L’incontro a cuore aperto del Card. Bassetti con i Marradesi – VIDEO E FOTO
MARRADI – Quel suo arrivo, a piedi, da solo davanti al circolo del Tennis di Marradi, vestito come un semplice sacerdote dice molto della personalità e dell’atteggiamento del cardinal Gualtiero Bassetti, 79 anni, presidente dei Vescovi italiani e Arcivescovo di Perugia. Semplicità e grande umanità, che sono emersi chiaramente durante il suo ritorno, per un giorno, tra la sua gente, essendo egli nativo di Popolano di Marradi.
Ed è stato un incontro affettuoso. In tanti gli sono venuti incontro. I sacerdoti, molti dei quali anziani, come don Domenico Naldoni e don Bruno Malavolti, e don Piero Sabatini, suo compagno in seminario, suo cugino, l’ex-sindaco di Marradi Paolo Bassetti, la vicesindaco Vittoria Mercatali, che poi, insieme all’assessore all’agricoltura Fabio Billi ha donato all’illustre concittadino una cesta di prodotti tipici marradesi, affinché potessero ricordargli i sapori di casa.
Ma uno dei momenti più toccanti è stato il lungo abbraccio con don Nilo Nannini, figura carismatica del cattolicesimo marradese, prete che ha formato tanti giovani e ha dato vita a iniziative cooperative che da decenni hanno accolto centinaia e centinaia di giovani per strapparli all’emarginazione. Don Nilo ha letto, con un filo di voce, il suo saluto, il saluto delle parrocchie di Marradi, e ha usato parole profonde e di grande affetto.
L’occasione dell’incontro era la presentazione di un bel libro, scritto da Quinto Cappelli, “Le radici di una vocazione”, edito dalla San Paolo. La vocazione è appunto quella di Bassetti, e il libro si incentra su due figure che molto hanno inciso sulla formazione giovanile del cardinale, due sacerdoti di quelle terre tra Toscana e Romagna, don Pietro Poggiolini, priore di Popolano, che battezzò Bassetti, e don Giovanni Cavini, parroco di Fantino e Lozzole. Uomini di grande spessore, punti di riferimento per la vita non solo religiosa ma anche sociale e culturale di quelle zone di montagna.
Così il cardinale è intervenuto più volte, raccontando aneddoti, e facendo memoria di vicende e storie del passato. “Vorrei salutare questa mia terra, di Popolano e di Marradi – ha esordito-, e lo faccio con le parole di don Tonino Bello, “grazie terra piccola e povera, che mi hai fatto nascere povero come te”. Perché chi è povero sente di aver bisogno di tutti. E questo mi ha insegnato a capire le esigenze della povera gente e ad amarla”.
Più volte Bassetti ha strappato il sorriso ai presenti. Ricordando i suoi scarsi risultati scolastici in scienze, matematica e ginnastica, e parlando del suo tema -che l’insegnante pensò fosse copiato- dedicato al poeta Dino Campana.
Ma di più sono stati i momenti di commozione. Quando ha ricordato l’infanzia, durante la quale ha conosciuto le tragedie della seconda guerra mondiale, il terribile eccidio di Crespino e Fantino, il bombardamento di Marradi, e la presenza in classe, in prima elementare, di tanti bambini orfani. “Ho capito una cosa – ha detto riferendosi al periodo bellico e post-bellico-: se vogliamo sopravvivere dobbiamo condividere con gli altri. Il cristianesimo su questo è il contrario della matematica: più dividi e più hai. Non è possedendo di più che si è di più; si è di più se condividiamo”.
Ha parlato anche dell’abbraccio, lungo e forte, durante la sua precedente visita in Municipio a Marradi: “C’era una vecchietta in fondo alla sala. E mi disse: “Lo sa, io l’ho allattata”. Era la mia balia, perché mia mamma non aveva latte: l’ho abbracciata forte forte perché era parte della mia vita”.
E poi ha parlato del Covid, della sua malattia, molto grave. “Ero arrivato alla soglia -racconta-: il polso giù, la pressione giù, non respiravo e in queste condizioni si va poco lontano. Ho sentito forte, in quei momenti, come sia duro morire da soli, e ho capito che non c’è un atto così corale e comunitario quanto la morte, e quanto grande sia il bisogno di qualcuno che ti stringa la mano e ti stia vicino. Ho sentito dentro di me quelle parole che tante volte mi ero scambiato col Papa Francesco, “Coraggio e avanti”, e ho sentito le preghiere di tutti. E vi ringrazio”.
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 25 agosto 2021