Le baruffe dei due PD borghigiani
BORGO SAN LORENZO – Se il fuoco covava da tempo sotto la cenere, adesso si cominciano a vedere le fiamme, nel Pd di Borgo San Lorenzo. Lo dimostra la nota diffusa ieri pomeriggio da “un gruppo di iscritte e iscritti, membri del Direttivo del Circolo del PD di Borgo San Lorenzo, simpatizzanti” (articolo qui). Una nota un po’ misteriosa visto che non ci sono firme, ed anche la mail di invio, con lo strano e indefinito indirizzo gruppocomunicazionibsl@gmail.com non aiuta a capire chi stia dietro a questa iniziativa.
Chi però è un po’ addentro alle vicende politiche borghigiane conosce bene lo scenario del Partito Democratico di Borgo San Lorenzo, nel quale convivono, e spesso a stento si sopportano, due anime.
Da una parte chi guarda solo a sinistra, e vorrebbe recuperare rapporti e alleanze con Rifondazione Comunista e quell’area di riferimento, dall’altra chi si sente collocato non a sinistra-sinistra, ma nel centrosinistra, e quindi con posizioni più riformiste.
Da una parte chi tifava Schlein, dall’altra chi sosteneva Bonaccini.
Da una parte chi dà un giudizio parecchio negativo sull’attuale amministrazione borghigiana – nonostante sia a maggioranza Pd -, dall’altra chi invece la sostiene in modo deciso.
Da una parte esponenti legati, quasi tutti, all’esperienza del PCI o dei Democratici di Sinistra, dall’altra un gruppo più composito, formato da ex-socialisti, ex-popolari, ex-diessini.
Sembran due partiti. Ma in politica può capitare anche questo e quindi non c’è da meravigliarsi troppo.
Magari sorprende l’attacco, piuttosto esplicito, contenuto nella presa di posizione ora resa pubblica, in modo anonimo, ma sicuramente espressione del gruppo “schleiniano” (anche se qualche sostenitore dell’attuale segretaria non vi fa parte): c’è l’ex-sindaco Antonio Margheri, c’è l’ex-assessore Gabriele Timpanelli, ci sono Silvia e Giuseppe Notaro, ed altri.
Una componente che, all’ultimo congresso comunale, è stata minoritaria, ma che ora, in vista delle elezioni comunali, sta giocando le proprie carte.
Primo passo, il fuoco di sbarramento nei confronti della possibile candidata del Pd borghigiano, la vicesindaco Cristina Becchi. Così, quando Becchi ha pensato di organizzare un incontro con figure significative del paese, per uno scambio di opinioni sulla passata esperienza amministrativa, e per iniziare a ragionare del futuro, il gruppo anti-Becchi è esploso. Con proteste dure, con l’accusa di voler scavalcare il partito, con la minaccia di gravi conseguenze politiche.
Fino a voler negare il diritto di un amministratore a prendere iniziative politiche. Che sarebbe libero di incontrare e ascoltare chi vuole, anche al di fuori delle porte della sezione. Un incontro peraltro, privato, cioè senza alcuna convocazione pubblica. Non sembrerebbe quindi ancora il lancio di una candidatura – della quale si parla da tempo -, o la convention per formare nuovi raggruppamenti politici.
Raggruppamenti extra-pd che il documento della componente di sinistra del Pd pare preconizzare quando annuncia che “Avvieremo la costruzione di un gruppo di lavoro, non esclusivo del PD, aperto a chi vuol rendersi partecipe della costruzione di questo cambiamento, a forze politiche, realtà economiche, sociali e culturali e al civismo diffuso nel nostro Comune, dove le diverse posizioni emerse in questi anni nel nostro Circolo e le differenti idee sulle proposte trovino spazio”.
La componente di sinistra lamenta anche come “importanti dichiarazioni (articolo qui) della segreteria del PD di Borgo San Lorenzo non sono state discusse nell’assemblea di partito né anticipate in recenti incontri tesi a trovare soluzioni per un percorso e una gestione unitaria del partito”.
