IL FILO DI PERLE – La luce negli occhi dei credenti (Vito Mancuso)
MUGELLO – “La questione piuttosto è: perché alcuni avvertono il senso del mistero ed altri no?”. Oggi “Il Filo di Perle” di Giampiero Giampieri propone un pensiero di Vito Mancuso. Che si sofferma su una differenza che egli intravede, tra credenti e non credenti.
La questione piuttosto è: perché alcuni avvertono il senso del mistero ed altri no? Perché, magari all’interno della stessa famiglia uno crede che la realtà più vera non sia quella che si vede ed un altro no? Io non so rispondere, non so quale sia la molla che fa scattare in qualcuno il senso del mistero e quindi il desiderio di un rapporto con la trascendenza, e in qualcun altro no. Né peraltro tutto ciò è tale da determinare automaticamente la qualità umana dei soggetti: ho conosciuto credenti e non credenti ugualmente eccezionali dal punto di vista umano e, viceversa, persone squallide su entrambi i fronti. Ma se proprio dovessi indicare una differenza tra credenti e non credenti, indicherei la luce degli occhi. Mediamente nei credenti la scorgo più intensa, forse segno di maggior entusiasmo e fiducia verso la vita: del resto fede significa esattamente fiducia, e credere in Dio significa in ultima istanza avere fiducia nella vita, credere che essa non tradisca le attese di bene e di giustizia che fa sorgere in noi, qui spesso disattese, ma di là destinate a un compimento.
Vito Mancuso, “Dio e il suo destino”
IL FILO DI PERLE, a cura di Giampiero Giampieri
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 11 settembre 2024