Le opposizioni borghigiane commentano l’idea del sindaco Omoboni di passare al Pd

Paolo Omoboni e Giovanni Bettarini
BORGO SAN LORENZO – Abbiamo chiesto un giudizio a tutti i gruppi consiliari di opposizione di Borgo San Lorenzo in merito alla volontà manifestata dal sindaco e dal suo gruppo di confluire nel Partito Democratico (articolo qui). E i cinque capigruppo così hanno risposto:
CLAUDIA MASINI, L’Altra Borgo – Rifondazione Comunista
Omoboni si è proposto alle primarie in alternativa al candidato del Pd, e questo è stato il suo messaggio dato ai cittadini: la sua vittoria alle primarie avrebbe garantito una modalità diversa di governo rispetto a quello che era stato finora. Nella popolazione di Borgo si sentiva infatti uno scontento molto forte verso le amministrazioni del passato, e Omoboni si è presentato come quello che avrebbe garantito la non continuità. E proprio su questo i cittadini gli hanno dato fiducia, perché rappresentava la discontinuità.
Ora invece vuol entrare nel Pd e dice che vuol fare alta politica. Ma io gli chiedo: per fare alta politica bisogna entrare nel Pd? Per contare qualcosa bisogna entrare in un partito che in questo momento, con le scelte del governo Renzi, penalizza gli enti locali?
A me la scelta di Omoboni di far confluire il suo gruppo Borgo Migliore nel Pd di Borgo appare soprattutto un assoggettarsi, e in questa scelta non vedo né coerenza né autonomia. Perché rispetto alle posizioni che assunse durante le primarie, di coerenza e a autonomia ne sta dimostrando davvero poca.
MATTEO GOZZI
Considerata l’entrata in vigore della nuova legge elettorale “Italicum” e considerati i numeri che a livello nazionale possiede il Partito Socialista, se davvero questa volontà di Omoboni di confluire nel Pd borghigiano dovesse rivelarsi veritiera, mi parrebbe più che palese l’intenzione della lista Borgo Migliore di non “decapitarsi politicamente parlando”. Infatti Nencini e gli altri a livello nazionale saranno obbligati a confluire in un partito maggioritario (probabilmente nel Pd), altrimenti si auto-costringerebbero a rimanere fuori dal Parlamento avviandosi verso l’irrilevanza politica più totale… e per un sindaco si sa, avere le spalle coperte dal nazionale o trovarsele scoperte, in certe situazioni, può fare la differenza.. Detto questo, mi interessano ben poco i “giochetti di palazzo” in stile Letta-Renzi fatti da chi “campa” di politica e non ha problemi ad arrivare a fine mese. Credo che ai borghigiani, come a me interessi di più che si collabori insieme per risolvere i problemi e per migliorare questo paese garantendo lavoro e futuro ai giovani e dignità e sicurezza agli anziani.
LUCA FERRUZZI, Forza Italia

ALESSANDRO MARRANI, lista civica “Dal cuore di Borgo”
L’esigenza principale della politica locale in questi anni è stata quella del rinnovamento. È grazie a questo che Omoboni, e con lui Borgo Migliore, si sono imposti sulla scena. Proprio Omoboni e Borgo Migliore, che si erano contraddistinti come alternativa interna al centrosinistra segnando punti di discontinuità col Pd, adesso pensano di confluire in questo partito. È come dire: adesso si tenta un rinnovamento da dentro, dopo averne sfruttato le differenze da fuori. Non spetta a noi di “Dal cuore di Borgo” valutare questa decisione, ma ci chiediamo: cosa può pensare un elettore che aveva espresso la sua preferenza per quest’alternativa al Pd, pur nel centrosinistra, di questo ribaltamento? Proseguirà ancora questo impulso al rinnovamento da parte di Omoboni e Borgo Migliore, anche all’interno di un contenitore più tradizionale, refrattario ai cambiamenti, come il Pd? Se è finita la prima repubblica, e anche la seconda, ci auguriamo che la terza sia molto diversa. Che non sia contraddistinta dalla politica di palazzo, ma passi per un confronto sincero e trasparente coi cittadini. E che il civismo, quello vero, di cui “Dal cuore di Borgo” è espressione, abbia sempre più importanza. Più che le sigle di partito, infatti, contano l’impegno e l’onestà delle persone: qualità che comunque riconosciamo alla persona di Paolo Omoboni oltre le etichette.
LUCA MARGHERI, lista civica “Cambiamo insieme”
Il passaggio di Omoboni e Borgo Migliore al Pd mi lascia davvero stupito. Si erano presentati come lista civica, mettendo in lista persone in maniera trasversale, e hanno preso tanti voti non solo da sinistra, da persone di orientamento diverso, ma che hanno votato Omoboni perché si era presentato come un cambiamento rispetto a chi ha sempre governato Borgo San Lorenzo. Ora invece entrano nel Pd, cioè all’interno di un contenitore di partito storico. E’ incoerente rispetto alla proposta di lista civica. Hanno auspicato e promesso il cambiamento e ora entrano nel partito che a Borgo ha sempre fatto e disfatto, il partito responsabile dei problemi e delle difficoltà di Borgo. Finiranno per dargli nuova forza, per consolidare il partito che finora ha egemonizzato il nostro paese. E si manterranno le ragnatele e le servitù del passato. Peccato.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 19 aprile 2016