
MARRADI – E’ durissima la nota della Cisl Mugello – Alto Mugello sulla vicenda dell’Ortofrutticola del Mugello. La pubblichiamo integralmente.
La CISL di zona del Mugello Alto Mugello esprime sorpresa e incredulità rispetto alla decisione comunicata da Italcanditi, sul trasferimento a Bergamo della produzione di marron glacé, attualmente e da sempre prodotti nello stabilimento di Marradi.
Purtroppo, questi atti di vera e propria macelleria sociale, sono diventati negli ultimi tempi una costante da parte di gruppi, fondi di investimento e multinazionali, che come veri squali, divorano la vita delle persone distruggendo interi tessuti produttivi e sociali per i loro biechi interessi di parte.
L’Ortofrutticola del Mugello, non è la Fabbrica dei Marroni di Marradi, ma è MARRADI, chiuderla significa chiudere non solo una fabbrica, di per se già molto grave, ma significa chiudere un intero paese.
Sradicare l’azienda dal contesto nel quale è nata oltre 35 anni fa, dove nel tempo si è consolidata e cresciuta, rivitalizzando la castanicoltura di tutta la zona, distribuendo ricchezza che ha consentito al Paese di poter vivere, significa non aver a che fare con degli imprenditori degni di questo nome, ma con degli avventurieri scellerati che vanno contrastati con ogni mezzo a nostra disposizione.
La CISL, da sempre a fianco dei lavoratori dell’Ortofrutticola, si spenderà in tutte le sedi affinché la fabbrica non venga chiusa. E’ importante avere a fianco tutte le istituzioni del territorio impegnate da subito per scongiurare questo scempio, alle quali chiediamo risposte e interventi concreti per raggiungere il risultato che ci proponiamo.
Garantiamo fin da adesso ai lavoratori impegnati nel presidio della fabbrica, non solo la nostra solidarietà ma anche la nostra presenza fisica, mettendo loro a disposizione quanto necessario per portare avanti e vincere questa importante battaglia di civiltà.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 1 gennaio 2022