La sfemminellatura del pomodoro
MUGELLO – La “sfemminellatura” del pomodoro è un lavoro da fare nell’orto man mano che la pianta si sviluppa. Si tratta di un lavoro molto utile che consiste in una potatura verde volta a eliminare una parte della pianta improduttiva, al fine di privilegiare i rami che invece portano fiore e quindi frutto. Si tratta di un tipico mestiere da fare nell’orto durante i mesi di maggio/giugno ed è semplicissimo da effettuare. Per prima cosa bisogna fare un distinguo importante: non tutte le piante di pomodoro vanno potate. Le varietà “nane” ovvero a crescita determinata hanno un minor sviluppo vegetativo e non richiedono questo intervento, mentre sui pomodori a crescita indeterminata il lavoro di sfemminellatura deve essere effettuato periodicamente. Le femminelle iniziano a crescere molto presto sulla piantina, quando è ancora giovanissima, ma in genere si eliminano dopo che hanno superato i 3/4 cm di lunghezza. Non bisogna aspettare che le femminelle si sviluppino troppo, visto che più crescono e più forze rubano alla pianta. Inoltre togliere quelle di grandi dimensioni è più difficile: si rischia di lesionare il fusto della pianta, mentre quando i rametti sono intorno ai 4-5 cm si tolgono facilmente strappandoli con le mani. Per ottenere un ottimo risultato l’ideale è effettuare la sfemminellatura ogni 7-10 giorni.
Nello specifico le femminelle sono quei germogli che si formano all’incrocio tra il tronco e il ramo vero e proprio della pianta. In genere i palchi hanno direzione più o meno orizzontale, mentre le femminelle puntano più in verticale. Con un paragone anatomico la zona tra palco e fusto si chiama ascella, per questo parliamo di germogli ascellari. L’operazione di sfemminellatura è molto semplice e non richiede necessariamente attrezzi: una volta identificata una femminella basta prenderla tra le dita e strapparla manualmente. Solo se gli ascellari sono molto cresciuti si richiede l’uso di una cesoia, in modo da non rischiare di danneggiare la pianta. Per effettuare un lavoro fatto bene occorre guardare la pianta di pomodoro da capo a piedi con attenzione, in modo da togliere tutti i germogli ascellari. Visto che si effettua circa una sfemminellatura ogni settimana può essere anche l’occasione per legare il tralcio di pomodoro al suo sostegno, altra operazione da fare periodicamente, man mano che la pianta si sviluppa. I motivi per cui si esegue la sfemminellatura del pomodoro sono più di uno, abbiamo già citato il fatto di voler concentrare le forze della pianta sui rami produttivi, ma ci sono anche altri vantaggi derivati da questo tipo di potatura come dare più luce ai frutti e arieggiare maggiormente la pianta, limitando il rischio di malattie fungine.
RUBRICA: “Mugello nell’orto”
a cura di Lorenzo Franchini e Leonardo Paoli – Agraria Mugello
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 7 giugno 2022