Invenduto. Nulla di fatto per la vendita dell’ex-ospedale di Luco
E’ andata deserta l’asta bandita dalla Regione Toscana per la vendita del complesso dell’ex-ospedale di Luco di Mugello. Il bando era stato pubblicato ad agosto e chiudeva il 9 ottobre. Ma sui tavoli della Regione non è giunta neppure un’offerta.
Nessuno è stato disposto a versare nelle casse della Regione 2 milioni e 556 mila euro (più, almeno 5000 euro, essendo la gara con offerta al rialzo), per aggiudicarsi il grande immobile che fu monastero camaldolese ed ospedale del Mugello.
Ha spaventato, forse, l’ingente investimento da fare non solo per acquisire il bene, ma ancor più per ristrutturarlo, tenendo conto dei vincoli della Sovrintendenza. Alla vigilia si parlava di un interessamento di gruppi economici e imprenditori, ma poi, in concreto, tutto è svanito.
Ora la Regione Toscana dovrà fare un nuovo bando e ritentare la strada della vendita all’asta. Senza peraltro -almeno lo ha escluso la dirigente del settore Patrimonio della Regione Toscana dottoressa Angela Di Ciommo- un ribasso, in quanto la stima del bene, effettuata dall’Agenzia delle Entrate, è molto recente, e sarebbe difficilmente giustificabile un calo del prezzo.
Il rischio è che l’ex-ospedale resti così ancora per lungo tempo in condizioni di totale abbandono, aumentando il degrado della struttura.
E’ un problema per la Regione Toscana, che contava di alienare un bene che aveva acquistato dieci anni fa, spendendo 2 milioni e 400 mila euro, allo scopo di ospitare una sezione distaccata della facoltà di Agraria dell’Università di Borgo San Lorenzo, ed è un problema grave anche per il comune di Borgo San Lorenzo, che vede ancora una volta fallire ogni prospettiva di recupero e di utilizzo di un bene storico e architettonico di così grande valore.
(Foto: Leopoldo Cecchi e Davide Poggi
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 4 novembre 2015