BORGO SAN LORENZO – Stefano Zoppi, imprenditore mugellano da sempre vicino a Israele e al suo popolo, dopo aver effettuato negli anni scorsi diversi viaggi in quella terra, sta svolgendo in questi giorni un periodo di volontariato, con compiti logistici, in una delle basi delle forze di difesa del piccolo stato del Medio Oriente. Con questo breve scritto descrive il senso di questa sua esperienza:
Il programma di volontariato SAR-EL nasce nel 1982 per supportare le forze di difesa Israeliane impegnate nella guerra del Libano. Mancava manodopera ed i riservisti erano costretti a turni massacranti, e a questo sopperirono volontari da tutto il mondo.
L’esperienza di volontariato e’ ancora oggi un’occasione per aiutare questo piccolo e meraviglioso paese, pensate che è grande come la Lombardia, circondato da nemici da ogni lato.
E’ anche un’occasione per conoscere un paese multietnico, giovane, libero, felice e dinamico, una società all’avanguardia sia economica che nei diritti civili. Consiglio a tutti quest’esperienza, anche per sfatare la cattiva informazione che purtroppo circonda da sempre Israele.
Stefano
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 27 Marzo 2025
10 commenti
Magari invece si può consigliare qualche lettura per conoscere la vera storia di Israele? anzichè scrivere notizie come questa che fanno sembrare arruolarsi in un’esercito di occupazione una vacanza?
consigli di lettura:
https://shop.tlon.it/prodotto/brevissima-storia-del-conflitto-tra-israele-e-palestina-ilan-pappe/
Paese democratico???? Un paese che usa da 60 anni l’ apartheid non mi sembra proprio il miglior rappresentante della democrazia.
Da sempre, in quasi tutto il mondo, c’è l’obbligo di parlare male di Israele, degli israeliani e in generale degli ebrei.
Gli ebrei sono avari, sono gli strozzini per antonomasia.
I partiti di destra sono filo palestinesi solo in chiave antisemita.
Sono tutti questi preconcetti che hanno portato allo sterminio sistematico degli ebrei.
Dopo tutto quello che hanno passato abbiamo il coraggio anche di accusarli di apartheid.
Complimenti al nostro compaesano che sostiene l’unica democrazia di quella zona.
Difficile sostenere questa posizione in Toscana e, soprattutto, nel Mugello dove il sentimento filo palestinese è maggioritario. Per questo faccio i miei complimenti a Stefano e mi auguro che prosegua nel suo impegno. La scelta di Sar El l’avrei voluta fare anch’io, ed anzi qualche anno fa l’avevo iniziata, ma ora sono troppo vecchio ed ho superato il limite (65 anni)
Spiace molto leggere i post di qualche cittadino che giustificano o in qualche modo assolvono un capo di governo criminale e la sua banda di tagliagole per il massacro di c.a. 50.000 civili palestinesi (quanti di questi erano donne e soprattutto bambini, a lui evidentemente non interessa) fino ad adesso, ma la mattanza non è ancora finita.
Sicuramente tutti hanno il diritto di esprimere la loro opinione, ma spiace soprattutto intuire che questo “signore”, oltre ad avere due belle fette di prosciutto sugli occhi, conosce poco la storia del popolo palestinese, così come ignora la storia della nascita di Israele con tanto di scippo di quei territori perpetrato ai danni del popolo palestinese e con la regìa (leggi colpevole complicità delle potenze vincitrici del 2° conflitto mondiale, che in qualche modo avevano bisogno di scaricarsi la coscienza per aver saputo ed aver fatto finta di niente)…le consiglio di studiare un pò di più l’argomento caro mago.
Per il resto, nessuno mette in dubbio che gli assassini di Hamas, a Ottobre 2024 abbiano commesso quelle atrocità incommentabili e inaccettabili, così come nessuno con un pò di cervello sano nega quello che gli ebrei di tutta Europa hanno subìto e sopportato dai loro aguzzini nazifascisti.
