I sostenitori di Seneci accusano il gruppo di Miniati e Becchi: “Avete rifiutato il confronto”.
Continua il confronto (o lo scontro) all’interno del Pd borghigiano. Adesso registriamo una nota del gruppo che ha candidato Caterina Seneci, Questo il testo integrale:
Agli iscritti e i simpatizzanti del Circolo del Partito Democratico di Borgo San Lorenzo.
Martedì 18 novembre avrebbe dovuto svolgersi un incontro voluto dal Segretario del Partito Democratico Metropolitano fra le liste “Un’idea” e “Vogliamo di più” per cercare una soluzione condivisa dopo la sospensione del Congresso del Circolo di Borgo San Lorenzo avvenuta venerdì 7 novembre scorso.
Ancora una volta, a causa di improvvisi impegni personali del referente del gruppo che ha sostenuto la candidatura di Cristina Becchi, Marco Miniati, la riunione è stata rinviata di una settimana.
Siamo molto preoccupati per il protrarsi di questa situazione di stallo e incertezza che riteniamo danneggi il Circolo borghigiano del PD che merita di eleggere il suo segretario e di rilanciare la propria attività politica a sostegno dell’Amministrazione e della nostra Comunità.
In queste settimane si sono susseguite dichiarazioni e ricostruzioni degli eventi legati al congresso che ci sono sembrate talvolta parziali se non, in taluni casi, mendaci.
I toni che hanno caratterizzato le settimane prima del Congresso e i giorni successivi hanno valicato spesso i limiti del confronto politico corretto, scadendo più di una volta nell’offesa, e si sono visti atteggiamenti vittimistici e accusatori che riteniamo infondati e che senza dubbio non solo non fanno onore a chi li adotta, ma di certo non fanno onore a chi crede nel PD come forza politica seria e autorevole di governo del territorio. Il clima che si è venuto a creare certo non fa bene a nessuno, se non alle nostre opposizioni che giustamente pontificano in merito alle troppo accese discussioni interne, e certo non fa bene al buon governo della nostra città che ha bisogno di impegno e attenzione.
Da parte nostra abbiamo fino ad ora scelto di mantenere un profilo di responsabilità, talvolta rinunciando a dare smentite e spiegare le nostre ragioni, nella speranza di poter ricondurre il confronto su binari costruttivi e propositivi. Lo si è fatto per il nostro Circolo, nel rispetto dei tanti elettori del PD e di chi, più in generale, crede nella politica come portatrice di valori e ideali diffusi, lontana dai personalismi e dalle logiche di potere.
Continueremo in questo nostro atteggiamento ma ci teniamo a far chiarezza su quanto fino ad ora accaduto.
Abbiamo fatto, con la candidatura di Caterina Seneci a Segretario del nostro Circolo, una proposta seria e di valore per la guida del PD borghiano, convinti che Caterina potesse rappresentare una spinta al rinnovamento e alla coesione nel partito, proponendola come candidatura unitaria. L’appoggio a questa candidatura è però venuto a mancare da parte del gruppo di cui è primo referente Marco Miniati, gruppo che ha preferito candidare una persona, la neo Assessore Cristina Becchi, che si sapeva benissimo avere un ruolo incompatibile con quello di Segretario di Circolo e rifiutando la Candidatura di Seneci senza che siano mai state esplicitate argomentazioni nel merito della proposta da noi avanzata e rifiutando a priori la volontà di confronto intorno alle idee proposte. Si è dunque preferito fare una forzatura prevaricando le norme statutarie del nostro partito sottoponendo il nostro Circolo, in caso di elezione di Becchi, alla possibilità di Commissariamento (se non si fosse dimessa da Assessore) o di un necessario rimpasto di Giunta. Al Congresso di venerdì scorso molti iscritti hanno chiesto chiarezza sulle intenzioni della candidata, prima di procedere con le normali operazioni di voto, che però, non ha detto cosa avrebbe fatto in caso di sua elezione a Segretario. Questo ha senza dubbio inasprito i toni del dibattito e la scelta delle due candidate di rimettere in discussione la rispettiva candidatura ha avuto come conseguenza inevitabile la sospensione del Congresso.
Crediamo che i nostri iscritti meritino di poter scegliere il proprio Segretario in un clima di confronto chiaro e leale. In questo Congresso non ci sono crociate da combattere, presunti “buoni” contro presunti “cattivi”. Chi fomenta questo clima non ha rispetto per questo partito, per la sua gente, per il suo futuro.
Ci siederemo al tavolo del confronto, quando ci sarà, con spirito costruttivo, con quel senso di responsabilità che fin qui ci ha mosso e con la volontà di trovare una soluzione alla situazione creatasi che sia degna del Partito di cui siamo parte.
Lista Un’Idea
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – Novembre 2014