Gli organizzatori rispondo al presidente del CRS accusando il conducente dell’ambulanza
MUGELLO – Dopo il duro attacco fatto dal presidente del Centro Radio Soccorso di Borgo San Lorenzo Giovanna Iannuzzi (articolo qui) in merito all’incidente avvenuto durante la rievocazione storica di auto da corsa lo scorso fine settimana, arriva la risposta della Scuderia Automobilistica Clemente Biondetti, organizzatrice dell’evento, che spiega dettagliatamente ciò che è successo e accusa il conducente dell’ambulanza di aver forzato l’ingresso nel percorso della rievocazione, in un documento che pubblichiamo di seguito:
“Dobbiamo immediatamente smentire che la manifestazione organizzata dalla Scuderia Clemente Biondetti di Firenze e denominata “Mugello Classico” che si stava svolgendo domenica 26 giugno sia una “corsa” o una “gara”. Si tratta invece di una rievocazione storica dell’antica corsa “Circuito del Mugello” con la forma della parata secondo lo specifico regolamento ACI sport, autorizzata da tutte le autorità competenti. La parata consiste in una sfilata non competitiva di auto, che possono anche non essere in regola con il codice della strada e che anche per questo vengono condotte su tratti di strada preventivamente chiusi al traffico. Non vengono rilevati tempi di alcun genere né stilate classifiche. Vengono premiate solo le auto per la loro importanza storica, sportiva, estetica o tecnica ecc.
La chiusura della strada provinciale 503 del passo del Giogo, disposta con ordinanza della città metropolitana n. 1234 del 23 giugno 2016 nella fascia oraria dalle ore 11.00 alle ore 12.30, nel tratto fra la località Omomorto e Firenzuola, è stata chiesta, ottenuta e regolarmente segnalata con appositi cartelli, oltre che per il motivo sopra esposto, soprattutto per la sicurezza dei partecipanti, per evitare loro di incrociare mezzi provenienti dalla parte opposta rischiando collisioni possibili nella ordinaria circolazione. Chi guida in simili condizioni è dunque fiducioso di non incrociare nessuno dalla parte opposta. La chiusura della strada può subire eccezioni in caso di necessità, ma solo dietro avviso alla direzione della manifestazione ed autorizzazione da parte delle autorità sul posto. Diversamente entrare sul percorso in senso inverso a quello della manifestazione, anche per un mezzo di soccorso, equivale ad immettersi nella corsia contraria di un’autostrada con tutte le conseguenze facilmente immaginabili.
La strada provinciale del Giogo può essere agevolmente aggirata per recarsi a a Scarperia e a Borgo S. Lorenzo attraverso la strada provinciale della Futa con una maggiore percorrenza di circa 10 minuti.
L’ingresso dell’autoambulanza nel tratto di strada chiuso al traffico è avvenuto senza che la direzione della manifestazione o l’organizzatore venissero avvertiti né dal 118 né dalla Misericordia di Firenzuola: l’ambulanza si è immessa sul percorso dall’incrocio con la porta Fiorentina di Firenzuola forzando la sorveglianza dell’accesso posta in essere dai Commissari di percorso, dai volontari Carabinieri in congedo e dai Vigili Urbani di Firenzuola a nessuno dei quali il conducente ha chiesto di essere autorizzato al transito.
In seguito all’ingresso dell’ambulanza sul percorso, i Commissari hanno immediatamente lanciato l’allarme per radio ai colleghi delle altre postazioni e alla direzione della manifestazione. I Commissari lungo il percorso più vicini a Firenzuola hanno tentato di fermare l’ambulanza ponendosi in mezzo di strada, ma data la forte velocità alla quale essa sopraggiungeva hanno dovuto desistere scansandosi. Gli altri Commissari segnalavano intanto con le bandiere gialle l’improvviso pericolo ai partecipanti della parata.
Almeno una ventina di vetture sono riuscite ad evitare l’ambulanza, in alcuni casi rischiando la collisione pur essendo sul proprio lato di marcia. Finché dopo una curva su un dosso, in prossimità della località Rifredo, il mezzo si è frontalmente scontrato distruggendola – non con una vettura “da corsa” o partecipante alla manifestazione, bensì con la Mini di un collaboratore dell’organizzazione il quale procedeva in coda al gruppo della auto storiche con la funzione di prestare aiuto ai partecipanti in difficoltà.
In seguito al sinistro, il nostro collaboratore, oltre allo choc, riportava vistose ferite alle mani ed una lesione all’addome, ma quaranta minuti dopo l’incidente era ancora su una barella dei soccorritori sopraggiunti senza che ne fosse disposto l’immediato trasferimento all’ospedale.
Per quanto ci risulta la persona trasportata dall’ambulanza protagonista della collisione, avrebbe dovuto essere operata di appendicite e non si sarebbe trattato di un soccorso in codice rosso, bensì in codice giallo che non richiedeva appunto una così pericolosa urgenza nel suo trasferimento all’ospedale di Borgo S. Lorenzo.
Rileviamo infine che sia attribuibile solo al comportamento del conducente dell’ambulanza il verificarsi della collisione che avrebbe potuto avere conseguenze tragiche o causare danni alle cose enormemente più alti, ma che poteva essere evitata semplicemente usando la prudenza di fermarsi alla porta Fiorentina di Firenzuola, chiedendo ai vigili urbani ed ai commissari presenti sul posto l’autorizzazione al transito.”
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 29 giugno 2016
Non ho parole per rispondere agli organizzatori della manifestazione, che si sentono in si sentono anche in grado di stabilire se il paziente trasportato fosse grave o no… sostenendo che l’ambulanza poteva raggiungere l’ospedale di Borgo attraverso altre vie. Non cerco polemica, ma buon senso e non lo sto trovando.
Dico solo che su quel mezzo di soccorso ci fosse stato qualcuno dei loro cari forse…..
Non ho parole per rispondere agli organizzatori della manifestazione, che si sentono anche in grado di stabilire se il paziente trasportato fosse grave o no… sostenendo che l’ambulanza poteva raggiungere l’ospedale di Borgo attraverso altre vie. Non cerco polemica, ma buon senso e non lo sto trovando.
Dico solo che se su quel mezzo di soccorso ci fosse stato qualcuno dei loro cari forse…..
Immettersi in senso contrario ad una carovana di macchine senza autorizzazione? Equivale a provocare una strage. Forse sarebbe bene verificare cosa effettivamente non ha funzionato.
Partecipo alla manifestazione per auto storiche rievocativa del Circuito stradale del Mugello ininterrottamente dal 2005. Vorrei segnalare alla signora Iannuzzi che l’unico incidente grave verificatosi fin ora è stato quello di domenica scorsa causato dal conducente della ambulanza che si è inserito nel tratto di strada chiuso al traffico, in senso contrario, senza avvertire nessuno delle sue intenzioni, ignorando i cartelli di divieto e le segnalazioni dei commissari di percorso e dei Vigili Urbani. Ha seminato il panico fra partecipanti sul percorso ed ha rischiato una strage. Mi vien facile rispondere alla battuta della signora Iannuzzi che non affiderei mai nessuno dei miei cari ad una ambulanza condotta da quell’autista. Spero siano presi nei suoi confronti adeguati provvedimenti.