
MUGELLO – Continua a suscitare indignazione e amarezza quanto è accaduto sabato scorso a Razzuolo, durante un intervento di soccorso (articolo qui). I volontari della Misericordia di Borgo San Lorenzo, insieme ai sanitari dell’Azienda sanitaria sono stati aggrediti da un familiare, e sono stati momenti di forte tensione.
Sulle pagine de La Nazione il Provveditore della Misericordia di Borgo San Lorenzo Piero Margheri osserva: “Non è giusto che capitino fatti del genere. I nostri volontari si impegnano in modo straordinario per dare un servizio alle persone, per salvare vite. Non possono essere insultati e minacciati”. Una situazione che ha turbato tutti, ma che non può in nessun modo fermare il servizio importante dei volontari: “Dobbiamo continuare i servizi, con serenità – aggiunge Margheri – E non dobbiamo mai reagire. Seguendo le regole della legalità e affidandoci alle forze dell’ordine che ringraziamo di cuore per il loro operato. I soccorritori hanno tutti almeno un anno di formazione, e durante il corso apprendono anche le nozioni giuridiche e le modalità di comportamento di fronte ad atti di violenza, al fine di tutelare prima di tutto il paziente”.
L’accusa del figlio dell’uomo che i soccorritori stavano assistendo a Razzuolo è che l’ambulanza sarebbe arrivata tardi. Questo però non risulta assolutamente. Qualche minuto semmai era stato perso arrivati a Razzuolo, perché in strada non c’era nessuno a dare indicazioni per condurre i soccorritori verso l’abitazione. Il figlio è arrivato in seguito, e urlando accuse e insulti a volontari e sanitari ha interrotto per un po’ l’attività di controllo del medico sul paziente, medico che ha faticato non poco per invitare a mantenere la calma.
E il volontario, che era alla guida dell’ambulanza, e che ha subito maggiormente le intemperanze del giovane, è ancora un po’ scosso. E a “La Nazione” ha raccontato: “Un po’ devo ancora digerire quello che è accaduto – dice -. Ma si va avanti. E domenica sera son tornato a fare servizio. La solidarietà che mi hanno dimostrato i volontari è stata tanta, e questo aiuta. Del resto lo spirito cristiano della Misericordia lo conosciamo, e il male deve essere combattuto col bene”.
E mentre si apprende che è stata presentata regolare denuncia, trasmessa dai Carabinieri in Procura, il giovane volontario e Margheri però vogliono sottolineare un fatto importante: “Un episodio come questo non era mai accaduto nella nostra esperienza. Magari qualcuno di noi due schiaffi da un ubriaco li ha presi. Ma qui è stato diverso. E in Mugello c’è un ottimo rapporto con i soccorritori, la gente ti aiuta, anche la notte se siamo in un condominio vedi gente che ti chiede se abbiamo bisogno con la barella, c’è un bel clima di collaborazione”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 25 febbraio 2025