Il “Bambino Ferito” di San Godenzo – Buon Natale 2014
Ci sono immagini che sussurrano al cuore delle parole che la mente non comprende…
Cercando una bella frase di Papa Francesco sul Natale ho trovato questa: “Il Natale spesso è una festa rumorosa: ci farà bene stare un po’ in silenzio, per sentire la voce dell’Amore.” (Papa Francesco, 23 dicembre 2013).
Allora, per quest’anno, ho scelto di non inserire frasi nel mio “bigliettino di auguri”…
Chi ha voglia, lo guardi in silenzio… Sarà uno dei tanti modi per aiutarci l’un l’altro a riscoprire il vero significato del Natale!
Andrea Lapi
P.S. La statuetta ritratta si trova nella chiesa di San Godenzo… è comunemente chiamata “Il Bambino Ferito” e questa è la sua storia (adattamento dalle notizie sul sito del Comune di San Godenzo).
La statuetta fu estratta dalle macerie della canonica il 4 marzo 1945 dal parroco di allora Don Melani che scavava insieme agli altri fra quelle che erano state le mura dell’abitato di SAN GODENZO distrutto completamente l’11 settembre 1944 dai tedeschi per contrastare l’avanzata dell’VIII armata britannica.
Dopo tale ritrovamento , del “Bambino Ferito “, come affettuosamente oramai è ricordato dalla popolazione, non si seppe più niente per tanti anni. Lo stesso venne ritrovato poi alcuni anni fa in una cripta seminascosta dell’Abbazia e suscitò viva commozione, tanto che la locale Associazione Carabinieri lo ha moralmente “adottato” studiando una sua adeguata collocazione all’interno del Chiostro dell’Abbazia.
La statuetta, di particolare bellezza, è mutilata e ferita negli arti e nel corpo dalle esplosioni e di proposito si è voluto lasciarla in tale stato proprio per la sua originalità, per la sua storia, per il suo significato, per quel grande ed attuale messaggio che continua a dare in un impegno di ricostruzione e sopravvivenza di un piccolo comune di montagna che sembra non aver mai termine.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – Dicembre 2014