Credo però che la reazione israeliana sia stata talmente feroce e spropositata da somigliare molto da vicino ad una vera e propria pulizia etnica, cioè a quello che i nazifascisti fecero a suo tempo al popolo ebraico.
A questo proposito mi viene quasi da dire che, a distanza di 80 anni, le vittime hanno purtroppo imparato molto bene dai loro carnefici.
Per quanto riguarda il “vostro” (mio no senz’altro) compaesano che è andato a dar mano all’IDF beh, ognuno è libero di andare ad aiutare chi gli pare; personalmente preferisco dare la priorità ad altre cause, apparentemente molto più degne di attenzione…il volontariato si può fare negli ospedali, negli orfanatrofi, nelle RSA, tra i senza tetto…e lì ci si trova tutti, cristiani, mussulmani, ebrei.
Mi dispiace essermi dilungato, ma gli integralismi non mi piacciono…a qualsiasi religione appartengano.
Ma state scherzando? Paese all’ avanguardia per libertà e diritti. I diritti di chi? Alle spalle di chi? Vergognatevi solo per aver dato spazio a tante oscenità. Bambini fatti a pezzi per i diritti dei ladri di territori? Ragazzini uccisi a sprangate in testa dai settlers protetti dall’ esercito più morale del mondo. Ma voi guardate solo il TG o avete altri mezzi di informazione? Ma le vedete le immagini di Eye on Palestine? Lo vedete tutto quel dolore o vivete nel mondo dei sogni?
Finalmente….pensavo di essere la sola a non capire perché si debba partire per andare a dare mano all’ esercito più potente del mondo ! Ma voi non avete mai provato ad entrare o uscire nei territori palestinesi non ora ma nei così detti momenti di pace. Persone che per fare 10 kilometri impiegano ore e se solo al militare di turno gira bene possono uscire o entrare perché i palestinesi nemmeno nei loro territori possono muoversi liberamente,vengono ogni giorno privati della loro libertà e della loro terra. Bambini che solo perché palestinesi (sempre nei tempi di pace) vengono cosparsi di benzina e dati alle fiamme dai coloni….non parlate se non conoscete o solo per sentito dire e sono contenta che questa distinta persona non sia un mio compaesano. Pensate che le 3 famiglie più potenti al mondo e che detengono il 23%del pil mondiale sono ebree e così capirete perché tutti gli stati occidentali sono amici di questo stato piccolo quanto la Sardegna compreso la terra che ogni giorno rubano.
È con profondo dispiacere che devo leggere un commento così carico di pregiudizi e distorsioni storiche. Affermare che il governo israeliano sia composto da ‘criminali’ e ‘tagliagole’ e che stia perpetrando un ‘massacro’ di 50.000 civili palestinesi è un’accusa infondata e oltraggiosa che ignora completamente il contesto e le responsabilità del conflitto.
L’affermazione di un ‘furto’ di territori ai danni del popolo palestinese è una narrazione revisionista che omette fatti storici cruciali. La nascita di Israele nel 1948 avvenne in seguito a una risoluzione delle Nazioni Unite (la Risoluzione 181) che proponeva la divisione della Palestina mandataria in due stati, uno arabo e uno ebraico. Mentre la leadership ebraica accettò il piano, i leader arabi lo rifiutarono e scatenarono una guerra per annientare il nascente stato di Israele. Pertanto, la questione dei territori è il risultato di una guerra iniziata e persa dalle forze arabe, non di un ‘furto’.
Attribuire la nascita di Israele a una ‘colpevole complicità’ delle potenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale è un’altra semplificazione eccessiva. Il sionismo, il movimento per l’autodeterminazione ebraica nella sua terra storica, esisteva ben prima della Seconda Guerra Mondiale e aveva un forte sostegno internazionale. La tragedia dell’Olocausto ha certamente rafforzato la necessità urgente di uno stato ebraico come rifugio sicuro, ma non fu l’unica ragione della sua creazione.
