Il sit-in per la pace degli Scout
MUGELLO – Il mese scorso, su iniziativa di gruppi scout Agesci di Firenze, è stata organizzata a Firenze, in piazza Santissima Annunziata, un’iniziativa per la pace. Alla quale hanno partecipato anche gli scout di Borgo San Lorenzo. La squadriglia Gabbiani ci ha inviato un articolo di riflessione e commento che qui pubblichiamo molto volentieri.
Nel mese di marzo, su iniziativa del gruppo scout Agesci Firenze 14 è stato organizzato un “Sit-in insieme per la pace”, data la situazione di guerra che stanno vivendo l’Ucraina e la Russia e che ci coinvolge.
La manifestazione aveva lo scopo di ricordare i principi scout, promuovere la pace, la non violenza e l’accoglienza.
Durante la manifestazione ci siamo divisi tra clan, reparto e lupetti. I più piccoli hanno rappresentato la loro idea di pace con disegni e scritte colorate, mentre noi, insieme agli altri scout abbiamo cantato, accompagnati dalle note di una decina di chitarre, alcune canzoni: Imagine -John Lennon-, Blowing in the wind -Bob Dylan-, Generale -Francesco De Gregori-, La guerra di Piero -Fabrizio De Andrè-.
Tra una canzone e l’altra sono stati letti dei racconti e delle testimonianze del passato e del presente. Tra queste alcune ci hanno colpito particolarmente la poesia di Brecht “I bambini giocano alla guerra”:
-I bambini giocano alla guerra.
E’ raro che giochino alla pace
perché gli adulti
da sempre fanno la guerra,
tu fai “pum” e ridi;
il soldato spara
e un altro uomo
non ride più.
E’ la guerra.-,
il discorso del presidente keniota Uhuru Kenyatta, “Prendi un sorriso” di Mahatma Gandhi e la “Filastrocca arcobaleno” che con un linguaggio universale esprime concetti comprensibili a tutte le età.
Ogni storia raccontava qualcosa di diverso ma tutte avevano uno stesso messaggio di pace.
La volontà di portare la pace è un pensiero comune ma anche il senso di impotenza lo è, che spesso ci fa sentire del tutto insignificanti. Sicuramente non possiamo mettere fine a una guerra ma possiamo farci sentire, usare la nostra voce per promuovere i valori che ci rappresentano, come quelli scout, per far capire che noi non siamo d’accordo con quello che sta succedendo. Siamo ragazzi costretti a vivere in un mondo governato da persone che non ci rappresentano né considerano.
In una situazione così il nostro primo pensiero è volto ai nostri coetanei, costretti a scappare dal proprio paese per sopravvivere.
Pensiamo con altrettanta tristezza ai ragazzi che non hanno avuto lo stesso nostro diritto di manifestare e far sentire la propria voce e sono costretti a tacere e a reprimere le proprie idee.
Noi in particolare, squadriglia Gabbiani, abbiamo manifestato per tutti loro e speriamo che le loro voci possano prima o poi uscire da quella spirale di silenzio in cui sono avvolte.
Squadriglia Gabbiani – Scout Borgo San Lorenzo 1
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 3 aprile 2022