Anche questo passaggio è significativo della tensione che alberga dentro il Pd borghigiano: negare che una segreteria di partito possa prendere posizione sul percorso da avviare verso le elezioni comunali, e pretendere di discuterne prima addirittura in assemblea, è senz’altro un’altra forzatura polemica. Perché sicuramente quando la segretaria Schlein prende posizioni su questo o quell’argomento politico, anche di grande rilievo, nessuno pretende e nessuno la rimprovera di non aver sentito prima l’”assemblea”.
La situazione è ancora in evoluzione ed è difficile prevederne gli esiti finali. Ci sta che la spaccatura si ricomponga, se i livelli superiori – provinciale e regionale – lavoreranno in tal senso. Ma potrebbe anche prevalere la tentazione del “modello Campi Bisenzio”, ovvero la saldatura della parte sinistra del Pd con i gruppi di sinistra finora all’opposizione – Rifondazione, Borgo in Comune -, e con quel che resta del Movimento Cinque Stelle, in contrapposizione al gruppo che fa riferimento con l’attuale amministrazione comunale e all’esperienza del centrosinistra.
P.G.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 25 novembre 2023
caro PD, questo non accade solo nel Mugello, ma accade a livello nazionale. Il PD è oramai diventato un partito di Lobbies, dove la povera segretaria è praticamente sola contro tutti , quasi ogni giorno a rischio dimissioni. E’ questo il motivo perchè non vi voto più da anni, preferisco tapparmi il naso e votare M5S !! Ma voi continuate così, e continuerete a stupirvi perchè zone sempre più importanti della rossa Toscana diventano del CDXDX !! Smettete di fare i Vs interessi e lavorate per i cittadini, che sono stanchi delle solite vostre parole, solo parole.. Vogliamo parlare di Alia ?? Publiacqua ?? la Sanità pubblica che state distruggendo in Toscana ?? Invece voi parlate solo delle vostre sedie, dove dovete metterci sopra in modo sempre più appiccicato il vostro culo. per questo quando vi conterete alle prossime elezioni noterete che siete sempre meno. addio traditori !!
Caro valerio, Le dirò che mi disturba parecchio scrivere il solito “io l’avevo detto”, ma purtroppo è così; in tempi ancora non sospetti, il vostro Pasquino aveva più volte puntato il dito contro questa “casta” di politicanti di sinistra (o presunta tale) avidi solo di ricche poltrone e molto attenti ad accontentare i loro potenti “compagniucci” e sponsor di partito e non, piuttosto che raccogliere e far proprie le numerose istanze provenienti dalla base (che poi è quella che con il voto li manda su quelle poltrone)…e anch’io lo asserisco da ex elettore del PD.
Ma quello che fa più rabbia è che non si accorgono neanche (o fanno finta di non accorgersene) della terra bruciata che stanno facendo attorno a se stessi. E il ritorno della DX al Governo Nazionale (con le conseguenze che già stiamo vedendo), sommato alle crescenti vittorie della stessa in sempre più regioni, non cambia minimamente il loro atteggiamento di lontananza dalle realtà della gente.
Rimane la speranza di un crollo totale di questo partito (se ancora lo si può definire tale) e una pulizia completa di questi avidi incompetenti.
Forse dalle ceneri potrebbe rinascere un qualcosa che finalmente ricominci ad appassionare e far sognare i cittadini.
e qual è la novità?
dopo ottant’anni di egemonia sarebbe pure il momento di cambiare …
il problema è che “se Sparta piange, Atene non ride” …
Il Mugello è come la toscana è in profonda crisi , che aspettano i politici a tornare a zappar l’orto , abbiamo una classe politica che non si preoccupa altro
che delle loro poltrone . questo fa sì che se ne vedono i risultati , quando mai sentiremo parlare di progetti per l’interconnessione della ferrovia Faentina con l’alta velocità , oppure di progettare una viabilità all’altezza dei tempi dal Mugello per Firenze e intorno a Firenze . LOrenzone
A come scrive il Direttore, mi sa che anche questo giornale, ha preso già posizioni molto chiare….o meglio, le ha prese già da tempo.
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