Il castello del Trebbio al marchese Corsini
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SCARPERIA E SAN PIERO – Dopo la scomparsa di Lorenzo Scaretti, proprietario del Trebbio (articolo qui), in molti si sono chiesti a chi sarebbe passata la proprietà di quello che è uno dei luoghi simbolo del Mugello, castello mediceo che domina le colline sud della vallata.
Ma Scaretti aveva ceduto al marchese Clemente Corsini la proprietà – che suo padre aveva acquisito all’asta (in precedenza il Trebbio era appartenuto ai principi Borghese) – fin dal 2011, mantenendone il diritto d’uso.
Lo spiega Corsini stesso: “Finora noi possedevamo la nuda proprietà e Scaretti, era l’usufruttuario. Ora, con la morte di Scaretti le due cose si sono ricongiunte. Undici anni fa Scaretti cercò qualcuno che potesse avere lo stesso amore per questo luogo unico, ci conoscevamo da tempo, le nostre famiglie pure, e così passò il testimone a me, con regole piuttosto precise: mi sono impegnato a fare investimenti, negli ultimi dieci anni, sulla parte mobiliare e della tenuta. La prima cosa fu intervenire per l’approvvigionamento idrico, riparando tutti i fontanili lungo la strada, e via via tutte le cose più importanti e necessarie: nel luglio scorso, dopo due anni di lavori, abbiamo potuto togliere i ponteggi dalla torre del castello, gravemente danneggiata da un fortunale. Abbiamo ancora tantissime cose da fare, ma vorrei rassicurare tutti quelli che conoscono e amano il Trebbio e lo considerano il simbolo del Mugello che la motivazione mia e della mia famiglia – mia moglie Gabriella e i figli Lodovico, Niccolò e Dianora – e di tutti coloro che lavorano con noi è e rimane la stessa : non vogliamo farne una Disneyland del Rinascimento ma promuovervi una cultura e un turismo intelligenti”.
Quindi il Trebbio sarà più fruibile d’ora in poi? “C’è un progetto di sviluppo – risponde Corsini -, che non è limitato al castello ma include tutta la proprietà, con le sue case coloniche, e l’obiettivo della nostra famiglia è di farne un polo culturale e artistico, in modo da poter ospitare nei caseggiati artisti, uomini di cultura, studiosi del Rinascimento e di tantissime altre discipline e di poter organizzare seminari, conferenze, eventi. Il castello rimane una proprietà privata e sarà ad uso privato, ma verrà aperto al pubblico di tanto in tanto, come già facciamo alle Mozzete, dove c’è già un giorno l’anno l’apertura nell’ambito delle giornate dell’associazione Dimore Storiche: in quel caso apriamo il parco, e contiamo di fare la stessa cosa al Trebbio. E ci saranno anche altre possibilità di poterlo visitare, anche con visite particolari”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 3 dicembre 2021
Notizia confortante.