È ipocrita paragonare la reazione israeliana agli attacchi di Hamas a una ‘pulizia etnica’ simile a quella perpetrata dai nazifascisti contro il popolo ebraico. Israele sta conducendo un’operazione militare in risposta a un atto di terrorismo brutale e inaudito in cui migliaia di civili israeliani sono stati massacrati, torturati e rapiti. Israele ha il diritto e il dovere di difendere i propri cittadini dal terrorismo, proprio come qualsiasi altra nazione. Le accuse di ‘pulizia etnica’ sono una diffamazione che banalizza l’orrore dell’Olocausto.
Affermare che le vittime dell’Olocausto ‘hanno imparato molto bene dai loro carnefici’ è un’affermazione profondamente offensiva e immorale. Equiparare le azioni difensive di Israele contro il terrorismo con il genocidio nazista è un’aberrazione logica e storica. Israele non sta prendendo di mira civili palestinesi intenzionalmente, ma sta combattendo un’organizzazione terroristica che li usa come scudi umani e che ha come obiettivo dichiarato la distruzione di Israele.
Infine, la critica al cittadino italiano che si è unito a Sarel, è un’espressione di intolleranza. Ogni individuo ha il diritto di scegliere come esprimere la propria solidarietà e dove dedicare il proprio volontariato. Paragonare il servizio per Sarel a cause ‘apparentemente molto più degne’ è un giudizio soggettivo che non tiene conto della legittima preoccupazione per la sicurezza di Israele e del suo popolo.
In conclusione, l’articolo originale si basa su presupposti errati, una comprensione distorta della storia e un’applicazione di doppi standard nei confronti di Israele. È fondamentale affrontare questo conflitto con una visione più equilibrata e informata, riconoscendo il diritto di Israele all’autodifesa e la complessità storica e politica della regione.”
Il dispiacere, caro Sig. Mike, è reciproco mi creda.
Leggere che un “massacro”, una “pulizia etnica”, un “genocidio” o come cavolo è più etico per Lei chiamare ciò che il regime di Netanyahu sta perpetrando in Palestina, è un’accusa infondata e oltraggiosa mi consenta, fa venire veramente la nausea.
E’ ipocrita paragonare “l’azione militare” dell’IDF contro gli assassini di Hamas con le stragi indiscriminate dei nazifascisti? Assolutamente no, quando per eliminare qualche centinaio di miliziani si spara e si bombarda indiscriminatamente su scuole, ospedali, campi profughi, uccidendo a sangue freddo chiunque si trovi in quei luoghi…50.000 morti (per difetto stia tranquillo, tra cui migliaia di bambini)…come la definirebbe Lei questa “azione militare”?
Per quanto riguarda la nascita dello stato di Israele e la storia di quei territori beh, leggo che Lei ha una visione tutta sua di ciò che realmente è successo all’epoca; non lo vuol chiamare furto? Come lo chiamiamo allora? Requisizione e dono a compensazione di quello che il popolo ebraico aveva subìto? Non lo sò, lo chiami Lei come più Le aggrada, ma la realtà, che Le piaccia o no è questa.
Tralascio sul resto: persino l’articolo originale , secondo Lei, si basa su presupposti errati, una comprensione distorta della storia e, naturalmente, un’applicazione di doppi standard nei confronti di Israele, tanto da far venire il forte dubbio che il post non l’abbia scritto il Sig. Mike, ma la tipica scimmietta del “non vedo, non sento ma voglio parlare” per cui, mi domando se veramente è valsa la pena di perdere altro tempo con questo personaggio.
Ultima considerazione deprimente e, per certi versi umiliante: sapevo che esistevano coloro che negavano l’olocausto e quelli che negavano persino il Covid nonostante i morti che gli passavano davanti…dopo aver letto il commento del Sig. Mike ho scoperto una nuova tipologia di negazionisti…non finiamo mai di meravigliarci.