FIRENZUOLA – Anche stamani sulle cronache fiorentine dei quotidiani si dedica ampio spazio alla vicenda delle accuse al pievano di Pietramala, don Emanuele Dondoli (articolo qui).
E si dà conto sia della difesa del parroco, con le parole del suo avvocato, sia della reazione dell’Arcivescovo di Firenze Card. Giuseppe Betori. Non senza evidenziare che a Pietramala, tra i parrocchiani, si esprime “vicinanza e solidarietà”.
“Nessuna strana benedizione, nessun rapporto sessuale”, dice il legale di don Dondoli, l’avvocato Francesco Stefani. Che precisa: “Don Emanuele nega di aver usato violenza nei confronti della donna, con la quale esisteva un rapporto di amicizia datato negli anni. Abbiamo studiato il materiale depositato, comprese le foto nelle quali non c’è alcuna evidenza che si sia consumato un rapporto. Anche nel caso in cui gli inquirenti dovessero credere alle parole della ragazza, però, siamo fiduciosi di poter dimostrare che non è stata in alcun modo circuita, e che era nelle condizioni di prendere decisioni consapevoli”.
Le foto “osé” che sarebbero state trovate nel cellulare del parroco non raffigurerebbero né la giovane che ha poi denunciato il parroco né il parroco stesso: “Sono immagini estranee alla vicenda e non hanno rilievo ai fini dell’inchiesta”, dice l’avvocato.
Sull’episodio ha preso posizione anche l’Arcivescovo di Firenze: “La notizia in merito ai fatti gravissimi che vedono coinvolto un sacerdote diocesano – scrive la curia – ha generato sorpresa, incredulità e amarezza nell’arcivescovo cardinale Giuseppe Betori, rimasto fino a oggi completamente all’oscuro non essendogli mai pervenuta alcuna informazione o segnalazione né dai soggetti coinvolti, né da altre fonti”. E mentre si esprime “piena fiducia nella magistratura”, la diocesi ha avviato la sua inchiesta. “Tale procedura – si spiega – prevede un’indagine previa per verificare il fondamento dell’accusa, se questa sarà confermata il caso sarà deferito alla Congregazione per la dottrina della fede. Nel frattempo l’arcivescovo, se la gravità dei fatti sarà confermata, sospenderà in via cautelare il sacerdote dal ministero”. Il cardinale ha espresso vicinanza alla ragazza coinvolta e alla sua famiglia. E “addolorato per la sofferenza provocata, rivolge anche un pensiero alla comunità parrocchiale colpita da questa vicenda”.
© Il Filo – Idee e notizie dal Mugello – 23 agosto 2019




