Il “Giotto Ulivi” e il Centro Ricerca Rifiuti Zero scrivono alla BIC per chiedere penne a sfera riciclabili
BORGO SAN LORENZO – Nell’ambito del progetto di Educazione ambientale dell’IIS “Giotto Ulivi” di Borgo San Lorenzo, il 31 maggio scorso le classi 4A, 4B, 4C, 3C, 2F, 1AFM ed i loro docenti Luigi Cenerelli, Marco Magherini e Maria Cristina Carlà Campa hanno scritto una lettera alla sede italiana della BIC per chiedere che le sue penne a sfera diventino il più possibile compatibili con l’ambiente, in un’ottica di recupero sempre più completo delle risorse. Ecco il testo della lettera:
Siamo gli alunni delle classi 4A, 4B, 4C, 3C, 2F, 1AFM insieme ai nostri docenti di Scienze naturali, nell’ambito del progetto di Educazione ambientale di Istituto, stiamo da tempo svolgendo attività di sensibilizzazione e studio in merito all’intero ciclo dei rifiuti, in particolare quelli destinati alla raccolta differenziata. La nostra scuola sta collaborando attivamente con il Centro Ricerca Rifiuti Zero del Comune di Capannori (LU) ed il suo coordinatore Rossano Ercolini, nel proporre ai propri alunni laboratori miranti a cambiare la visione comune sui rifiuti, da oggetti di cui disfarsi il prima possibile a importanti risorse da destinare nuovamente al ciclo produttivo, invece che alla discarica o all’incenerimento. Tanti di noi, fra alunni e docenti, utilizzano i vostri prodotti, in particolare le penne a sfera. Per quello che siamo riusciti a verificare sul vostro sito italiano (https://it.bicworld.com/bic-italy) ci risulta che tale tipologia di prodotto sia da destinarsi, quando non più utilizzabile, alla sola raccolta indifferenziata, senza alcuna possibilità di recupero se non per i tappi, che autonomamente da anni raccogliamo in favore di una ONG toscana, che realizza pozzi per l’acqua potabile in Tanzania. Sappiamo comunque che in Francia esiste il prodotto con marchio “Ubicuity” per il quale avete previsto il recupero della plastica ai fini del riciclo (https://www.bicworld.com/en/ubicuity-write-kind-bench). Utilizzare un prodotto il cui unico destino finale è la raccolta indifferenziata, per cui si può parlare di vero e proprio errore di progettazione, ci sembra non sia in linea con quanto stiamo man mano scoprendo sulle enormi potenzialità della raccolta differenziata insieme ai nostri docenti. Vorremmo quindi sapere quali sono le iniziative concrete che BIC Italia ritiene di intraprendere, anche in forma sperimentale presso la nostra scuola, per rendere le vostre penne a sfera il più possibile compatibili con l’ambiente, in un’ottica di recupero sempre più completo delle risorse.
Distinti saluti.
i docenti
Luigi Cenerelli
Marco Magherini
Maria Cristina Carlà Campa
seguono le firme degli alunni delle classi
4A, 4B, 4C, 3C, 2F, 1AFM
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 11 settembre 2019
Ma ci sarebbe da chiedere ad Alia come mai non sia possibile conferire con la plastica il solo involucro esterno delle penne, privato delle parti – cannuccia e punta e magari tappo o molla quando presenti – che sono state a contatto con l’inchiostro. Forse perchè non essendo “imballaggio” non hanno pagato alla fonte nessun costo di ricliclo?