“La lezione di San Bonaventura”: il pittore Simone Rocchi dona un dipinto al convento del Bosco ai Frati
BORGO SAN LORENZO – Il mio attaccamento a questo territorio, da sanpierino di una famiglia qui radicata da generazioni, qualche anno fa, mi aveva spinto a dedicare una pittura ad un luogo a me molto caro, il convento di Bosco ai Frati.
Ne avevo parlato con Padre Giuseppe, dei frati francescani che officiano la chiesa e risiedono nel convento, e, da subito, si dimostrò entusiasta. Così, l’avevo pensata, abbozzata ed iniziata dando le prime pennellate. Poi, il corso della vita, normali fatti quotidiani, anche il trasferimento di Padre Giuseppe, avevano inciso sulla lavorazione del dipinto. E per un periodo, tutt’altro che breve, l’avevo abbandonata.
In seguito, seguendo le iniziative culturali susseguitesi attorno al nuovo Comune di Scarperia e San Piero, con le tante manifestazioni, l’interesse della popolazione verso le proprie origini ed i beni artistici conservati nella zona, soprattutto il ritorno di Padre Giuseppe, hanno motivata la ripresa del lavoro. Ecco che, qualche settimana fa, l’ho terminato.
E’ una tavola, olio su tavola di 161 x 141 cm., racchiusa in una cornice artigianale, anche questa ideata e realizzata personalmente, con legno di recupero.
Il tema del dipinto rappresenta lo spirito francescano, che da oltre 800 anni, si respira e si vive in quell’angolo di Mugello. E’ la scena di alcuni frati francescani che conversano sulla propria missione, sull’insegnamento di San Bonaventura. La lezione. Il tutto, simbolicamente, all’ombra della pianta di corniolo, dove è appoggiata la pastorale e appeso il cappello cardinalizio di San Bonaventura, le insegne del santo. Una rievocazione della storia tramandata, quando l’allora Fra Bonaventura – settimo Ministro Generale dei francescani dopo San Francesco, dottore della chiesa, biografo del Santo di Assisi (Legenda Maior, 1263), non a caso considerato il secondo fondatore dell’ordine (Regole del Capitolo di Narbonne) – ricevette, appunto, le insegne cardinalizie dagli emissari inviati da Papa Gregorio X (luglio 1273). Una storia antica.
Il dipinto verrà presentato e, dunque, donato al convento, sabato 4 marzo, alle ore 10.30, con l’esposizione nella “Sala del pellegrino – San Giovanni XXIII”, e nell’occasione seguirà un piccolo rinfresco, poi, per chi vorrà, la visita guidata alla chiesa ed al museo del convento.
Simone Rocchi
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 22 febbraio 2017