Forza Italia in piazza per la raccolta firme contro “il partito delle tasse”
MUGELLO – Forza Italia in Mugello si mobilita contro l’aumento dell’addizionale Irpef voluto dalla giunta regionale guidata dal presidente Eugenio Giani. Sabato 14 dicembre saranno allestiti gazebo per la raccolta firme:
- Dicomano: dalle ore 10:00 alle 12:00 durante il mercato settimanale.
- Barberino di Mugello: dalle ore 10:00 alle 12:00 presso il mercato comunale.
- Borgo San Lorenzo: nel pomeriggio, dalle ore 15:00 alle 19:00, in Piazza Garibaldi di fronte alla Biblioteca Comunale.
La mobilitazione punta a fermare l’aumento dell’Irpef introdotto da Giani per coprire i 400 milioni di euro di deficit nella sanità toscana. Questo aumento, che colpisce soprattutto chi guadagna più di 28.000 euro, rappresenta un salasso per il ceto medio e le famiglie, senza alcun miglioramento dei servizi sanitari, che rimangono caratterizzati da lunghe liste di attesa e una privatizzazione sempre più marcata.
“Il Partito Democratico si conferma ancora una volta il partito delle tasse – dichiara Raffaella Ridolfi consigliera comunale Marradi –. Non sapendo come rimediare agli errori di una gestione fallimentare della sanità, preferisce scaricare il peso sui cittadini, con una manovra che è un attacco diretto al ceto medio. Il Pd non è in grado di ottimizzare i costi, razionalizzare gli sprechi o riformare un sistema sanitario regionale ormai al collasso, e la risposta più facile è mettere le mani nelle tasche dei toscani”.
Marco Stella, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, critica aspramente la scelta di aumentare l’Irpef: “Per coprire i debiti della sanità, il Pd ha deciso di tassare ulteriormente i cittadini, con rincari che superano i 350 euro annui per le famiglie con redditi superiori a 28.000 euro. È una scelta inaccettabile e dimostra la totale inadeguatezza del governo regionale. Servono tagli agli sprechi e alle spese clientelari, non ulteriori sacrifici richiesti ai cittadini”.
Secondo Saverio Zeni, consigliere comunale a Dicomano: “Questa è una tassa ingiusta, che colpisce tutti senza offrire in cambio servizi adeguati. Le liste di attesa sono interminabili, molte prestazioni sanitarie non vengono garantite, e la privatizzazione continua a dilagare. Invitiamo i cittadini a unirsi a noi per dire basta a queste politiche fiscali e a pretendere una gestione più responsabile dei fondi pubblici”.
Anche Vittoria Boni, consigliera comunale a Borgo San Lorenzo, rincara la dose: “Questo aumento non è una scelta obbligata ma la conseguenza di anni di cattiva amministrazione. I toscani non possono più essere trattati come un bancomat per coprire i buchi della sanità regionale. Forza Italia è in campo per fermare questa assurdità e restituire dignità e trasparenza alla gestione pubblica”.
Forza Italia invita i cittadini del Mugello a partecipare alla raccolta firme: “Questa è l’occasione per far sentire la propria voce e fermare una manovra iniqua che pesa su chi lavora e produce. Giani e il Pd devono smettere di considerare i cittadini come una soluzione rapida per i propri fallimenti. È il momento di dire basta”.
La battaglia contro l’aumento dell’Irpef è solo uno dei fronti su cui Forza Italia intende impegnarsi per una Toscana più giusta e sostenibile.
Fonte: Forza Italia Toscana Coordinamento Provincia di Firenze
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 12 dicembre 2024
Speriamo che alle prossime elezioni regionali ai cittadini non gli vengono I vuoti di memoria
Questione spinosa e della quale sappiamo per certo forse un’infinitesima parte.
Sicuramente alla base c’è stata e c’è tutt’ora una gestione, diciamo alquanto ballerina delle risorse pubbliche e presumo incompetenze di chi è stato chiamato nel tempo a gestire il settore.
Ma che a dare lezioni di buona politica siano i rappresentanti dei partiti di un governo che sta facendo sprofondare irreversibilmente questo Paese verso il baratro beh, credo sia abbastanza inaccettabile.
O forse queste gentildonne e gentiluomini si sono già scordati di come vengono sperperati i soldi pubblici attualmente dai loro idoli, vedi ad esempio i famosi campi di “accoglienza e rimpatrio” (o come cavolo si chiamano) in Albania (con annessi anda e rianda delle navi militari che costano un occhio della testa), o l’ultima bella pensata dell’aumento retributivo ai ministri non parlamentari (ben 7500 euro mensili, roba da maiali direbbe l’operaio a 1300 euro al mese e che non arriva neanche al 15).
Seppur a malinquore tralascio di soffermarmi sull’aumento vertiginoso delle spese militari, che pure influiscono parecchio sulla “povertà” di risorse a disposizione.
Prima di sparare a zero sulla “controparte”, forse bisognerebbe lavare il pavimento di casa nostra…e con parecchio acido, perché di sudicio ce n’è tanto, ma tanto tanto.