“I fatti vostri” associa gli orrori del Forteto a don Milani. Nei guai la trasmissione Rai

Don Lorenzo Milani con alcuni dei ragazzi della Scuola di Barbiana
VICCHIO – E’ bufera per “I fatti vostri” che ha accostato l’esperienza di Barbiana ai tragici fatti della comunità del Forteto. Nella puntata del 16 ottobre scorso la trasmissione di Rai 2, in un servizio di Laura Squizzato sui tragici fatti e le violenze ai minori compiute appunto nel Forteto, a supporto di un’intervista di Giancarlo Magalli a Emanuele Bimonte, una delle vittime presenti in studio, ha utilizzato immagini e spezzoni di filmati che ritraggono don Lorenzo Milani e i ragazzi di Barbiana.
La Fondazione Don Lorenzo Milani si è dichiarata “profondamente scossa e offesa da questa illogica, inopportuna e diffamatoria associazione di due esperienze totalmente distinte e distanti nel tempo, nei modi, nei contenuti e soprattutto nei valori. Un’associazione cinica e barbara figlia della superficialità e soprattutto non consona alla Tv di Stato”.
“Barbiana è stata un’esperienza universale di scuola che emancipa, conoscenza che libera, rispetto per l’essere umano, difesa dei diritti degli ultimi e fede cristallina – scrive la Fondazione, che chiede rettifiche e scuse – gli orrori commessi dal Forteto invece sono crimini da condannare”.
E mentre sul caso il Segretario della Vigilanza Rai Michele Ansaldi, deputato di Italia Viva, presenterà un’interrogazione parlamentare, diversi sono i giudizi negativi su quello che sicuramente è stato un errore causato dalla superficialità. “Tatto e delicatezza assenti nell’approccio televisivo nazionalpopolare”, ha scritto Duccio Moschella nel suo articolo su La Nazione, “Incredibile” è stato il commento su Facebook di Andrea Fagioli ex direttore di Toscana Oggi e critico di Avvenire.
E’ vero che geograficamente il Forteto e Barbiana siano poco distanti e che Fiesoli stesso abbia più volte sostenuto – pura vanteria senza alcun fondamento – una vicinanza ideale a don Milani. Ed è anche vero che nel convegno “Da Barbiana a Bibbiano”, organizzato a Bergamo nel novembre scorso, si era già tentato di fare associazioni di questo tipo, offendendo la memoria del sacerdote e dell’esperienza “santa” innescata dalla sua opera, lodata dallo stesso Papa Francesco, che nel 2017 venne in Mugello per riconoscerne il valore (articolo qui). Tuttavia è grave, sempre citando l’articolo di Moschella, “si sia potuto reiterare un accostamento che il guru della comunità degli orrori ha cercato di far passare in più occasioni”, perché “l’esperienza di Barbiana resta unica e non può essere infangata da nessuno”.
Fabrizio Nazio
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 18 ottobre 2020