“Il Futuro è ora”: il rumore dell’ascolto all’Agorà di Vicchio
VICCHIO – Sabato 4 Dicembre 2021, dieci giorni fa si è svolta, al Teatro Giotto di Vicchio, l’Agorà dal titolo “il futuro è ora: giovani, scuola ed impegno civile”. Un’esperienza edificante, alla quale hanno partecipato esponenti del mondo della scuola e della politica, che si è rivelata un’ottima occasione per parlare di alcuni dei nodi più importanti sia del nostro tempo che della nostra società. “Abbiamo percepito le persone stare in ascolto” è stato il commento di Fiorenza Giovannini, ex preside della scuola secondaria di secondo grado, che ha dato un forte contributo nell’organizzazione dell’evento, assieme ai due moderatori Marco Pili, studente di Scienze Politiche e Caterina Tortoli, che collabora nella Segreteria di Enrico Letta proprio nell’organizzazione delle Agorà.
È stata una mattinata emozionante, in cui la carica emotiva è stata forte soprattutto durante la visita alla scuola di Barbiana e le letture svolte, durante l’incontro, dall’attore Giorgio Cantarini, che, tra determinazione e naturalezza, ha riportato brani tratti da “Lettera a una professoressa” e altri scritti sulla scuola di Hugo, Dolci, Recalcati e altri, arricchendoli anche di resoconti di esperienze personali, il che ha reso concreta la frase di Novalis “la poesia risolve l’esistenza altrui nella propria”.
Partendo dall’esempio di Barbiana di “una scuola per gli ultimi”, come giustamente esplicitato dallo storico Pietro Galeotti, si è cercato di tirare fuori quali insegnamenti milaniani fossero maggiormente attualizzabili. Un’esperienza definiamo “ottima” per il livello degli interventi, che sono stati pratici, intensi e colmi di spunti interessanti e innovativi per i settori in oggetto. Le proposte sono state variegate, si è spaziato dalla rivalutazione del ruolo dell’insegnante, magistralmente esposta da Valentina Giovannini, alla valorizzazione dell’autonomia dell’apprendere, come esplicitato dalla professoressa Federica Montevecchi. Particolarmente significativa è stata la testimonianza degli insegnanti e degli studenti dell’organizzazione ProForma, che hanno messo in chiaro l’importanza di una relazione educativa, che non si limita ad un rapporto gerarchico, ma che deve essere un arricchimento per lo studente quanto per l’insegnante, idea confermata anche dalla professoressa Renza Gucci che ha parlato della radice etimologica di “educare”, che viene da “ex-ducere”, ovvero tirare fuori il meglio dell’altro. E non ci si ferma a questo: è stata esposta la necessità di creare una comunità educante per i giovani come per gli adulti, come indicato da Chiappelli, Del Gobbo e Guetta, di riscoprire il valore della prossimità, per cui la politica, prima ancora di cambiare la scuola, dovrebbe preoccuparsi di conoscerla, come ha indicato, in un intervento abbastanza provocatorio, il Preside Lodovico Arte. “Una provocazione costruttiva” l’ha definita Federico Magherini, uno dei ragazzi del comitato organizzativo, che con Giordano Allkurti, Garbiele Timpanelli, Francesco Benvenuti e gli stessi Marco Pili e Caterina Tortoli, si è fatto portavoce di un intervento che mirava a proporre una scuola che inciti all’impegno civile. Tale impegno è da riscoprirsi giorno giorno, anche nelle azioni comuni , nel modo di sentirsi comunità e anche di amministrare le risorse economiche, come evidenziato da Stefano Tagliaferri, Leandro Lombardi, Adriano Gasparrini e poi da Ugo Biggeri, presidente della Banca Etica. “Rimettere al centro la persona” è stato uno dei messaggi cardine della giornata, sostenuto dai Sindaci del Mugello Paolo Omoboni, Federico Ignesti, Filippo Carlà Campa, quest’ultimo ha anche accolto in modo cortese ed affabile le persone nel Comune di cui è primo cittadino, fornendo gli spazi adeguati per la realizzazione dell’evento.
Ci sono state persone del pubblico che sono volute intervenire, come Luigi Andreini, responsabile del Centro Accoglienza di Borgo San Lorenzo, la vice sindaca di Borgo Cristina Becchi e Francesco Tagliaferri, in rappresentanza del PD Vicchio, che si è dato in un appassionato discorso, in cui ha messo in evidenza i punti critici di quella che Bauman avrebbe chiamato “una società liquida”. Non sono mancati i collegamenti online, infatti abbiamo sentito la voce di Michele Bellini, capo staff del Segretario Nazionale e dell’On. Simona Bonafé, i quali hanno puntualizzato l’importanza strategica delle Agorà Democratiche, sul quale il Segretario Letta sta investendo molto, proprio perché non sono soltanto un’opportunità di ascolto e dialogo, ma proprio un modo per riscrivere tutti insieme il centrosinistra, elaborando proposte che poi verranno caricato sulla piattaforma Decidim e che, se sostenute dai cittadini del demos delle Agorà, entreranno a far parte del programma del Partito Democratico.
Proposte e spunti che potrebbero rappresentare un vero slancio, da costruire e compiere insieme. Non possono rimanere solo parole, ma devono assolutamente tramutarsi in azione, per questo è necessario lavorarci. Lo faremo.
I ragazzi del comitato organizzativo
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 dicembre 2021