“Il Mugello è senza consiglieri. Pd e Lega, cosa avete da festeggiare?”: l’analisi di Davide Galeotti (Forza Italia)
BORGO SAN LORENZO – Continuano i commenti ai risultati delle elezioni regionali. E stavolta a intervenire, con una nota molto franca e non scritta in politichese, è il coordinatore borghigiano di Forza Italia Davide Galeotti. Che ne ha per tutti: per il PD, per la Lega e anche per il proprio partito.
Le elezioni di domenica ci consegnano una vittoria chiara del Presidente Giani, al quale facciamo gli auguri di buon lavoro e al quale rivolgiamo l’ appello di non ripetere le pessime abitudini del suo predecessore di fare tante promesse al nostro territorio e non mantenerne nemmeno una.
La Ceccardi si è ben battuta ma forse ha pagato un incomprensibile ritardo nella sua discesa in campo come candidata ufficiale e l’ abbandono del metodo che ci ha permesso di conquistare feudi della sinistra come Pistoia, Siena, Arezzo, Grosseto, Pisa e tanti altri comuni.
Il centrodestra toscano del trio Mugnai-Vescovi-Donzelli riusciva a vincere mettendo da parte il gioco delle bandierine seguito invece a livello nazionale nelle designazioni dei candidati Governatori.
Dalle amministrative 2019 si è preferito sostituire questo metodo vincente con l’ ego di partito e i candidati paracadutati dall’ alto.
I risultati sono stati il perdere in moltissimi comuni invece contendibili e la sconfitta marcata ( più di otto punti percentuali ) alle regionali.
Non è stato un buon affare.
Ma la vera tragedia di queste elezioni è che né il PD né la Lega sono riusciti , pur avendo i numeri per farlo , a mandare un Mugellano in consiglio regionale .
Un danno enorme per un territorio che già soffre di marginalizzazione e di disinteresse da parte del centro decisionale regionale.
Alla luce di questo disastro , cosa abbiano da festeggiare le segreterie Mugellane dei due partiti mi è totalmente oscuro.
Il PD Mugellano non è riuscito a fare rieleggere la propria candidata : l’ opera della Capirossi è stata così mediocre da riuscire a dissolvere il patrimonio di preferenze raccolto nel 2015 , oppure c’è stata l’ obbedienza a qualche diktat fiorentino in favore di candidati più graditi al partito ?
La segreteria borghigiana della Lega , reduce da figure poco edificanti rimediate addirittura a livello nazionale , è apparsa più impegnata ad ” uccidere ” il proprio candidato mugellano invece che a promuoverlo .
Con il bel risultato di fare eleggere un candidato di Reggello al posto di uno del nostro territorio, in obbedienza alle decisioni fiorentine del partito.
Era difficile replicare in peggio le pessime abitudini del PD , ma loro ci sono riusciti in pieno.
Sentite congratulazioni.
Di sicuro chi non ha molto da festeggiare siamo noi di Forza Italia .
I nostri candidati hanno svolto un lavoro incredibile , ma la percentuale raccolta segnala una profonda crisi del partito.
Le 712 preferenze raccolte da Giannelli e le 210 ottenute da Federica Tassini ( risultato che mi inorgoglisce particolarmente visto che è la mia vice a Borgo San Lorenzo ) sono vittorie esclusivamente personali dovute ad un impegno ammirevole e non al simbolo di partito.
Un miracolo avvenuto NONOSTANTE il partito, mi viene da aggiungere, visto che sono numeri superiori a quelli ottenuti da altri candidati mugellani della coalizione che potevano contare su simboli più ” in forma ” .
Non ho problemi a prendermi la responsabilità di affermare che se non rinnoviamo profondamente la dirigenza nazionale , recuperando un’identità non supina a leadership, racconti, tematiche e toni che non sono mai stati i nostri, rischiamo di sparire completamente.
Ho visto addirittura accadere qualcosa di inaudito per il nostro partito : il lavoro eccellente compiuto durante l’emergenza COVID dal Presidente Berlusconi ( che rimane il politico più lucido e intelligente del panorama italiano ) ANNULLATO dagli errori di una dirigenza che nemmeno si preoccupa del fatto che in soli due anni ( dalle politiche 2018 ) siamo precipitati da un già non esaltante ( per noi ) 13,7 % ad un misero 5-6 % .
Osservo quella dirigenza dichiararsi abbastanza soddisfatta o , nel caso migliore , ” non del tutto soddisfatta ” dall’ esito delle varie elezioni regionali , addirittura gioire di qualche risultato parziale e mi chiedo quando arriveranno a preoccuparsi davvero : forse quando verremo tagliati fuori dal Parlamento dalle forche caudine dello sbarramento al 5 % di una possibile legge elettorale modello Germanicum?
Il lavoro di Berlusconi e di tantissimi militanti che tirano la carretta sul territorio non merita di essere sprecato da questa miopia e da questa indolenza : occorre porre rimedio, in fretta.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 23 Settembre 2020