BORGO SAN LORENZO – Sabato 18 maggio 2024, il Gruppo Donatori di Sangue Fratres di Borgo San Lorenzo, festeggia il 70° dalla fondazione con un programma di iniziative pubbliche. Abbiamo intervistato il presidente del gruppo Emilio Sbarzagli, per farci raccontare cosa verrà messo in campo per festeggiare questa ricorrenza.
Presidente, quali iniziative avete in programma per il 70° del gruppo?
Già da diversi mesi, come Consiglio, stiamo lavorando per festeggiare degnamente questo traguardo, e il lavoro più grande che abbiamo affrontato è stata la pubblicazione di un libro che ripercorre, soprattutto con tante foto, le più vecchie attinte dall’archivio di Aldo Giovannini, questi 70 anni di vita del Gruppo e la sua storia dalla nascita dei primi donatori di sangue a Borgo San Lorenzo all’inizio degli anni 40 fino ai giorni nostri, anche con l’aiuto del Prof. Alessandro Banchi per la ricerca storica.
Oltre al libro quali sono gli eventi in programma?
Da lunedì 13 maggio, allestiremo nell’atrio d’ingresso del Palazzo Comunale, una mostra con foto e materiale della storia del Gruppo, poi abbiamo fatto installare dei pannelli per le vie del paese per sensibilizzare le persone e avvicinarle a questo importante servizio. Ma il clou delle iniziative sarà la mattina di sabato 18 maggio, alle ore 10 inizieremo con la S. Messa nella Pieve, celebrata dal Pievano e assistente spirituale del gruppo Don Luciano Marchetti, in memoria dei donatori defunti. Al termine sarà effettuata la sfilata con i labari dei gruppi presenti, per le vie del paese fino all’aiuola di Cristo Re dove sarà inaugurata un’opera realizzata e donata al gruppo, dal Maestro Vieri Chini. A seguire nella sala del Consiglio Comunale cerimonia ufficiale con premiazioni delle figure di rilievo che hanno fatto la storia del gruppo.
Un programma impegnativo e non semplice da portare avanti
E’ vero, in effetti lo sforzo messo in campo dai miei preziosi amici del Consiglio e dai collaboratori è stato ed è notevole, considerato che siamo semplicemente dei volontari che come tutti abbiamo anche mille altri impegni. Ma la voglia e la determinazione di tutti noi di dare seguito a questo importante servizio che ci è stato tramandato da chi ci ha preceduto e che custodiremo con passione per consegnarlo, possibilmente migliore di come lo abbiamo ricevuto, a chi verrà dopo di noi, ha moltiplicato le nostre forze.
Il vostro nel panorama nazionale delle associazioni di donatori di sangue è anche un gruppo storico
Si, il nostro è il terzo gruppo di donatori di sangue nato in Italia formalmente nel 1954 in seno alla Confraternita di Misericordia di Borgo San Lorenzo, dopo i gruppi di Empoli e Rifredi costituiti nel 1950.
Ci sono anche altri aspetti che caratterizzano il vostro gruppo?
Certo, tra i nostri fondatori spicca la figura del Dottor Guglielmo Sanguinetti, successivamente divenuto uno dei più stretti collaboratori di Padre Pio, e uno degli artefici della costruzione della Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, dove al suo ingresso è stato collocato un busto che lo ricorda e il Comune di San Giovanni Rotondo gli ha intestato anche una via.
Come pure la storia del simbolo Fratres è legata al nostro paese e al nostro gruppo. Infatti negli anni 70, l’indimenticato concittadino e grande designer Paolo Parigi, regalò al nostro gruppo l’immagine che aveva realizzato “la goccia nel cuore” con l’autorizzazione di poterla cedere a chi il gruppo ritenesse idoneo. Detto e fatto, in breve tempo divenne ed è tutt’ora il simbolo di tutti i gruppi Fratres d’Italia.
Una bella storia che merita di essere raccontata, ma più che altro vissuta nell’attualità?
Una bella storia che festeggiamo con orgoglio, ma tagliato questo traguardo, dobbiamo continuare a pedalare per raggiungerne altri. La speranza è che il nostro impegno possa servire a sensibilizzare tutte le persone che godono di buona salute, affinchè si uniscano a noi diventando donatori di sangue, per continuare a scrivere ancora tante pagine nel libro della storia del nostro gruppo, ma principalmente, per dare risposta a tutte quelle persone che aspettano questo nostro gesto per continuare a vivere.
Infine, un pensiero a tutti i nostri donatori che non smetterò mai di ringraziare per il loro impegno costante, silenzioso e gratuito, senza il quale, il Servizio Sanitario Nazionale smetterebbe di funzionare in molte sue parti.