Il Mugello che non ti aspetti. Caccia erotica e orge in una villa storica
MUGELLO – Chissà che non sia un nuovo filone imprenditoriale per rivitalizzare qualche antica villa o struttura immobiliare del territorio. In effetti, in questi luoghi, non mancano edifici di notevoli dimensioni, storici o moderni, per i quali si difetta d’idee sul loro utilizzo. Così ecco che viene proposta un’opportunità legata al turismo erotico, prendendo spunto dal Decameron, le novelle del Boccaccio. Nella promozione pubblicitaria è presentata come una serata dedicata alla “caccia selvaggia”, in una fantasiosa scelta fra l’inseguire o l’essere predati. Con l’epilogo consumato nella sala delle orge. Fra realtà e scherzo di carnevale.
Attualità erotica. Intendiamoci subito: nessuna critica o censura morale. Del resto è una iniziativa privata che, pare, non ha avuto il consueto patrocinio di enti e istituzioni. Però, senza ipocrisia, non possiamo contenere la nostra curiosità verso questo insolito evento, seppure giustificata dallo scopo di doverne dare la notizia. Ecco che, per quanto si legge nella locandina pubblicata da una associazione, nota per organizzare e promuovere incontri a base di erotismo e sesso libero, un prossimo sabato di Marzo, in una locale villa cinquecentesca, si accenderanno le luci rosse e soffuse della trasgressione. Giochi e fantasie fra partecipanti selezionati e facoltosi, dato che la partecipazione costerà 350 euro a coppia e per i singoli. Gratis invece le signorine e le signore senza accompagnatore, giusto una forma di cortesia.
Così, ricevuta la segnalazione dell’avviso pubblico, quindi non sbirciando dal buco della serratura, è apparso inevitabile il chiedersi quale sarà mai la meravigliosa villa cinquecentesca con la straordinaria tenuta di caccia. Già, a questo proposito nella promozione pubblicitaria la serata è presentata proprio come una “caccia selvaggia”, nel vicendevole ruolo di inseguitori o di prede (sic!). Allora, per scimmiottare questo loro gergo faunistico, in senso aulico, si presume che potrebbe essere una serata con scarsità di fagiani e fagianelle, e soprattutto, per i rigidi limiti nella selezione di ammissione, senza cinghiali. E, forse, con poche volpi ma con diversi cervi, presumibilmente non stanziali.
Ma ritorniamo alla villa cinquecentesca, per come è descritta dagli organizzatori. Una magione storica con due grandi saloni, dieci lussuose stanze con letti matrimoniali dedicati all’uopo, una stanza per giochi particolari e l’immancabile sala delle orge. Ora, aldilà degli aspetti trasgressivi, incentrati sull’erotismo e sulle relative performance, ci si domanda se a questa iniziativa possa esserci un seguito o se sia solo una casualità, occasionale e irripetibile, e che, appunto, la si debba ricordare come una sorta di botta e via. Sarebbe interessante capire se, oltre a smuovere l’indotto della filiera in materia, cioè per la medicina di sostegno e il supporto di oggettistica e protesi adatte a quell’attività, possa esserci una qualche ricaduta economica e sociale per il territorio. Sì, perché qui le ville con annessa tenuta di caccia non mancano, semmai latitano le idee per rivitalizzarle.
Sicché è bene ripeterlo. Un evento privato, legittimo e insindacabile. Comunque una notizia. Il lessico usato per promuoverlo però, fra prede e predatori, non è in linea con la prescrizione, rimarcata, per i partecipanti di presentarsi in abiti eleganti. Ma può una “caccia selvaggia” essere elegante? Chissà, fra realtà e scherzo di carnevale.
Gi.Fr.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 28 Gennaio 2023
Buongiorno
Il mio unico commento è lo sdegno per aver pubblicato un articolo del genere che in fondo pubblicizza un’iniziativa priva di moralità.
Cordiali saluti
Quasi un “rave” onestamente party per personaggi al di sopra della media. Quindi fuorilegge se non erro.