“Le mani sanno ancora fare”, alla Rsa Giotto la mostra dedicata ai pazienti
BORGO SAN LORENZO – Mani che suonano il piano, mani che cuciono e disegnano la trama di un ricamo, mani che si stringono in segno di affetto, in un abbraccio. Sono quelle degli anziani pazienti della Rsa fiorentina “Le Civette”, immortalate in una serie di scatti che da venerdì 15 giugno saranno in mostra alla Rsa Giotto.
Ad ideare la mostra “Le mani sanno ancora fare” sono state tre operatrici de “Le Civette”: l’assistente sociale Beatrice Rovai e la coordinatrice della residenza per anziani Angela Bartoli, autrici degli scatti, e la coordinatrice del centro diurno Alzheimer Iole Zilli, autrice delle parole che accompagnano le fotografie.
Una trentina gli scatti in esposizione, raffiguranti una decina di soggetti. O meglio, le loro mani. intente a dipingere, piene di colori, armate di uncinetto, oppure alle prese con i tasti di un pianoforte o di un tamburello. Mani di anziani in gran parte disabili o affetti da demenza, ma ciononostante ancora abili nello svolgere piccole attività quotidiane, mani – come dice il titolo – che “ancora sanno fare”. Una sezione della mostra è dedicata alla mani che esprimono sentimenti, ai gesti di affetto: ecco allora dita che si intrecciano, o uno struggente abbraccio ad una bambola.
“Il progetto – spiegano le ideatrici – è nato osservando gli anziani ospiti della Rsa, divisi equamente tra uomini e donne, durante le attività ricreative come l’arte-terapia e la musico-terapia. Ci siamo rese conto che, nonostante la disabilità e la mancanza di cognizione di alcune persone, le loro mani continuavano a saper fare. Le abbiamo volute ritrarre così, mentre suonano o svolgono lavori manuali, come se andassero da sole, quasi in automatico, memori di attività che hanno fatto per tutta la vita e continuano a fare a dispetto della malattia, come rammendare una calza o cucire”.
La mostra dopo l’inaugurazione all’ “Rsa Le Civette”, luogo degli scatti, ha incominciato a girare, prima alla biblioteca del Comune di Bagno a Ripoli per poi approdare all’Rsa Masaccio dove è rimasta per circa 15 giorni.
Adesso la mostra rimarrà in esposizione all’Rsa Giotto fino al 29 giugno.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 19 giugno 2018