Fare vino in Appennino, Vicchio ha messo in mostra piccole realtà ed eccellenze
VICCHIO – Fare vino in Appennino sembra essere ormai più di una passione per pochi, con aziende agricole che sempre più si stanno strutturando e che si sono incontrate lunedì 19 Giugno a Vicchio per Appenninia, il festival del vino in Appennino, alla sua prima edizione.
Una giornata iniziata la mattina con un talk show nel teatro Giotto, condotto da Massimo Cirri, il popolare speaker della trasmissione Caterpillar di Radio 2, e poi continuato sotto le logge di piazza della Vittoria, con degustazioni prima per gli addetti ai lavori e poi aperte a tutti. Protagonisti i vini di sedici produttori mugellani, un’azienda dalla montagna lucchese e tre da Modigliana.
E le voci di produttori e ristoratori intervistati, che qui rappresentavano la parte degli acquirenti, sembrano concordi nel concedere un giudizio benevolo e un’apertura di credito a questa prima edizione della manifestazione che ha ospitato un pubblico selezionato di addetti ai lavori.
“Questa – spiega un ristoratore – è una prima edizione, che mi sembra ben fatta, ben organizzata e ben riuscita, con una affluenza buona ma non eccessiva, che a volte può disturbare. In questa parte riservata agli addetti ai lavori si crea un buon rapporto tra chi il vino lo produce e chi poi il vino lo deve vendere e proporre ai propri clienti”.
Anche tra i produttori mugellani presenti, tutti orgogliosi di presentare i propri prodotti, si respirava entusiasmo. Con nomi conosciuti, come il Podere Fortuna ed il suo pinot nero, Frascole, la Fattoria di Cortevecchia di Sandro Bettini, la Tenuta di Monteloro di Antinori (ma l’elenco è solo parziale) e produttori più piccoli, che del vino in Appennino stanno facendo una produzione molto interessante.
Ospiti, come detto, anche realtà da Modigliana e dalla Lucchesia. Tra loro l’azienda Il Teatro di Modigliana, presente nonostante le ferite inferte dai recenti allagamenti che hanno reso inservibili o irraggiungibili parte dei loro vigneti. Per loro, spiega Luca Monduzzi, Appenninia reppresenta uno spunto di ripartenza. E afferma: “Appenninia è una bellissima idea che va coltivata. Offre un racconto di un territorio che va oltre i confini politici, ma coincide con i confini culturali di un territorio ampio e condiviso come quello dell’Appennino Tosco Romagnolo. Ho incontrato qui ad Appenninia – spiega – ristoratori che si incontrano in fiere molto importanti, e ristoratori del luogo”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 19 giugno 2023