I cuccioli di Sguardo Randagio – Addio Fiore
VICCHIO – L’associazione vicchiese “Sguardo randagio” è in lutto. Per chi non ha mai avuto animali può sembrare strano, forse esagerato, ma chi ha avuto la fortuna di condividere una parte del proprio percorso con un amico a quattro zampe potrà capire il dolore della perdita.
Fiore era una canina dal passato difficile ma, grazie all’associazione, è riuscita a trovare un po’ di serenità nella sua breve e difficile vita.
“Quando arrivò da noi – racconta commossa il vicepresidente Martina Vignini – era veramente brutta: tutta storta e spelacchiata. Un mostriciattolo tutt’occhi. Poi, grazie alle nostre cure ed affetto è sbocciata ed è diventata un fiore bellissimo”.
Fiore ha trovato difficoltà a trovare una famiglia a causa, prima del suo aspetto e poi per il suo carattere schivo. Alla fine, qualcuno si è accorto di lei ed aveva deciso di adottarla.
“Tra 15 giorni – continua Martina – sarebbe entrata a far parte di una nuova famiglia insieme ad un altro cane con il quale aveva legato molto. Purtroppo, quando l’abbiamo portata dal veterinario per tutti i controlli pre-adozione, ci siamo accorti di un grosso tumore che non le ha lasciato scampo. Speravamo davvero che potesse trovare la serenità che tanto meritava”.
L’associazione Sguardo Randagio, che ancora non ha un anno di vita, si occupa di accudire, curare ed infine trovare casa ai cani abbandonati o che, per qualche motivo, non hanno più una casa, il tutto senza scopo di lucro (articolo qui). “Fiore – conclude il vicepresidente – non solo era parte della nostra famiglia, ma era un simbolo. Per noi era come se rappresentasse tutti i cani che hanno sofferto. L’abbiamo presa che era quasi paralizzata visto che nel suo box non poteva muoversi, e pensavamo di doverla operare. Invece, piano piano si è rialzata da sola, ha iniziato a camminare – e soprattutto cadere – per poi ritornare quello per la quale è nata: un pastore, e come tale guidava gli altri cani e si occupava dei cuccioli. Ci ha insegnato che nonostante tutto il dolore che possiamo vivere dentro di noi abbiamo la forza per rialzarsi”.
I volontari di “Sguardo randagio” hanno dedicato qualche parola a Fiore:
- “Grazie per averci insegnato la mitezza, la dolcezza e la pazienza pur non avendo avuto una vita facile, grazie per aver infuso coraggio alle creature che conoscevano solo il timore, grazie per aver fatto da mamma ai cuccioli abbandonati, grazie per averci insegnato che la dignità delle creature non si può del tutto calpestare, si può piegare ma non spezzare. Ti siamo riconoscenti per averci insegnato tutto questo in silenzio con i tuoi grandi occhioni aperti sul mondo“
- “[re-si-lièn-za] Capacità di un materiale di resistere agli urti senza spezzarsi. Ti ricorderò così. Una cucciolona pazza scatenata con lo sguardo di un’adulta.
Una matassa di pelo ispido e folto che corre a tutto fuoco volteggiando su una collina. Due occhioni color dell’oro e i dentini sempre in mostra. Instancabile guardiana dello stallo. Non ti sfuggiva un ciclista! Fiera addomesticatrice di cuccioli impertinenti. E quanti ne hai sopportati! Tenace. Testarda. De coccio! Quando sei arrivata assomigliavi tanto ad un cucciolo di iena sgraziato. Faticavi a camminare in linea retta per più di 4 passi senza cadere giù. Cercavi di correre con quelle tue zampotte sproporzionate, senza demordere, mai… uno schiaffone in faccia a chi aveva cercato di schiacciarti! Eri l’immagine perfetta della ‘Resilienza’. La tua capacità di non spezzarti mai, di rialzarti ogni volta, con quello sguardo fiero sul musone, era incredibile. Proprio per questo oggi mi è difficile accettare di non trovarti più li, nel box di mezzo, ad aspettarci per uscire. Pronta ad accoglierci aggrappata alla rete con i dentini scoperti. Il tuo ‘sorriso’…Pronta a pizzicare il compagno di box per stabilire chi comanda. Ovviamente tu! Quante volte mi hai guardata perplessa mentre mi arrampicavo sulla cuccia di turno per rattoppare qualcosa. Ti sarò sembrata scema. Mi guardavi e piano piano allungavi una zampa per convincermi a scendere giù. Quante volte mi sono seduta accanto a te per cercare di farti mangiare tranquilla. Tu, che stavi sempre sul ‘chivalà’ e abbassavi raramente la guardia. Ma quando l’abbassavi… tiravi fuori tutta la tua energia e vitalità. Tiravo fuori la tua preziosa dolcezza.Quante volte ti ho sgridata perché quando ti si chiamava certe volte da quell’orecchio proprio non ci sentivi eh! Mancherai. Tanto…proprio per la tua cocciutaggine e caparbietà a non staccarti dalla vita, oggi ..’cerco di capire quello che non so capire’. Non so trovare una spiegazione a come in un giorno come tanti tu abbia smesso di correre. Perché ti sia stato giocato questo orribile scherzo rimarrà ‘non compreso’. Quello che so e che capisco è che rimarrai sempre qui, nel cuore , amata. Te lo prometto, Fiorella. Te ne sei andata ad un passo da un “sogno” ma in ognuno di noi continuerai a sognare. È ingiusto. Fa male. Non ci sei più ma rimarrai sempre qui, al centro del petto. ‘Viva’…come sei sempre stata“.
- “Chi è amato non conosce morte,
perché l’amore è immortalità,
o meglio, è sostanza divina.
Chi ama non conosce morte,
perché l’amore fa rinascere la vita
nella divinità.
E che sia sempre il Fiore più bello di tutti“.
- “Cosa mi ha insegnato la Fiore. A non dare peso alle apparenze , non appena arrivata non nutrivo molta simpatia nei suoi confronti, se non dispiacere nel sapere che cosa aveva passato … era timida, insicura e diciamocela tutta era pure bruttina ! Con il passare del tempo però .. con pazienza e l’amore che nutro per questi esseri viventi, a fatto si che cominciasse ad emergere la sua vera natura . È come se fosse rinata . Quel piccolo bocciolo si è aperto è diventata uno splendido fiore pregiato . Ha cominciato a mostrare il suo lato dolce, a fidarsi nuovamente degli umani nonostante il suo passato, ha imparato ad amare ed essere amata incondizionatamente, pur sfoggiando il suo essere prima donna. È diventata la regina dello stallo, metteva in riga tutti i suoi compagni quando esageravano, ma allo stesso tempo è come se con la sua esperienza volesse insegnare, nonostante non abbia conosciuto cosa voglia dire essere un cane come compagna di vita . Ha sicuramente conosciuto cosa sogni farsi rispettare e allo stesso tempo se te lo meritavi a darti tutta la sua fiducia. Fiore per quanto mi riguarda è stata una bellissima scoperta, là cagnolina che non avrei mai creduto era diventata una signora cane . Se tu sapessi rispettarla e amarla, lei sarebbe stata la compagna di vita ideale di coccole, di protezione è una meravigliosa guida per la vita . Ciao piccola fiore, sarai per sempre con me . Grazie per avermi insegnato cosa significa rinascere“.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 6 Marzo 2020
Salve mi chiamo Chiara e sono alla ricerca di un cucciolo di taglia media,avete cuccioli disponibili?