Liberazione di Barberino di Mugello, l’amarezza di Ora! Barberino
BARBERINO DI MUGELLO – Il gruppo consiliare di minoranza, nel 2023, aveva chiesto di completare i lavori di restauro dei giardini del capoluogo apponendo una targa o con l’intitolazione degli stessi ai partigiani, trovando la disponibilità dell’amministrazione precedente. Ma a lavori ultimati, con la data di inaugurazione già fissata, commentano amaramente dal gruppo, “niente di tutto questo è stato previsto e realizzato”. Ecco la nota completa:
Come ogni anno l’11 settembre ci apprestiamo a festeggiare la liberazione di Barberino dalla guerra e dal nazifascismo.
Per la nostra lista questa giornata è un appuntamento importante, ricco di valore e significato. Se il 25 aprile è la festa della liberazione della Nazione, l’11 settembre vede protagonisti i nostri luoghi più cari, le persone a noi vicine, il nostro piccolo che diventa grande Storia personale e collettiva.
Siamo contenti di poter festeggiare questa ricorrenza in consiglio comunale revocando la cittadinanza a Mussolini, come chiesto alle amministrazioni di zona dall’associazione Anpi, cancellando così un atto buio del nostro passato.
Siamo però delusi che questo gesto simbolico non sia accompagnato da un altro passaggio ben più importante e già previsto da tempo dal consiglio comunale.
Nel 2020 Anpi chiese all’amministrazione ed a tutti i gruppi consiliari di intitolare un giardino o porre una lapide in memoria dei nostri partigiani
Nel 2023, in vista dei lavori di restauro dei giardini del capoluogo antistanti il palazzo comunale, ORA! Barberino chiese di completare i lavori con una targa o un’intitolazione degli stessi ai partigiani, trovando la disponibilità dell’amministrazione.
Ad un anno di distanza ed a lavori ultimati, con la data di inaugurazione già fissata, niente di tutto questo è stato previsto e realizzato.
Siamo stanchi che il nostro lavoro e gli sforzi profusi in consiglio comunale siano sempre disattesi.
La giunta attuale è conseguente alla precedente sia politicamente che amministrativamente, per questa mancanza si tratta quindi di poca volontà e di poco interesse per la questione, non di un cambio di scenario.
Si deve amaramente constatare che a Barberino si è ricollocato in una zona centralissima un monumento che ha scolpito sui lati i fasci littori, simboli indiscussi di una matrice culturale in contrasto con la Costituzione per commemorare tutti i caduti mentre non c’è nessun monumento che ricordi la Resistenza ed i partigiani.
Per questa mancanza amministrativa e politica il gruppo di ORA! Barberino parteciperà alle celebrazioni degli 80 anni dalla liberazione ma non all’ inaugurazione dei giardini comunali il giorno 15 settembre, in più chiediamo che si dia compimento a quanto deciso non oltre la data del 25 aprile prossimo.
Fonte: ORA! Barberino
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 10 settembre 2024
Compagni, la nostra storia è questa… L’italia era fascista… Poi è stata di destra. Per fortuna con la D.C.
Poi ora è di centro destra.
Fatevene una ragione, siete sempre stati in minoranza.