
SCARPERIA E SAN PIERO – La cooperativa “Arca”, che in Mugello ha in gestione dalle amministrazioni locali vari servizi sociali ed educativi nei mesi scorsi aveva perso l’appalto dell’asilo nido di San Piero a Sieve “Panpepato”, in via Nilde Iotti e ora ha perso anche il ricorso al Tar.
La quarta sezione del Tribunale Amministrativo Regionale ha infatti respinto il ricorso che “Arca” aveva presentato contro il Comune di Scarperia e San Piero e l’Unione dei Comuni in merito alle risultanze della gara di appalto per l’affidamento della gestione dell’asilo nido “Panpepato”, fino allo scorso anno gestito dalla stessa “Arca”. Una gara che aveva suscitato anche polemiche, sia in Consiglio comunale, da parte della minoranza di sinistra, sia da parte della CGIL (articolo qui)
Il Comune di Scarperia e San Piero aveva bandito nuovamente la gara d’appalto, “Arca” aveva partecipato, ma era stata sopravanzata in graduatoria da una cooperativa laziale, la Cooperativa Sociale Gialla (https://www.csgialla.it/) , con sede in provincia di Roma, ma che sta espandendo le proprie attività anche in altre regioni.
“Arca” ha provato a opporsi, chiedendo al Tar anzitutto la sospensiva, ovvero di non assegnare la gestione alla nuova cooperativa, richiesta non accolta dal Tar.
Poi il tribunale è entrato nel merito e ha sentenziato, pochi giorni fa, dando ragione al Comune di Scarperia e San Piero, rappresentato e difeso dall’avvocato Francesco Vallini. Il Tar ha anche accolto la richiesta dell’Unione montana dei Comuni, chiamata in causa da Arca, di essere estromessa dal procedimento, in quanto l’ente sovracomunale mugellano ha avuto una funzione meramente tecnica, nel seguire la procedura di gara.

In sostanza, due sono state le contestazioni avanzate da Arca. In primo luogo si è messo in discussione il contratto collettivo di lavoro prescelto. Secondo la ricorrente si sarebbe dovuto applicare il contratto delle cooperative sociali, mentre Cooperativa Gialla applicava il contratto del personale educativo prescolare. E il Tar ha dato ragione a quest’ultima. Inoltre, si ricorda nella sentenza del TAR era stata regolarmente attivata la clausola sociale che consente al personale del gestore uscente di non perdere il posto di lavoro ma di passare alle dipendenze del nuovo gestore. Su quattro operatori, solo uno avrebbe deciso di non continuare l’attività al Panpepato di Scarperia e San Piero. Ed erano stati sollevati dubbi sulla tutela dei lavoratori, dubbi che il Tar ha parimenti confutato.
Il ricorso di Arca si incentrava poi sulla presunta non congruità dell’offerta economica nella copertura dei costi di gestione. Ma anche su questo il Tar ha dato ragione al Comune ritenendo l’offerta correttamente delineata.
Oggi sul quotidiano “La Nazione” il sindaco Federico Ignesti ha commentato: “Sono contento per la sentenza del TAR che ci ha dato ragione: è una conferma della serietà della pubblica amministrazione, e della professionalità e del buon lavoro svolto dagli uffici. Peraltro in consiglio comunale vi fu un’interrogazione del gruppo di sinistra che accusava l’amministrazione: la sentenza ha dimostrato che erano accuse infondate. Unico rammarico è la compensazione delle spese: alla fine abbiamo avuto ragione, ma dobbiamo comunque sopportare una spesa di 10 mila euro, e questa mi sembra una stortura. Son soldi pubblici, che avremmo speso volentieri per cose più utili”. Il TAR infatti ha così disposto: “la particolare complessità della materia trattata (ulteriormente complicata dalle previsioni della lex specialis di gara sopra richiamate) – si legge nella sentenza – permette poi di procedere alla compensazione delle spese di giudizio tra le parti”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 30 Novembre 2024




