Si chiamava Giulio, il piccolo morto in culla. Ed era di Senni
SCARPERIA E SAN PIERO – Non aveva patologie evidenti, era nato sano, mercoledì 16 novembre poco prima di pranzo i nonni lo hanno trovato in arresto cardiocircolatorio nella sua culla. Non c’è stato niente da fare (articolo qui). Si chiamava Giulio, compiuti appena 5 mesi, figlio di una giovane coppia che vive nella frazione di Senni nel comune di Scarperia, il padre Daniele lavora nel forno Omero a Borgo San Lorenzo, che oggi ha i bandoni chiusi con un cartello “Lutto”. Ed è un vero è proprio lutto, per tutta la comunità, tantissime, migliaia le persone che hanno espresso vicinanza e solidarietà alla famiglia e un amorevole messaggio di saluto al piccolo. La comunità si stringe al dolore della famiglia. Ancora non si conosce la data del funerale perché la salma è a Firenze per l’autopsia. Tuttavia, proprio visto il quadro clinico di Giulio e l’assenza di traumi palesi, ha fatto già supporre come diagnosi la Sids, la sindrome che in Italia colpisce un lattante ogni duemila nati, la cosiddetta “morte in culla”, di cui non si conosce ancora le cause.
Massimo Mugello
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 17 novembre 2016
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