I mercatini in ricordo della marradese Rita Rossi
MARRADI – Sono oltre cinque anni da quando improvvisamente Rita Rossi, ci ha lasciati in Camerun, la sua terra tanto amata, dove aveva trascorso gran parte della vita a servizio degli ultimi: piccoli, poveri, dimenticati.
Non è stato facile, ma quel seme seminato con tanto amore è stato raccolto, prima di tutto dai nipoti e poi da tanti marradesi e non, che avevano conosciuto Rita e soprattutto ne avevano condiviso la forza del messaggio. Così si è come formato una ponte ideale e reale che unisce il paese di Marradi con gli sperduti villaggi del Camerun.
A sostegno dei vari progetti rivolti al popolo Baka è nata un associazione la Projoko, che mantiene rapporti continui con i luoghi dove Rita operava a favore della giustizia sociale e dei diritti dei più deboli. I progetti riguardano: l’ambito educativo, forse il più stimolante e significativo (sono seguiti 16 alunni dalle elementari al liceo), l’ambito sanitario, con distribuzione ed educazione all’uso dei medicinali, infine l’ambito giudiziario in aiuto a molti detenuti per cura e assistenza alimentare-amministrativa e giudiziaria con un supporto anche dopo la liberazione a offrire una nuova possibilità di futuro.
Tra le molte iniziative nate in questi anni, vorrei in particolare ricordarne una portata avanti da un gruppo di signore marradesi che, con semplicità, organizzano dei mercatini il cui ricavato è interamente devoluto alla Missione di Rita. Durante il periodo invernale raccolgono oggetti da amici e conoscenti o rovistando nelle loro case e nei mesi estivi preparano un banchetto super colorato durante i mercatini paesani.
Insieme all’oggettistica, fanno bella presenza, anche manufatti confezionati con mani amorevoli ed esperte direttamente dalle signore e così si possono ammirare ed acquistare spesso ad offerta libera: centrini, presine, dalle forme più originali, soli dorati, fiori variopinti, leggere farfalle. Quest’anno sono apparse anche le mascherine anti-Covid a ricordarci il triste momento che stiamo vivendo, eppure con i loro sgargianti colori sembravano quasi degli allegri sorrisi. Rosilde, Carmen, Marinella, Loretta, questi alcuni dei loro nomi, senza quasi apparire anno dopo anno, preparano gli scatoloni con gli oggetti ben incartati, che prendono vita nelle calde serate estive, poi continuano il loro cammino nelle varie case degli acquirenti, che hanno un supplemento di felicità per la buona azione compiuta; le rimanenze tornano ad essere scatolate in attesa di una nuova esposizione.
È la famosa goccia che contribuisce a formare l’oceano è una piccola goccia d’amore che da Marradi vola lontano a costruire un mondo migliore; un mondo al quale Rita ha dedicato la vita e questa specie di staffetta dei suoi ideali continua a dare frutti grazie all’impegno e alla creatività di tanti che danno cuore e gambe a quel seme piantato tanti anni fa.
Fedora Anforti Bassetti
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 29 agosto 2020