. E con qualche precisione in più, visto che nel computo che RFI riferisce alla Faentina si inseriscono anche lavori che riguardano invece la tratta tra Borgo San Lorenzo e Pontassieve. Anche le tempistiche appaiono molto dilatate, se è vero che i fondi sono stati resi disponibili fin dal 2017.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 11 Dicembre 2021